Lapis Philosophorum di Olivier Durbano. L’arcano della pietra filosofale svelato in un profumo
Lo chiamano, non a caso, “il distillatore di gemme”. Olivier Durbano, designer di accessori preziosi, è conosciuto principalmente per essere il creatore di Parfums de Pierres Poèmes, una collezione di profumi che si ispira alle pietre dure che l’artista francese intaglia, incide, leviga e poi trasforma in monili preziosi. La roccia grezza lo affascina più di qualsiasi altro elemento naturale, tanto da confessare di riuscire a immaginare, al solo tocco delle dita, l’aroma delle pietre che scova nei suoi viaggi in giro per il mondo.
Fino ad oggi, tra le sue mani, cristalli come tormalina, quarzo, citrino, giada, ametista, cristallo di rocca e turchese sono diventati jus insoliti in cui sono liquefatti i poteri esoterici e terapeutici delle pietre e dove il simbolismo del regno minerale incontra l’aroma del mondo vegetale. A distanza di un anno dalla sua ultima apparizione a Fragranze 2012 in occasione del lancio di Heliotrope, Olivier Durbano torna sulla scena della profumeria d’autore con una nuova creazione, questa volta ispirata a una pietra leggendaria dai poteri eccezionali: il lapis philosophorum, ossia il Sacro Graal degli alchimisti, dotato del potere di trasformare qualsiasi vile metallo in oro, far acquisire l’onniscienza e donare l’immortalità.
Con Lapis Philosophorum, Olivier Durbano ha voluto fare un cambiamento passando dalla realtà all’immaginazione, dalle pietre del nostro mondo a quelle di un universo puramente simbolico. Un lavoro che ha impegnato il creatore francese per diversi anni nella ricerca della formula perfetta, arrivando a svelare l’arcano della gemma alchemica e tramutarla in profumo. Imprigionata in un jus colore oro, la piramide olfattiva presenta sfaccettature legnose-balsamiche-solforose ed è caratterizzata da forti contrasti, toni (o)scuri poco dolci e una disposizione degli ingredienti che non segue le consuete regole della profumeria e accosta il tartufo bianco al rum, il mentolo all’ambra grigia, il pompelmo alla vinaccia. Nel cuore, accanto al mesquite, albero sempreverde che cresce in Messico, non manca la nota icona di Durbano presente in tutte le sue creazioni, la lacrima della boswellia sacra che, guarda caso, allo stato solido assomiglia a un frammento di roccia. Inutile dire che Lapis Philosophorum sarà presentato ufficialmente a Pitti Fragranze 2013. Save the Date!
Piramide Olfattiva Lapis Philosophorum
Note di Testa: Calamo, Ginepro, Rhum, Tartufo bianco, Pompelmo, Vinaccia
Note di Cuore: Olibano dell’Oman, Mesquite, Ambra grigia, Mentolo
Note di Fondo: Opoponaco, Mirra, Muschi, Muschio di Quercia
Concentrazione e formato Lapis Philosophorum
Eau de Parfum – 100 ml
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Sono pazza dei suoi profumi! Lo sarei anche dei gioielli ma hanno costi proibitivi.
Ammiro tantissimo il lavoro di Durbano ma non è uno costante, qualche volta fa dei flop mostruosi. Con Crystal Rock, Jade, Citrine e Tourmaline Noire (il mio preferito) ha fatto un ottimo lavoro ma non si può dire altrettanto per Tourquoise, Pink Quarz e Heliothrope. Tira fuori un buon profumo ogni due, indi per cui, per la regola dell’alternanza questo Lapis dovrebbe essere un capolavoro. Speriamo…
Per me Black Tourmaline resta insuperabile, potrebbe benissimo essere scambiato per un Lutens prima maniera. Fumoso, torbido e onirico, lievemente amaro. Un pozzo nero senza fondo dal quale emerge il chiarore di un magnifico incenso. Lo stesso vale per Citrine che trovo sia uno dei profumi più belli degli ultimi anni… immaginare un agrumato con un sottofondo incensato, luminoso ma non fugace, potente senza per questo essere aspro o pungente bisogna essere un fottutissimo genio. Lunga vita a Durbano!
CRYSTAL ROCK IS MY LOVE!!!
il tema è bellissimo, sono sicura che lo sarà anche il profumo! Muoio dalla voglia di sentirlo anche se la compo dice che è pensato per i maschietti.