La Chasse Aux Papillons Extreme ~ L’Artisan Parfumeur
“Forse è un nervo del romanticismo esaltare e infilzare l’attimo,
fermarne la bellezza in pieno volo, come uno spillo la farfalla.”
Alzaia, Erri De Luca
Qualche battito d’ali e si entra ed esce da un giardino fiorito: le ombre rotte dai bagliori tremoli del sole filtrato dagli alberi giocano con geometrie imperfette di macchie luminose, di infiniti colori, e quel radioso repertorio cromatico si giustappone allo smeraldo verde dell’erba, che solletica le caviglie nel tentativo – spesso vano – di rincorrere una farfalla.
Un movimento che elogia il candore dell’infanzia perduta diffonde nel vento l’eleganza complice e spensierata di queste ambasciatrici di bellezza. Una danza vibrante d’odori e sfumature, quella delle regine dei prati somiglia al desiderio che non si ferma mai, ineffabile come la magia della vita stessa.
“Attimo, fermati, perché sei bello”, esclamò Goethe decantando la bellezza dei momenti felici: sulla scia romantica di questa nostalgia, o forse chissà in un rimestio di dolci ricordi, nell’anno 1999 Anne Flipo compose La Chasse Aux Papillons Extreme per L’Artisan Parfumeur, proposta anche nella concentrazione Extreme nel 2005.
Meno candido dell’evanescente Eau de Toilette, la versione Extreme raccoglie l’ardore del meriggio estivo che si prepara all’imbrunire. Nei prati ondulati dal vento ribolle il calore che dalla terra risale, gli alberi scuri splendono di bagliori dorati, i fiori diffondono penetranti aromi, i ragni in silenzio tessono universi trasparenti.
Icona della noble art della profumeria, L’Artisan Parfumeur è una raffinata Maison che da quarant’anni crea e “chiude in bottiglia” capolavori olfattivi dove natura ed essenze pregiate sono sempre protagoniste; fragranze che, come La Chasse Aux Papillons, attraversano tempi e tendenze senza perdere né fascino né capacità evocativa.
Nel crepuscolo perpetuato di odori, l’aroma vivo e brillante degli agrumi apre il passaggio segreto per accedere a questo giardino vestito di alberi in piena fioritura. Polposo aroma di albicocca, frutto-emblema delle promesse che non hanno speranza di essere mantenute.
C’è una luce morbida, un vento tiepido arriva da lontano e porta con sé il fascino di migliaia di fiori di zafferano colti alla luce dell’alba e la rotondità delle bacche rosa, così magnetico da accendere energia, fa venire voglia di correre.
Tutto è rarefatto. Romantico. Seducente.
Basta alzare lo sguardo per ritrovarsi stupiti da una cascata di cuori verdi punteggiata di grappoli bianchi: profuma di segrete meraviglie il tiglio in fiore. Brillano come stelle i candidi petali di gelsomino: purezza e voluttà si contrappongono e lasciano nell’aria un alito di seducente innocenza. Nel soave bouquet di fiori bianchi, La Chasse Aux Papillons racchiude nel cuore fresche note di fiore d’arancio, rasserenante quanto ipnotico, non certo potente quanto la sensuale tuberosa. È in queste sere d’estate che gli effluvi di questo meraviglioso fiore trasportano chi li odora nell’atmosfera di un moonlight garden: leziosa e capace di allettare tutti i sensi, odora di peccato, fiorisce di notte, inebria e confonde.
Come sottili fiori danzanti, le ultime farfalle del giorno si librano deliziose a metà tra terra e cielo.
Vibrante come una dichiarazione d’amore eppur dolce come l’infanzia perduta, La Chasse Aux Papillons libera infine una scia dorata di miele e ylang ylang, femminile e disinibitorio.
Audace e seducente, come Lolita.
Cacciatore di farfalle e di dettagli era anche il sorprendente Vladimir Nabokov, la cui vera passione, al pari a quella della scrittura, furono proprio le farfalle. In attesa di diventare nella prossima vita “un oscuro entomologo russo”, elogiava tra i segreti che lo portarono a divenire uno scrittore di talento lo studio di queste fantastiche creature: l’eccesso di precisione e ricchezza cromatica sulle ali delle farfalle lo convinsero che la natura gioca con lo stupore e si concede dei lussi simili a quelli che si prende un artista. Sì, proprio lui, l’artefice di “Lolita”, la provocante ninfetta che dal 1955 continua a scandalizzare: considerata immorale, poi opera d’arte estrema. Perfetta in questo giardino all’imbrunire: atmosfera twilight, retino nelle mani, fiori bianchi tra i capelli scompigliati, sguardo ingenuo sognante d’amore, pura e maliziosa.
Piramide olfattiva La Chasse Aux Papillons Extreme – L’Artisan Parfumeur
Note di testa: scorze di agrumi, bacche rosa, zafferano, albicocca
Note di cuore: fiore di tiglio, gelsomino, tuberosa, fiore d’arancio, ylang ylang
Note di fondo: miele
Concentrazione e formato La Chasse Aux Papillons Extreme – L’Artisan Parfumeur
Eau de Parfum – 100 ml
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