L’Attesa. A Esxence 2016 Masque distilla l’emozione prima di un incontro d’amore
“Una sera d’estate. In casa, tutto è pronto per l’incontro.
Le luci soffuse sembrano voler accarezzare il rumore stropicciato del vecchio disco in vinile, e giocano a nascondersi nel caldo abbraccio della voce di seta della cantante jazz. La grande porta finestra è aperta sul terrazzo. Da fuori arrivano solo il frinire delle cicale e la tiepida brezza estiva.
Sul tavolino, un mazzo di fiori appena reciso. Invade la stanza di un delicato cocktail di profumi e di una vivace tavolozza di colori. Stappi una bottiglia di champagne e riempi già i due calici. L’inconfondibile aroma dei lieviti si libra nell’aria.
Ti accomodi sul divano per goderti questo momento. Ti guardi attorno, tutto è perfetto. Poi chiudi gli occhi, inspiri profondamente, ascolti il rumore dei suoi passi sulle scale. Sorridi. Vorresti che questi istanti non finissero mai.
Bussano alla porta.”
Comincia così, con la descrizione di un divenire sospeso tra la realtà e l’immaginazione, un istante riempito da una assenza che il tempo trasforma in piacere e tormento, L’Attesa, la nuova creazione che Masque presenta in anteprima a Exsence 2016. Settima fragranza della collezione, questa nuova eau de parfum rappresenta la scena d’apertura de “Le Relazioni Sentimentali”, terzo atto di quella narrazione in profumo sugli aspetti della vita e della natura umana che ha portato alla ribalta il brand italiano fondato nel 2012 da Alessandro Brun e Riccardo Tedeschi. La produzione di Masque è un racconto scandito in quattro atti, diventato nel corso degli anni sempre più coinvolgente ed emozionante grazie a una direzione artistica dal fiuto infallibile, attenta e rigorosa in ogni aspetto della rappresentazione olfattiva, capace di scovare sceneggiature inedite e di chiamare a raccolta la “meglio gioventù” della profumeria d’autore.
E infatti, durante questi anni, nel cast di Masque si sono avvicendati creatori dall’innegabile talento, tutti under 40: i francesi Cecile Zarokian, Julien Rasquinet, Delphine Thierry e gli italiani Giuseppe Imprezzabile e Cristiano Canali. Per mettere in scena L’Attesa, invece, è stato chiamato Luca Maffei, vincitore nel 2015 del prestigioso “The Art and Olfaction Awards e Naso dalle quotazioni in costante ascesa, che ha dato di nuovo prova della sua bravura creando per Masque un iris dalla bellezza e dalla sensualità inedita, connotato da un tocco di champagne e un bouquet di fiori nel cuore.
“L’attesa dell’amore è essa stessa amore per la persona che si aspetta, la più preziosa per un innamorato”, racconta Luca Maffei. “Volevo esprimere questo sentimento creando un nuovo iris ed esaltando la sua nobile natura con il sentore riconoscibile dei lieviti sprigionati dallo champagne. L’attesa di un’emozione, il sogno di una storia d’amore”. E’ un iris brillante quello creato da Luca Maffei, che conserva il suo coté terroso e legnoso, ma si priva di qualsiasi sfumatura opaca e malinconica per rivelare un carisma aromatico sconosciuto. Tale prodigio è merito della sensibilità compositiva del creatore, capace di lavorare la formula con due “espressioni” diverse di materia prima (concreta e assoluta) e di combinare altrettante due varietà di iris (italiana e francese). Un’opera magistrale che strappa l’applauso e si candida a diventare un cult tra le fragranze del suo genere.
Piramide Olfattiva L’Attesa – Masque
Note di Testa: Bergamotto italiano, Neroli, Accordo Champagne
Note di Cuore: Concreta di Iris italiano, Concreta di Iris francese, Assoluta di Iris italiano, Assoluta di Tuberosa, Ylang Ylang
Note di Fondo: Sandalo Mysore, Muschio di Quercia, Accordo Cuoio
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Che bello, finalmente una casa italiana che ha il coraggio di scegliere un profumiere italiano! Bravi!! Basta con l’egemonia dei nasi francesi!
Ciao, veramente non è la prima volta che fanno questa scelta, infatti lo scorso anno avevano presentato una fragranza di un altro italiano, Cristiano Canali. Speriamo che in tanti prendano esempio, qui tutti parlano di made in italy ma poi producono all’estero, come fa Prada con le borse cucite dai cinesi. L’ipocrisia impera anche nella profumeria artistica.
Vabbè ma cosa avete contro Cecile Zarokian e il suo Tango, personalmente l’ho trovato incredibile
L’avete sentito? Secondo voi potrebbe andare bene per un uomo? A mio marito piacciono gli iris poco fioriti, un po’ come il Dior Homme e Iris Nazarena da cui non si stacca più, purtroppp quelli che trova in giro dice che sono troppo frou frou…
Ciao Kiki Rouge, grazie di essere passata e di aver lasciato il tuo commento. Sì, l’abbiamo già testato e lo testimonia il decant instagrammato qualche giorno fa (eheheheh). L’Attesa nasce genderless quindi per tuo marito potrebbe rappresentare una bellissima e valida alternativa a Dior e Aedes. A presto!
Che bella novità! Complimenti ai creatori e viva il profumo italiano!