Les Hesperides Keiko Mecheri. L’essenza del sole in Les Nuits d’Izu, Tarifa e Taormine
Il sole quando sorge, sorge piano e poi
la luce si diffonde tutto intorno a noi
le ombre ed i fantasmi della notte sono alberi
e cespugli ancora in fiore
sono gli occhi di una donna
ancora piena d’amore.
(Lucio Battisti)
Li indossi sulla pelle e in un istante ti ritrovi addosso il profumo del sole. Basta diffonderli nell’aria per far sorgere la luce calda di un mattino d’estate. E’ il miracolo che ogni volta si compie con gli esperidati, jus dallo spirito effervescente che hanno fatto della vivacità e della luminosità un’arma di seduzione e nella leggerezza hanno trovato un punto di forza. Famiglia olfattiva decisamente affascinante, distilla dalla scorza di frutti rugosi e asprigni l’essenza dell’estate. A questa tipologia di fragranze è dedicata la collezione Les Hesperides di Keiko Mecheri, un viaggio da Oriente a Occidente seguendo l’eclittica del sole, che il naso giapponese ha poi trasformato in profumo: sette storie nate da un luogo dove il sole è sovrano e l’aria è satura dell’aroma pungente degli agrumi.
Una collezione unica nel suo genere che conferma, semmai ce ne fosse bisogno, la raffinata scrittura compositiva e la sensibilità artistica di Keiko Mecheri: solo un naso assoluto come il suo poteva cogliere la bellezza nella fugacità delle note citriche che, secondo gli effetti desiderati, sono state arrotondate da fiori, tagliate con legni, intensificate con ambre e resine. La traiettoria solare di questa collezione parte dalla penisola di Izu in Giappone, luogo di nascita della creatrice e terra di origine di un agrume dal profumo dolce e delicato attorno al quale si svolge l’o-furo, un antico rituale per il benessere del corpo e dello spirito che prevede un bagno termale aromatizzato con scorze di yuzu. “Luci scintillanti lungo la Penisola di Izu, la Riviera giapponese, che si stagliano contro il cielo estivo color indaco“.
Prologo della collezione, fragranza dal fascino etereo, Les Nuits d’Izu è un haiku scritto per il naso: la sua piramide olfattiva è essenziale ma non minimalista, ha un sillage che stabilisce una relazione intima con la pelle e la sua scia, nonostante sia delicata, lascia un ricordo nell’aria. Les Nuits d’Izu si accende con le note cristalline dello yuzu, una partenza vivace seguita da un accordo infuso di rosa giapponese e gelsomino che non smorza il carattere solare dell’agrume ma ne arrotonda gli spigoli. Pur rimanendo sottile, durante l’evoluzione la fragranza diventa più intensa ma sempre in armonia con quel concetto di discrezione tanto amato in Giappone, che Keiko Mecheri traduce in un fondo pacato di muschio costiero, legno di hinoki e muschio bianco.
Più intensa e sfaccettata, Tarifa sfata il pregiudizio che vuole un esperidato privo di sensualità. Qui, sono i fiori d’arancio che aprono la fragranza dandole un’inequivocabile impronta femminile e trascinandola in uno scenario dai sentori decisi e penetranti, l’Andalusia. La sua creatrice la definisce “un viaggio lungo le coste del Mediterraneo, fonte infinita di ispirazioni e di immagini olfattive“. Calda di ambra, accalorata di spezie, si pone agli antipodi rispetto a Les Nuits d’Izu e mette in scena il lato più passionale degli agrumi, in particolare del bergamotto di Calabria, lasciato fermentare in una mistura di petali narcotici e petit grain per ottenere una fragranza solare che anziché spegnersi si intensifica con la temperatura della pelle.
La bravura di una naso risiede soprattutto nella capacità di rispettare la natura aromatica delle materie prime presenti nella formula, armonizzare note contrastanti tra loro e non cadere nel déjà vu, abilità che Keiko Mecheri dimostra di possedere in Taormine, appassionato affresco impressionista dedicato alla Trinacria che mette insieme i colori accesi degli agrumi – limone siciliano, bergamotto e cedro calabrese – il sapore amaro della mandorla e l’aroma di fiori sbocciati sotto il solleone, erbe aromatiche selvatiche e un fondo di cuoio italiano. Una creazione priva di quella retorica che spesso accompagna le fragranze ad evocazione mediterranea, ha una lunga persistenza quasi come un orientale, e anche quando sembra sul punto di cadere nell’eccesso, specie durante il passaggio delle benzaldeidi, resta sempre fedele allo stile misurato di Mecheri.
(continua…)
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Les Nuits è meravigioso, ha un chiarore e una nitidezza dentro che ho trovato solo in Goutte de nuage di Issey Miyake. Lo amo perchè quando lo porto rimane segreto, lo sento solo io anche se le persone attorno a me hanno la percezione che mi sono profumata, ma non in modo distinto. Per me il profumo è un piacere che non va assolutamente condiviso con gli altri, tanto che… datemi pure della pazza non sopporto Loukoum!
Ok sei pazza!!! Certe icone non si toccano! Loukhoum è stupendo, lo porto da moltissimi anni e non mi ha ancora stancata. IL mio ragazzo ipotizza che dentro ci sia qualche sostanza proibita perchè dice che ormai ne sono dipendente… Poi, il parfum du soir vabbè toglie il fiato per quanto è bello! Ogni tanto stento a credere che sia di Keiko Mecheri perchè gli altri suoi profumi (almeno quelli che ho potuto sentire negli ultimi anni) hanno un’impronta più romantica
Linea estremamente elegante, raffinata, misurata…Ho sempre considerato i Keiko Mecheri profumi “gentili”, mai eccessivi, strutturati in precisa delicatezza. Dei tre, il mio preferito è Taormine, per un motivo diciamo “stagionale”…Con l’arrivo dei primi caldi, mi viene voglia di profumi mandorlati e Taormine è una bellissima, soave, fresca mandorla fiorita, assai vicina ad un altro bel mandorlato, Heliotrope Etro. Per le fans di questo genere vi voglio segnalare Amandes Orientales Montale (mandorla/vaniglia), Alessandro Mazzolari (mandorla/miele/vaniglia), Louve Serge Lutens (mandorla/rosa/vaniglia), Mandorla Ortigia (mandorlo amaro fiorito)e il super classico, irrinunciabile Hypnotic Poison Dior, mandorla vanigliosa confortante come una carezza conosciuta…E’ carina anche la Mandorla Erbolario, nuda e persistentissima…Se conoscete altre mandorle interessanti segnalatemele :-)
Queste fragranze mi incuriosiscono molto e son curiosissima di leggere delle altre fragranze!!! Keiko Mecheri è un grande dono.
Ciao! Sto indossando un questi giorni gli esperidati di Keiko. Ho già scritto del mio amore assoluto per questo naso di una delicatezza estrema, ma, in verità, io non amo gli agrumati… Tranne…quelli di Keiko! Taormine e’ ineffabile da tanto e’ bello! Les nuits d’Izu all’inizio mi lasciava un po’ così… Mi sembrava senza forza. Poi ho indossato un vestitino estivo per la seconda volta, l’ho avvicinato al naso e sono rimasta folgorata! La dolcezza e la delicatezza di Les nuits sono difficili da descrivere… Aderiscono con tenacia senza essere invadenti, permangono sulla pelle con discrezione: sono un regalo che facciamo solo a noi stessi! Ancora brava Keiko!
Grazie Polì per la tua testimonianza, sempre precisa e puntuale. Gli Hesperides (ma in generale tutti i profumi di Keiko) necessitano di una cerimonia particolare fatta di silenzio e di calma per poter apprezzare la loro trama. Sono decisamente unici. Definirli profumi è davvero riduttivo. A presto,
Simona