La Collection 34 Edizione 2016 di Diptyque. Quando gli oggetti possiedono un’anima
È bello pensare che anche un oggetto, di per sé inanimato, possieda quel qualcosa di immateriale che nell’uomo chiamiamo “anima”. Lo sentiamo toccandolo, avvicinandolo al viso in un gesto istintivo, annusandolo, valutandone la consistenza e la texture, immaginandone la storia.
L’attribuzione di questa proprietà ha da sempre contraddistinto i fondatori di Diptyque, Christine Gautrot, Desmond Knox-Leet e Yves Coueslant, che fin dall’apertura nel 1961 del loro primo negozio a Parigi, al civico 34 in Boulevard Saint Germain, oltre a preziosi tessuti dalle stampe ricercate, presentavano oggetti sorprendenti provenienti da tutto il mondo.
Il loro negozio possedeva il DNA di un bazar di grande gusto, nel senso che in quel luogo accogliente e colorato si potevano davvero trovare cose molto diverse tra loro, sempre scelte con cura dai proprietari e proposte con garbo e savoir-faire.
Dal 2014 la Maison decide di rinnovare le proprie collezioni proponendo tessuti e profumi in edizione limitata: saranno, da allora, i nuovi oggetti del desiderio, nati dallo studio e dal lavoro di sapienti mani artigiane. Nasce così la Collection 34, un’antologia di profumi, fragranze ambiente e oggetti per la casa, ogni anno diversa e originale. Questa del 2016 promette di destare la stessa meraviglia delle edizioni precedenti.
Essences Insensée, ovvero le fragranze “insensate”, formulate da Fabrice Pellegrin selezionando ogni anno materie prime, di qualità eccezionale: nel 2014 la premiére dame è stata la mimosa, nel 2015 protagonista è stato il fiore d’arancio. Per il 2016 Pellegrin ha scelto un raccolto di rosa di Grasse, la ormai rara Rosa Centifolia. Il profumo è stato prodotto non dall’olio essenziale della rosa, bensì il punto di partenza è stata la concreta. L’Essence Insensée 2016 si presenta con una sfaccettatura singolare, data dall’associazione del tutto originale dell’estrazione dell’essenza dalla concreta, associata ad un assoluta di rosa centifolia ed infine ad una “captazione del fiore vivo”, che dà freschezza e leggerezza al jus, pur conferendo alla fragranza una persistenza notevole unita ad un’allure ammaliante e balsamica, con accenti di frutti rossi e miele.
Essence Insensée 2016 è disponibile anche in versione solida, mentre il jus è presentato in un insolito flacone di vetro color onice, che protegge dalla luce questa essenza preziosa. A sua volta il flacone corredato di pompa rivestita di seta nera, creato da Waltersperger, ultima cristalleria artigiana a taglio del vetro semi-automatico rimasta in Francia, è custodito in un cofanetto stampato con illustrazioni di Jeanne Detallante, giovane artista che ha elaborato una decorazione che evoca il sentore di questa rosa pregiatissima e sensuale.
Presente in esclusiva nei Bar à Parfums – Olfattorio e nella boutique Diptyque di Milano, Kimonanthe è la nuova fragranza che va ad aggiungersi alle altre creazioni esclusive della Collection Trente-Quatre, Benjoin Bohème, Eau Mage e Ôponé. Nasce dall’improbabile incontro dell’osmanto con la polvere d’incenso e vuole sorprendere e suscitare emozioni che rimangano a lungo sulla pelle. Kimonanthe non accetta di rientrare in una classificazione olfattiva tradizionale: fugge e si comporta come un essere libero, con note insolite di canfora, garofano, sandalo, spezie e cuoio. Come tutte le fragranze ben strutturate, il suo evolversi sulla pelle è caleidoscopico e inaspettato, trascinando i sensi verso un vapore di sciroppo e di albicocca candita, fino a configurarsi quale rimedio ancestrale, quasi un fumo sacro.
Il flacone è di notevole bellezza: un cilindro di vetro testurizzato, creato dalle vetrerie Waltersperger, coronato da un tappo di resina creato sul modello di una perla di vetro arancio con schegge ad effetto granito che fa parte dell’archivio creativo della Maison. La sua realizzazione è un esempio di vera prodezza tecnica.
Diptyque, per l’autunno 2016, ci riserva altre incredibili sorprese.
La candela La Madeleine, il cui aroma evocativo e burroso è stato messo a punto da Fabrice Pellegrin mediante la captazione delle molecole di una vera madeleine. L’idea della fragranza della candela è nata dal fatto che Myriam Badault, direttrice della creazione dei prodotti, ha scoperto che una proprietà dei fondatori della Maison, in Normandia, chiamata “Les Lilas”, era un tempo l’ufficio postale dove Marcel Proust spediva la propria corrispondenza. La candela si presenta in un contenitore di porcellana creata dagli atelier portoghesi NG Oficina de Porcelanas, che unisce la texture gessosa della terracotta alla sensazione liscia dello smalto nero sul bordo. È un oggetto artigianale che invita ad essere preso tra le mani.
Prima di diventare noti per le candele e per le essenze, i fondatori della Maison erano conosciuti per il loro amore per i bei tessuti di lino per l’arredo, che oggi arricchiscono il patrimonio storico della Maison. Oggi Diptyque propone, per ridare lustro a questo importante patrimonio, tre nuovi oggetti in lino stampato: un astuccio, una borsa e un cuscino. Le stampe portano la firma dell’illustratrice Charlotte Gastaut e sono interpretazioni contemporanee di quelle create dal brand alle sue origini, sui cui motivi Légende, Prétorien e Paladin la designer ha creato nuovi giochi di colore e abbinamenti con forme astratte.
Per creare un’atmosfera accogliente in casa, la Collection 34 Edizione 2016 propone tre fotofori di assoluta eleganza, frutto di abilità artigiane francesi e italiane.
Reflet è il fotoforo che incanta, magia di luce data dallo specchio scuro leggeremente marmorizzato studiato appositamente per Diptyque da Massimo Borgna, artigiano italiano specializzato in specchi antichi. La luce della candela riflessa nello specchio a forma di disco agganciato alla base del fotoforo regala alla fiamma un’aura ipnotica, permettendole di aumentare la luminosità mediante una chiavetta posteriore. La marmorizzazione dello specchio, nell’alone della fiamma, ricorda la parete di fondo in malachite della boutique al 34 di Boulevard Saint Germain.
Cristaux è il fotoforo nato dal fuoco della fucina di Vincent Vreed che in questo contenitore realizzato per candela dai sentori legnosi e caldi Feu de Bois (nuovo lancio di quest’anno) ha giocato con le screpolature e con le volute imperfezioni del vetro per diffondere la luce fin nel minimo meandro. Il contenitore di vetro poggia la sua struttura trasparente su una base in cemento nero.
Infine la Maison propone il fotoforo Origami, che accoppia la morbida luce della candela e la leggerezza della carta di riso. Origami è una campana di vetro, entro cui far scivolare una delle tre corolle in carta, a scelta. La luce della candela viene diffusa in modo delicato e poetico. I motivi delle corolle sono il classico Pretorien che riprende l’ovale forma geometrica che si ritrova su tutte le candele Diptyque, un groviglio multiperforato che ha come soggetto gli uccelli, creato dallo studio Anamorphée, e infine l’atelier Créanog ha elaborato il terzo motivo che che utilizza la tecnica del rilievo e della marchiatura a caldo.
Particolamente adatto alle feste natalizie ecco infine Carrousel, la “macchina che incanta”. Questo oggetto in metallo ritagliato, che si appoggia sui bordi delle candele, riprende una parte del disegno con gli uccelli creato per il fotoforo Origami. Il calore della fiamma della candela dà luogo a uno spostamento d’aria che fa “volare” gli uccellini: una piccola nota poetica e curiosa per far tornare bambini gli adulti e far divertire e incantare i bambini veri.
La Collection 34 Edizione 2016 è disponibile in esclusiva presso i Bar à Parfums – Olfattorio e nella boutique Diptyque di Milano.
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