Lavande. Molinard rivela il fascino contemporaneo dell’oro blu della Provenza
Il monaco bianco si affaccia alla piccola porta sul lato, e il suo sguardo corre intorno: è ancora buio, ma già, nel più assoluto silenzio, i confratelli si preparano a radunarsi nella cappella per cantare le prime Lodi del mattino. Il sagrato dell’abbazia di Sénanque è deserto, ma non privo di vita, perché si intuisce già la lama di luce calda che illuminerà le mura spesse e grigie della chiesa.
Già si sente il profumo di quella piccola pianta dai fiori viola che la comunità cistercense coltiva con passione, scaldata da un luglio incipiente, che avrebbe riempito di gioia l’aria, la terra e il cuore di tutti.
All’essenza simbolo della Provenza, chiamata a ragione “oro blu” è dedicata la nuova sfida di Molinard, antica e prestigiosa casa di profumeria nata a Grasse nel 1849, che introduce la sua nuova eau de parfum Lavande.
La lavanda – lavandula officinalis – è una pianta appartenente alla famiglia delle Labiate, il cui nome è preso di peso dalla coniugazione latina del verbo “lavare”. Lavanda, quindi, “che deve essere lavata”, perchè nella Roma antica le sue cime fiorite venivano tuffate nell’acqua del bagno per profumarla e rendere il momento delle abluzioni ancora più confortevole e soddisfacente.
La lavanda è stata utilizzata per secoli come efficace deterrente per i piccoli insetti che attentano all’incolumità del guardaroba, essiccata e raccolta in sacchetti profumati riposti negli angoli degli armadi. Il suo aroma è bucolico, dolce, balsamico con sfumature floreali e legnose, e il suo olio essenziale era apprezzato già ai tempi di Dioscoride e Galeno quale preparato stimolante e per la sua proprietà singolare di contrastare gli effetti dei veleni dei serpenti.
Costruire una nuova fragranza sulle note tradizionali del fiore che è il vessillo di una regione, che ha nella profumeria il suo vanto e il suo emblema, ha significato per Molinard recuperare la propria storia, le radici antiche con le formule scritte a mano nei ricettari d’epoca, trattando tuttavia la materia prima con lo spirito innovativo e contemporaneo di una profumeria in continuo rinnovamento.
Célia Lerouge-Bénard, direttore generale, quinta generazione della Maison, ci spiega come sia nata l’idea di raccontare questa nota classica con una tonalità più attuale, scostandone gli anonimi e sbiaditi veli dietro cui si era finora schermita: “il mio pizzico di follia… Fiore delle mie montagne e delle colline provenzali, attingi la tua forza dalle radici nelle terre calcaree e sbocci col capo rivolto verso il sole. Una vera Madeleine di Proust che risveglia in ciascuno di noi una sensazione, un ricordo lontano… Alle passeggiate domenicali, ai sacchetti nascosti nell’armadio, ai primi baci scambiati al tramonto, alle virtù di cui conservi il segreto. Rassicurante e avvolgente, autentica e tradizionale, sai essere pungente e invitante, soave e deliziosa.”
Lavande fa parte della linea Les Éléments, collezione che ci fa vivere ogni nota olfattiva con partecipazione, mentre esploriamo con l’olfatto mondi nuovi e luoghi leggendari: essenze rare infuse in formule segrete vivono sulla nostra pelle, si sviluppano in esperienze uniche, che lasciano trasparire la cifra di raffinata expertise del brand.
La creazione sorprende per la decisione con cui esordisce, con note mordaci di salvia sclarea e lavandino. Il lavandino è un ibrido di lavanda e viene coltivato quasi esclusivamente per la produzione di olio essenziale, che risulta molto incisivo, fresco, pungente e contemporaneamente volatile, e che viene inserito prevalentemente nelle note di testa. Il cuore della fragranza fa atterrare chi la indossa direttamente nella Provenza blu di Sénanque, nel mezzo delle coltivazioni della lavanda più pregiata, che consolida la sua persistenza adagiandosi su foglie di patchouli cosparse di resina di labdano francese. L’eau de parfum è uno scorcio di macchia mediterranea che si esalta tra le essenze odorose straordinarie provenienti dall’Oriente, dando vita a una composizione dal fascino contemporaneo e dalla persistenza evoluta, che viene fissata in maniera superba dalle note di tonka e benzoino, che sfumano in dolci afflati di vaniglia e muschi.
La piccola spiga dallo charme solitamente agreste è la nota peculiare della più classica profumeria maschile – chi non conosce il superbo Pour un homme di Caron, l’eterno English Lavender di Atkinson’s o il Lavender di Floris – e in Lavande è la protagonista indiscussa di una interpretazione innovativa che trascende le differenze di genere, rivolgendosi sia a uomini che non rinunciano a un vero profumo, sia a donne che non amano vestirsi di sentori floreali.
Il debutto conserva lo slancio naturale di una colonia rinvigorente, ma che con il passare del tempo assurge a vera e propria architettura olfattiva, costruita intelligentemente su solide basi classiche e sperimentate. Lavande di Molinard è una fragranza perfettamente bilanciata, dove le note di testa, fisiologicamente volatili, vengono rese più robuste dall’inserimento di richiami caldi dal sapore ambrato, che arrotondano l’insieme senza nulla togliere allo scintillio dell’accordo di esordio.
Questa eau de parfum è vero inno e sublimazione dell’oro blu della Provenza, incomparabile base su cui poggiano le più alte creazioni di una Maison che ha apposto la propria firma nella storia della profumeria.
“Nella cappella dell’Abbazia di Sénanque i monaci bianchi elevano l’ultimo canto delle Lodi, mentre il profumo della lavanda si diffonde intorno, quale “testimone atemporale che attraversa le epoche” – Célia Lerouge-Bénard
Piramide olfattiva Lavande – Molinard
Note di testa: lavandino, salvia sclarea
Note di cuore: lavanda, patchouli, labdano
Note di fondo: fava tonka, benzoino, vaniglia, muschio
Concentrazione e formato Lavande – Molinard
Eau de Parfum – 75 ml
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