Le note fruttate: il lato spensierato e giocoso del profumo
Lampone, fragola, albicocca, ma anche pesca, uva, prugna e mela. La frutta è uno degli accordi olfattivi principali. «Piace molto: sono note “facili”, perché hanno un’allure giocosa e ricordano odori allettanti“, dice Cristian Calabrò, naso di professione. «Tant’è vero che la richiesta continua a crescere: anche per noi creatori sono stimolanti, in quanto permettono di sperimentare mix inediti e molto originali». Senza contare che assicurano un tocco speciale, che può essere più delicato e rotondo oppure decisamente acidulo.

«I frutti estivi e tropicali sono di solito utilizzati nei bouquet che vengono definiti a grandi linee femminili, mentre la mela verde e la pera conferiscono un tocco più aspro, decisamente virile e maschile», puntualizza l’esperto. «Sono accordi creati, naturalmente, in laboratorio, e si possono abbinare in modo diverso e molto efficace: gli ingredienti più golosi stanno bene con i fiori, quelli più acri con le spezie e le erbe aromatiche».

Se si analizzano i profumi più venduti al mondo, sia negli Stati Uniti, sia in Europa, quelli con la frutta sono in pole position. «Tra tutti i tipi spiccano in questo momento il cassis, abbinato ai fiori, soprattutto alla rosa, in particolare per i bouquet femminili», dice Dominique Moellhausen, Naso e Vicedirettore presso Moellhausen, riferimento mondiale dell’industria delle fragranze e materie prime per aromi e fragranze. Regala un tocco verde e frizzante alla testa della creazione e aiuta il legame tra gli accordi iniziali e quelli del cuore.

Un’altra protagonista è la nota di pesca-albicocca. «Spesso in laboratorio ci si avvale delle stesse molecole per realizzare entrambi i gusti, che sono piuttosto zuccherini», specifica il Vicedirettore di Moellhausen. Conta pure l’influenza cosmetica, nel senso che, secondo le ultime tendenze, si ricorre spesso quando si realizzano le creme alle bacche di açai o di goji, conosciute per le loro proprietà antiossidanti: crescono nelle zone equatoriali, si riproducono gli aromi in maniera sintetica e poi vengono inseriti nelle fragranze.
«Che sia esotica o estiva, la frutta ha un sapore zuccherino, ma mai esagerato, né stucchevole», aggiunge Calabrò. «Negli ultimi tempi l’ananas, per esempio, compare spesso come nota di testa, in particolare negli aromi maschile, mentre il cocco si abbina ai legni, ma è molto sensuale persino al centro della piramide olfattiva». Insomma, le note che si ispirano alla frutta danno sempre una connotazione fresca, giocosa e spensierata e, con buona pace della cromoterapia, molto gradevole anche dal punto di vista estetico.

«Trasmettono una sensazione gustativa, come se fosse un dessert da mangiare a fine pasto», prosegue Cristian Calabrò. «Del resto l’olfatto e il gusto sono due sensi strettamente collegati».
Infine, in un’epoca globale come la nostra, la contaminazione gioca un ruolo fondamentale anche in termini olfattivi. «La frutta secca, che fino a qualche tempo fa era presente in modo prevalente nelle fragranze destinate al pubblico orientale, adesso è utilizzata quelle più apprezzate dal mercato occidentale», commenta Dominique Moellhausen. «Dattero, uva passa, mandorle e noci sono materie prime ricercate che scaldano e arrotondano lasciando una scia davvero originale».
Tornando ai bouquet pungenti, ricordiamo quelli in cui compare il mango verde, che è diverso da quello “classico”, molto più dolce, e viene spesso accostato al vetiver per creare fragranze tradizionalmente maschili.

Il melograno e il mangostano, invece, che di recente incontrano il gusto contemporaneo, si uniscono bene a un mix di spezie, tra cui il pepe rosa e il cardamomo per ottenere un aroma croccante e penetrante. Fanno parte dello stesso filone olfattivo anche i frutti acquatici (melone, anguria e litchi), dal sentore delicato e rinfrescante.
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Le note fruttate sono bellissime ma difficili, perché se non si calibrano bene le percentuali il risultato diventa un po’ volgarotto, pesante, stucchevole, troppo caramella…. Con il tempo ho sviluppato la capacità di intercettare alcune molecole anche quando sono presenti in quantità invisibili: non sopporto il frambinone (lampone) che spesso viene accostato alla rosa per femminilizzarla al massimo e le aldeidi C-14 (pesca) e C-16 (fragola) che mi fanno pensare subito alla marmellata invece adoro lo stemone per il suo aroma di fico e poi il litchi e la banana!
Ciao Mariella, leggendo la tua description ho visto che sei una patita della profumeria anni Ottanta… quindi se odi la pesca un profumo come Calyx lo salti a piè pari : )
Comptoir Sud Pacifique per un certo periodo avevo fatto fragranze metà gourmand-metà fruttato, carine… ma portabili solo in estate. Trovo che lo stesso limite ce l’abbia anche Bana Banana dell’Artisan ma non il fico in qualsiasi sua interpretazione!
E’ raro che mi possano piacere i profumi fruttati, ho sempre paura di sembrare una macedonia ma una volta a Londra sentii un profumo che si chiamava Emotionelle Del Rae… sapeva di melone, addosso era stupendo, addirittura romantico Mi sono sempre ripromessa di acquistarlo ma poi il marchio è diventato introvabile in Italia SIGH SIGH…
Quanta nostalgia di alcun fruttati come Calyx ,mi ricordano un periodo felice e spensierato della mia vita di giovanissima donna partita per un’altra citta’ in cerca di lavoro ,avventura che per 5 anni è stata segnata da fragranze che contenevano sempre una nota fruttata