La Grande Bellezza profuma di Mito e vince l’Oscar
Quando sono arrivato a Roma, a 26 anni, sono precipitato abbastanza presto, quasi senza rendermene conto, in quello che potrebbe essere definito “il vortice della mondanità”. Ma io non volevo essere semplicemente un mondano. Volevo diventare il re dei mondani. Io non volevo solo partecipare alle feste. Volevo avere il potere di farle fallire. (Jep Gambardella)
And the Oscar goes to… A poche ore dalla chiusura del sipario sull’ottantaseiesima edizione degli Academy Awards, risuona ancora l’eco della proclamazione di La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino come miglior film in lingua straniera. Il premio della notta scorsa è stata solo l’ultima di una lunga lista di vittorie, dal prestigiosissimo Golden Globe all’European Film Awards e al BAFTA, riconoscimenti che hanno consegnato definitivamente La Grande Bellezza alla storia del cinema.
Impossibile condensare in poche righe una trama complessa e non lineare, che affascina ed emoziona senza mai cadere in luoghi comuni. Jep Gambardella, il protagonista interpretato da uno straordinario Toni Servillo, è uno scrittore e giornalista di successo non più giovane che attraversa tutto il film in un continuo errare alla ricerca della grande bellezza tra terrazze mondane, ricordi della giovinezza, riflessioni sulla vita e strani incontri che si dipanano lungo i luoghi più straordinari del pianeta, le strade di Roma. Film lirico, autoriale e onirico, disseminato di umorismo surreale e condotto da una fotografia raffinatissima e da una colonna musicale a dir poco sorprendente, la pellicola di Sorrentino ha finalmente riportato a passo di marcia il cinema italiano in vetta alla scena internazionale.
Tanto è stato scritto su questo film che ha diviso critica e pubblico, ma secondo il nostro parere l’opera di Sorrentino è da vedere con la mente aperta dalla curiosità di assistere ad uno spettacolo non consueto. E nella speranza di stimolare un po’ questo interesse vi proponiamo un teaser che in poco più di un minuto e mezzo sintetizza la poetica de La Grande Bellezza: un idilliaco lungo sguardo su Roma.
La prima impressione è luce, bianca, densa e opalescente, che inonda l’immagine e sfuma sui marmi candidi dei ponti e delle statue degli angeli. L’oro del sole scalda l’aria fresca trascinando sulle sue ali accordi frizzanti e scintillanti che evocano un profumo: Mito di Vero Kern. Le sfumature candide che aprono questa fragranza sembrano impossessarsi delle immagini e avvolgerle in spire leggere ed eleganti come i gabbiani che si alzano in volo dopo aver lambito le acque dorate del Tevere. Una pioggia scintillante e briosa di note agrumate bagna il paesaggio silente della Città Eterna che schiude la sua corolla splendente per mostrare al mondo l’opulenza del suo incanto, fragrante di fiori carnali e suadenti. L’anima dell’Urbe volteggia tra stormi di uccelli che si inseguono nel cielo sereno e ridiscende sulla terra, danzando tra le cime degli alberi secolari che si affacciano sull’Isola Tiberina e cingono le antiche vestigia testimoni del grande Impero. Altre visioni, altri momenti del giorno. La luce piano piano si accende nella dolcezza dell’alba, in cui ogni singola foglia delle querce, dei pini, dei cipressi e di tutti i giardini di Roma restituisce al cielo la sua fragranza balsamica accumulata durante la notte. L’aria si riempie di note smeraldine che si confondono ai legni e alle resine, liberate dalla quiete accesa nel cielo ambrato che sovrasta la Città Eterna. E tutto intorno è Grande Bellezza.
Sulle note di The Lamb di John Tavener che accompagna il teaser, le immagini sembrano danzare impalpabili tra le volute luminose di Mito, il profumo creato da Vero Kern nel 2012. Chi ama la profumeria artistica conosce bene questa profumiera svizzera, grande creatrice di fragranze innovative, mai scontate, che nel 2007 ha fondato vero.profumo e da allora ha consegnato nelle mani dei suoi estimatori piccoli gioielli che rispondono al nome di Kiki, Onda, Rubj e Mito. I profumi di Vero sono sempre un condensato di emozioni sgorgate dal cuore della creatrice, che non si è mai fatta influenzare dalle mode e ha sempre messo la sua profonda conoscenza nel campo dell’aromatologia e degli olii essenziali al servizio della ricerca di nuove e sempre più stimolanti creature olfattive.
Per Mito, Vero Kern si è ispirata ai profumi assaporati durante una sua visita al giardino di Villa d’Este a Tivoli, dove la natura lussureggiante si fonde con estrema naturalezza ai marmi delle statue di personaggi fantastici e alle particelle luccicanti prodotte dello zampillio delle fontane. Mito è una combinazione cristallina di colori olfattivi ben delineati e, al contempo, interconnessi: bianco e verde. Il bianco della magnolia e del gelsomino è acceso da un accordo agrumato che risveglia immediatamente il naso. Ma ben presto la fragranza evolve in un fondo verde luminosissimo e balsamico, ricco di galbano e muschio di quercia, come un bagno rinfrescante nella serenità avvolgente di un giardino rigoglioso. Mito è un fiorito fresco perfetto sia per la pelle femminile che per quella maschile, dal sillage importante e raffinato e un’eccellente persistenza. Dopo averlo indossato sarete accompagnati per lungo tempo da un accordo elegantissimo e principesco che evoca quiete serena e al contempo energia rivitalizzante, come il lento scorrere del Tevere tra i marmi candidi e le piante secolari accarezzate dal ponentino e inondate dalla luce della Grande Bellezza.
La Grande Bellezza è un film del 2013, diretto e sceneggiato da Paolo Sorrentino (Le conseguenze dell’amore, L’amico di famiglia, Il divo, This must be the place). Tra i vari riconoscimenti ottenuti, nel 2013 ha vinto cinque Nastri d’Argento (attore non protagonista, attrice non protagonista, fotografia, sonoro e nastro d’argento speciale per Toni Servillo) e quattro European Film Awards (film, regia, attore protagonista e montaggio). Nel 2014 ha vinto il Golden Globe come migliore film straniero, il BAFTA come migliore film non in lingua inglese e l’Oscar per il miglior film straniero.
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Altro che Sorrentino, l’oscar dovrebbero darlo a madame Kern che con Mito è riuscita a rappresentare la vera Grande Bellezza del profumo! Mitica!!
Bellissimo profumo, tanto quanto è bruttissimo il film. Questa volta avete toppato alla grande.
Che commento sciocco e intollerante amber blue!
Se a te non è piaciuto il film perché avere la presunzione di dire “avete toppato” (verbo che non usano più nemmeno gli adolescenti)?
Scusate l’intrusione, vi leggo da tempo ma è la prima volta che commento. Oggi mi sento chiamata in causa dal vostro articolo: amo le fragranze di veroprofumo e sono una fans del cinema di sorrentino, in particolare, l’ultimo profumo di vero kern ha segnato la mia iniziazione alle fragranze di nicchia. Mi trovo decisamente d’accordo con le parole dell’autrice, la lirica di mito, la luminosità che emana e il quieto fluire delle note olfattive non potrebbero accompagnare meglio la sequenza che avete scelto. Anche se Mito non possiede le tonalità drammatiche e il caos grottesco che vivono nel film, quando questo si apre alla luce e al verde di roma, è quasi impossibile non percepire mito in tutta la sua bellezza.
Magnifica prova d’artista L’accostamento con la Grande Bellezza potrà sembrare azzardato ma ci sta tutto, rivedetevi il teaser tenendo sotto il naso il profumo e poi ditemi se non ci sta tutto…
Intanto grazie dei vostri graditissimi commenti. Come ben immaginavo e come ho scritto nel pezzo il film di Sorrentino continua a dividere pubblico e critica. Io sono tra coloro che lo hanno apprezzato, per il coraggio di andare oltre le righe e per la coerenza con le altre opere del regista. Ma capisco anche la perplessità di chi non lo ha amato. Rimane comunque la bellissima sensazione di avere un film italiano che grazie anche ai tanti riconoscimenti internazionali è entrato di diritto nella storia del cinema mondiale. L’accostamento con Mito mi è sorto immediato e spontaneo già dai titoli di testa con le splendide immagini di una Roma intensa e luminosa come la straordinaria creazione di Vero Kern.