L’Art de la Guerre. Jovoy presenta una nuova arma di seduzione di massa
“Combatti il nemico con le sue stesse armi”
(da L’Arte della Guerra, Sun Tzu)
Chi l’avrebbe mai detto che un giorno la saggezza orientale del generale cinese Sun Tzu avrebbe conquistato la profumeria d’autore e ispirato una fragranza tutta al femminile.
E invece, nel meraviglioso mondo dei profumi capita anche questo. Altro che visioni paradisiache, fiori rari o storie d’amore indimenticabili, è una delle regole fondamentali enunciate nel più importante trattato di strategia militare di tutti i tempi ad aver ispirato la nuova fragranza di Jovoy, maison parigina diretta da Francois Hénin che in passato ha ideato armi micidiali di seduzione di massa da indossare sulla pelle nuda come Rouge Assassin e Gardez-Moi. Con precedenti simili, non c’è da sorprendersi se la nuova creazione di monsieur Hénin si chiami proprio come il celebre manuale militare di Sun Tzu, L’Art de la Guerre, una fragranza che sfida il mondo maschile con l’invasione di un territorio olfattivo fino ad oggi off limits per le donne: i Fougere.
Conquistare e sottomettere l’avversario con le sue stesse armi, senza una sola goccia di sangue versata, ma con tanto spargimento di fascino è l’attitudine de L’Art de la Guerre che può essere considerato il primo fougere pour femme nella storia del profumo… perché in profumeria, come in amore e in guerra, non esiste nessuna regola, almeno secondo monsieur Hénin. E specie in amore il fine, ossia la conquista, giustifica i mezzi, anche quelli più illeciti come l’utilizzo di un profumo creato appositamente per mietere vittime.
L’Art de la Guerre porta la firma di Vanina Muracciole, giovane naso di origine corsa che per Jovoy ha costruito un fougere privo di asperità e spigoli, asciutto e fresco, adatto per essere indossato dalla pelle di una donna, delicato ma non innocente, anzi spietato nel mettere in atto la strategia più crudele del generale Tzu: attira il nemico nella trappola senza che se ne accorga. E il nuovo profumo di Jovoy garantisce un nutrito numero di ostaggi di sesso maschile con note spiccatamente virili, come bergamotto, rabarbaro, lavanda, fiori affumicati di elicriso, cuoio, labdano corso, patchouli e sandalo e naturalmente con tanta felce. La capacità di assicurarsi la vittoria combattendo e adeguandosi al nemico è chiamata genialità.
Piramide Olfattiva
Note di Testa: bergamotto calabrese, mela Granny, rabarbaro
Note di Cuore: lavanda Maillette, Immortelle corsa, noce moscata, foglie di violetta
Note di Fondo: patchouli, sandalo australiano, cuoio, muschio di quercia, cisto corso
Formato e Concentrazione L’Art de la Guerre – Jovoy
Eau de Parfum, 50ml – 100ml
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L’ho snasato a MIlano e devo confessare che non l’ho capito subito… All’inizio quasi non lo sentivo talmente era poco espansivo, poi ho sentito un verde pungente e l’ho mollato, solo adesso ho capito che è un felcioso. I Jovoy sulla pelle diventano dei film epici (i miei preferiti sono La Liturgie, Ambre Premier, la Connaissence e Rouge), questo l’ho trovato poco jovoyano e un po’ sbiaditino. Adesso che ho letto la sua storia gli darò una seconda chance ma dubito che cambierò idea…
beh…anche se è stato creato per le miss, dite che a noi maschietti è vietato comprarlo? La compo mi sembra bella e poi erano anni che non veniva lanciato un fougere. Con la moda delle piramide transgender, il comparto fragranze maschili era tutto un proliferare di petali e boccioli, non ne potevo più… Finalmente un profumo masculo!