Privato: La Tuberosa. Fiore dal profumo proibito
Della tuberosa io canto, e della regina dei prati:
un fiore più bianco della fervente colomba
il cui profumo, come battiti vitali, sembra accendere
il magnetico ardore dell’intorpidito amore.
O ricordo, o presente sentore
la tua vitale fragranza, mia perfetta tuberosa! […]
(tratto dalla poesia ”Tuberose and Meadowsweet“ di Mark André Raffalovich – 1885)
La tuberosa (Polianthes tuberosa) appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceæ – nella quale abbiamo anche il narciso e la giunchiglia – è originaria del Messico, dove fu coltivata in epoca precolombiana dai nativi americani e in seguito dagli Aztechi, i quali usavano chiamarla omixochitl ossia “fiore-osso”, termine probabilmente dovuto ai fiori cerosi e bianchi iridescenti caratteristici della pianta.
Fu merito degli spagnoli da una parte, letteralmente innamorati di questa pianta, e di un missionario francese dall’altra, che l’arbusto fu importato nel vecchio continente dove per molti anni fece parte del bouquet dei famosi giardini lunari, una collezione di fiori dal pallido colore bianco argenteo o pastello, in grado di emanare il proprio effluvio odoroso solo dopo il tramonto. Questi paradisi erano molto in voga tra le “ladies” d’epoca vittoriana per esaltare ulteriormente il candido pallore del loro incarnato. Oggi, la tuberosa è coltivata diffusamente anche in Marocco, Francia, Sud Africa, isole Comore, Hawaii, India e Cina.
Il nome del fiore – derivante dal greco πόλις (polis, città) e da ανθος (anthos, fiore) associava il profumo e la bellezza del vegetale ai giardini delle città. L’aggettivo tuberosa è invece riferito all’apparato radicale molto sviluppato, formato appunto da un tubero. La pianta generalmente non produce più di tre o quattro fiori per spiga, ma esiste una varietà, chiamata “la perla”, in cui abbiamo la fioritura di circa venti fiori per ramo.
Fiore del peccato, dalla scia carnale e conturbante, nel Rinascimento alle giovani fanciulle era proibito annusare il suo profumo narcotico per non “cadere in tentazione”. Analogo divieto era applicato anche in India – dove il suo nome ki rani significa ”corteggiatrice della notte” – in quanto si credeva che il suo profumo potesse far cadere in un oblio di sentimentalismo da cui era impossibile sottrarsi.
Questo fiore è studiato non solo dal punto di vista olfattivo ma anche per le sue proprietà terapeutiche. Sembra, infatti, che all’interno della pianta siano contenute sostanze dalla spiccata potenzialità citotossica, attive sulle cellule aggredite da leucemia promielocitica. Nella medicina ayurvedica questa raffinata essenza è utilizzata per incrementare la capacità di provare sentimenti, amplificare l’ispirazione artistica e la creatività, stimolando la parte destra del cervello: dona serenità alla mente e al cuore. Viene anche impiegata per le notevoli proprietà antinfiammatorie e antispasmodiche.
L’assoluta del fiore, in passato, era prodotta solo nel sud della Francia attraverso il metodo dell’enfleurage, ma ora viene ottenuta mediante estrazione con solventi via concreta. Un altro metodo per ottenere l’absolue è il processo phytonics, un metodo innovativo utilizzato anche per ricavare principi attivi dalle piante che consiste nell’estrazione del vegetale a temperature bassissime (-25°C) mediante un idrofluorocarburo, parente stretto dei CFC, che non danneggia l’ozono.
La “linfa odorosa” estratta dal fiore, dal colore aranciato-bruno, ha un sentore pesantemente floreale e narcotico, con un tocco di miele e foglie di pesco e un sottofondo speziato che ricorda il caprifoglio, il balsamo del Perù e il neroli. Chimicamente è composta da molecole dallo spiccato sentore come: alcool benzilico, acetato di benzile, benzoato di metile e di benzile, salicilato di metile, antranilato di metile, eugenolo, geraniolo, nerolo, farnesolo e una serie di γ e δ-lattoni, alcuni dei quali si trovano solamente in questo fiore, che danno tenacia e forza al bouquet.
Profumi alla Tuberosa
Dotato di un magnetismo quasi animale, l’aroma narcotico e penetrante di questo fiore si esalta in composizioni dalla lunga proiezione e ben strutturate, quando non pervade la formula di fragranze monofiorite connotate da un carattere seducente e iperfemminile.
Tubereuse Nue (Tom Ford):
Tubereuse Couture (Parfumerie Generale): dalle note verdi e agrumate, si passa a un corposo complesso di fiori composto da ylang-ylang, gelsomino e tuberosa indiana, addolcito un tocco di zucchero di canna. La base è leggermente ambrata con note di benzoino e papiro;
Fracas (Robert Piguet): le fresche note di bergamotto e mandarino, insieme al lilium, annunciano il cuore di questa fragranza composta da un importante bouquet di fiori bianchi e nobili: tuberosa, gelsomino, narciso, gardenia, mughetto e iris con tocco di fiori d’arancio e violetta;
Tubereuse 3 Animale (Histoires de Parfums): la terza fragranza di questa collezione è caratterizzata da accordi floreali e legnosi – gelsomino, tuberosa, alloro e tabacco e miele – presenti nel cuore e nel fondo dell’essenza con particolare accordo agrumato di testa composto da bergamotto, mandarino, neroli e kumquat;
Love Tuberose (Amouage);
Tubereuse Criminelle (Serge Lutens): connubio alchemico di spezie e fiori dal cuore leggermente ambrato fanno di questo profumo un capolavoro composto da gelsomino, fiori d’arancio, giacinto, tuberosa e tocchi di noce moscata, chiodi di garofano, storace e vaniglia; Nuit de Bakelite (Naomi Goodsir):
Narcotic V. (Nasomatto): profonda e ipnotica, la fragranza è composta da giglio, gelsomino e tuberosa, accesa da una leggera spolverata di spezie.
Nuit de Tubereuse (L’Artisan Parfumeur): un girotondo vorticoso di toni pungenti apre la fragranza: note citrate, cardamomo, chiodi di garofano, pepe rosa e nero sono magicamente “emulsionati” ad una generosa anima fiorita di tuberosa, fiori d’arancio, ylang-ylang, rosa e ginestra, sostenuto da fondo ambrato di storace, benzoino, legno di palissandro e sandalo, vaniglia;
Carnal Flower (Frederic Malle): dalle contrastanti note di bergamotto, eucalipto e melone, il profumo si sviluppa attorno ad un cuore di ylang-ylang, tuberosa e salicilati naturali, per poi terminare in un concerto di tuberosa e fiori d’arancio assoluta con leggero sentore di cocco e muschio;
Do Son (Diptyque): dal generoso cuore di fiorite rose e giaggiolo, emerge una meravigliosa tuberosa speziata posata su una base ambrata di muschi e benzoino;
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La tuberosa è sempre stata per me una fragranza ipnotica e coinvolgente ma che non riuscivo a fare mia, poi sono stata folgorata dalla Criminelle di Lutens… e da li amore eterno!!!
Solo pochi giorni fa ho risvegliato la mia passione per questo fiore stupendo con “Donna Margherita” di Pantheon, un nuovo brand che mi hanno proposto nel magico (!!!) piano inferiore da Mazzolari! E’ una tuberosa calda e profonda che consiglio a tutte le appassionate del genere! Xx!!
Aspetto sempre con ansia questi splendidi articoli di Matteo Sospiri e ancora di più aspettavo quello sulla tuberosa che finalmente è arrivato!
Grazie infinite, soprattutto per le recensioni dei profumi che mi aiutano sempre moltissimo ad orientarmi nella scelta dei miei profumi!
Buon lavoro
ps. avete mai pesato di scrivere un libro? Una parte con tutti gli articoli sulle materie prime e una parte dedicata ai marchi della profumeria artistica. Io lo acquisterei al volo per arricchire la mia biblioteca profumata.. il web è fantastico per la praticità (e la gratuità non da meno) ma la gioia di sfogliare un libro che può essere conservato è incommensurabile! Per me sarebbe anche un modo per ricompensarvi di tutte ciò che fate per noi amanti del magico mondo dei profumi!
Ciao Francy, grazie mille per i complimenti. Riguardo ai miei articoli cerco solamente di non scrivere cose banali ma piccole curiosità e notizie magari che non si trovano nel mare magnum del Web…
Ottima idea il libro e tu cosa ne pensi Simona Savelli?
Che emozione leggere del mio cognome…donato da una nobildonna nei primi dei novecento al suo bambino poi dato in adozione..Chissà quale di queste caratteristiche che avete citato l’ha spinta a regalare a mio nonno Luigi questo cognome?
Ciao Ilaria, sicuramente le migliori caratteristiche del fiore!
Penso tu sia stata molto fortunata ad avere “ereditato” questo cognome.
Ti ringrazio per il commento e seguici sempre sul sito.
ad una assemblea una signora aveva un profumo buonissimo ,molto intenso dall’odore di ginestra soprattutto e mi ha detto che è estratto di tuberosa ..ma non sono riuscita a trovarlo datemi una dritta per favore ..è troppo buono lo voglio anche io…grazie
mary
la tuberosa essenza magica…..la voglio nel mio giardino
antonina
ATTENZIONE!!! Polianta deriva da polys = molti ed anthos = fiore, ossia “che produce molti fiori”, multiflora.
Grazie Donna del commento interessante, pare in effetti che ci siano due scuole di pensiero: https://goo.gl/BTw9h2 (Dizionario etimologico di tutti i vocaboli usati nelle scienze)
Presa dalla frenesia e sapendo che non avrei mai piùritrovato la Tuberosa Assoluta di Mary CHESS, ho comprato in un solo mese: DO SON di Diptyque, Narcotic Venus di Nasomatto, Carnal Flower di Frederic Malle et Joyful Tuberose di Zara…..Delusione totale: tutti SINTETICI…Come mi dispiace….
La tuberose fiore molto bello e profumato mi piacerebbe trovare un profumo in qualke negozio.grazie
Grazie signore dei fiori ke hai creato.solo tu potevi fare una cosa grandiosa.come la tuberose.
adoro la pianta di tuburosa il suo profumo ma non la trovo facilmente ho trovato dei bulbi spero mi attachino cosi posso almeno sentirne l’odore .il profumo spero di trovarlo a firenze
mi ricorda la mia adolesceza perchè mia madre per il mio onnomastico me la regalava sempre.
Ottimo articolo veramente interessante.
Un consiglio a chi cerca una buona tuberosa per lo più a buon mercato.
Provare Giorgio Beverly Hills..chiaramente la versione catalogata “da donna”, ne vale veramente la pena.
Inredibile, sognante, la seguo e mi perseguita da tantissimi anni, carne e sangue e caldo respiro e sensi strafatti, sogno e veglia addormentata e lucidità lontana ma ultrapresente…………..e basta!!!!!!!!!!!!
Adoro le tuberose ed il profumo alla tuberosa , ho acquistato varie tipologie di profumo contenenti questa essenza (S. Lutens, Fracas, M. Chess ecc.). Da 20 anni ….utilizzo Carolina Herrera di CH. Sono alla ricerca di una sostituzione temporanea dato che dopo tanti anni non ne percepisco piu ‘ il profumo ( chi mi avvicina comunque lo sente benissimo!!!)
Qualche consiglio ?
Mary Gio
Io ho comprato Tuberose Interdite di Andree Putman …buonissima! E anche Good Girl Gone Bad di Kilian…non è solo tuberosa ma ottimo! Credo che tra i profumi di Kilian di cui vado matta ce ne siano altri con tuberosa. Provali!
qualcuno mi saprebbe indicare un buon profumo, senza spendere uno stipendio, alla tuberosa?
Ciao Milena,
ne esistono tantissimi, per poterti consigliare al meglio però dovremmo sapere su quale fascia di prezzo vuoi stare e che caratteristiche cerchi in un profumo alla tuberosa.
ciao, anche Bulgari ha un profumo con nota Tuberosa, Tubereuse Mystique☺️ la tuberosa la trovi anche in Good Girl di Carolina Herrera
Ignoravo l’esistenza del fiore di tuberosa finché non ho visto il film “La notte”, in cui Marcello Mastroianni racconta che Cheli, la tartaruga di Gabriele d’Annunzio, morì per una indigestione di tuberose (mi sono poi informato, è vero). Grazie per questo ottimo articolo molto informativo!
Mario, grazie a te per la citazione, non conoscevamo questa storia collegata alla tuberosa!
A presto!
buongiorno… ho scoperto la tuberosa grazie a Twilly di Hermès… ora cerco anche altre tipologie di profumi di questo fiore speciale e quello che ho trovato scritto qui è molto interessante e mi sta aiutanto. grazie
enrica