Le Cèdre. Un legnoso speziato amplia la Perfumer’s Library di Miller Harris
Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo.
Robert Louis Stevenson
Se fossimo nati per la stanzialità, avremmo radici anziché gambe! Forse è per questo che il viaggio è così celebrato in tutte le espressioni umane, dalla letteratura fino alla profumeria artistica. Abbiamo bisogno di capire e di continuare a viaggiare anche quando non ci è possibile. Un proverbio tibetano avverte però, che se non siamo presenti con consapevolezza e spirito, in realtà non avremo viaggiato mai. Se applichiamo questo principio alla quotidianità, allora riusciremo a viaggiare per sempre.
Non poteva mancare un capitolo dedicato agli spazi aperti senza limiti della viandanza nella collezione Perfumer’s Library di Miller Harris, dove già si celebrano materie prime fondamentali della profumeria con Le Jasmine, La Feuille, Tuberosa e Veti Vert. Si unisce alla collezione Le Cèdre, eau de parfum dal focus legnoso inaspettatamente morbido.
Miller Harris ci ha abituati a opere che fanno dell’ossimoro la loro cifra stilistica e che fondono minimalismo a complessità con l’eleganza sartoriale tipica della Maison: in Le Cèdre ritroviamo la linearità rassicurante già sperimentata nelle precedenti uscite della collezione, ma fusa con un’interpretazione inaspettata del concept di partenza.
La fragranza di Miller Harris descrive, infatti, un viaggiatore che non ha fretta, né teme la solitudine e il silenzio, che è consapevole del suo viaggiare senza meta e di questo fa ragione di vita, senza il bisogno di mettere alla prova le proprie capacità in avventure rocambolesche. Le Cèdre celebra il viaggio come condizione dell’essere, più che come fuga.
L’apertura speziata è affidata a pepe nero e pepe rosa che sembrano calpestati su terreni asciutti, non ci sono mortai e mani pazienti, ma esplosioni improvvise che altrettanto improvvisamente si perdono nell’aria, lasciando solo una traccia pungente del loro passaggio. Subito l’anima che dà il nome alla fragranza si presenta in abito pulito, netto mostrando il lato modernista del legno di cedro texano che solo più tardi virerà in un sentore suadente, ma che nei primi istanti dell’evoluzione rende la fragranza molto lineare, quasi rassicurante nella sua semplicità. Non c’è traccia di animalità, il passo de Le Cèdre è sicuro e si perde serenamente in spazi aperti, luminosi resi dall’incontro del legno di cedro con note di mimosa che mutano la fragranza spostandola verso un inaspettato viraggio soleggiato e caldo.
Nel cuore, Le Cèdre offre un colpo di scena, che rende la fragranza imperdibile per gli amanti dei legnosi e non solo, virando con lentezza verso tratti più amabili. L’aerea asperità tipica del legno di cedro texano, infatti, viene ammorbidita da un accordo che richiama l’orchidea nera, con effluvi ancora scaldati dalla mimosa, ben presente a sostenere quest’idea a tratti esotica, ma complessa, morbida, leggermente oscura e calda. L’accenno femminile del cuore si fonde magistralmente con il mainstream del legno di cedro, creando un gioco di equilibrio tra levità e radicamento. L’uomo con i piedi saldi sulla terra lascia vagare lo sguardo verso il cielo infinito ed è in questo cuore ammorbidito che Le Cèdre svela il vero animus: la morbidezza del viaggiatore solitario la cui ruvidità poggia sull’amore sconfinato per la libertà degli spazi aperti.
Il legno di cedro si leviga, perde parte delle sue asperità e da aereo e minimale si fa più pacato e morbido scivolando in note di musk che offrono una base soffice e discreta in grado di conferire stabilità alla fragranza.
Un sillage ben calibrato, che ti conduce con passi sicuri e tranquilli verso tutta la sua interessante evoluzione. Le proiezione è media, come un viaggiatore discreto che sa quando è il momento di levare le tende, ne senti il passaggio, ma non dovrai conviverci forzatamente quando la stanza sarà vuota.
Le Cèdre è un bellissimo legnoso asciutto, dai tratti occidentali, l’oriente qui non compare e ciò non dispiace; un’interpretazione interessante di una nota cardine della profumeria che non può mancare nelle librerie olfattive e che si presta a interessanti sperimentazioni di layering o ad essere indossato da solo come interpretazione insolita di una nota classica.
Nel viaggio c’è un certo sapore di libertà, di semplicità… un certo fascino dell’orizzonte senza limiti, del percorso senza ritorno, delle notte senza tetto, della vita senza superfluo.
Théodore Monod
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