L’Eau Froide. Il prossimo Serge Lutens sarà da brivido
Sempre un passo avanti rispetto al resto del mondo, da molti anni Serge Lutens ci ha abituati a clamorosi colpi di scena che non fanno altro che alimentare il mito attorno alla sua persona.
Immune al virus dell’oud e insensibile al fascino delle note metalliche con le quali continuano a riempirsi gli ultimi lanci della profumeria d’autore, per la prossima primavera 2012 Lutens abbandona il filone dei profumi noir di cui è maestro per dirigere il suo naso verso orizzonti glaciali lanciando L’Eau Froide, il secondo atto della collezione alternativa iniziata nel 2010 con il non-profumo L’Eau e che lo stesso creatore definisce “anti-conformiste”.
A pochissimi mesi dall’uscita di De Profundis e Vitriol d’Oeillet, l’annuncio de L’Eau Froide è una vera doccia fredda per tutti i lutensiani abituati alle atmosfere gotiche e oniriche che hanno reso famoso Lutens. Fredda, cristallina, ghiacciata, insistente, persistente, trasparente e abbagliante, L’Eau Froide sarà la prima creazione dotata di una freschezza diversa e inconsueta, non ottenuta con l’impiego di note agrumate ma attraverso una formula incentrata sull’incenso somalo, la cui resina in diluzione sviluppa una freschezza minerale persistente e confortante.
Questo è l’unico ingrediente rivelato de L’Eau Froide, descritta come una fragranza minerale, speziata, piccante ma al tempo stesso anche dolce e corroborante. Il brivido freddo di Lutens riuscirà a scaldarci il cuore?
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Ho acquistato ieri l’eau froide di Lutens, profumo come tutti i lutens, molto persistente, con note di testa dove si sente moltissimo L’incenso (sembra di essere in una chiesa durante una funzione) e note piccanti per poi mutare lasciando un delicato profumo di pulito sulla pelle che persiste immutato per molte ore.
Sulla mia pelle assume una nota dolciastra e fruttata, sulla pelle di mio marito invece persiste l’incenso ed è molto più secco.
Come al solito non delude