Kitrea, Syconium e Leucò ~ Maria Candida Gentile (Perfume Review)
Non è dato sapere se Rimskij-Korsakov, quando compose il brano intitolato “Il volo del calabrone“, avesse immaginato di lasciarci note che ancora oggi vengono eseguite, in una rincorsa al virtuosismo che sfiora la perfezione.
L’arte ha da sempre trovato nella natura grandi ispirazioni e in questo brano, composto tra il 1889 e il 1900, Korsakov narra la favola del figlio dello zar Saltan che viene trasformato in un calabrone per poter volare dal padre ed annunciargli che è ancora in vita. Ascoltando il susseguirsi velocissimo delle note si ha la sensazione di veder volare un insetto lanciato in una corsa frenetica, quasi possiamo sentire il fremito delle ali e il piccolo corpo che segue una traiettoria a noi sconosciuta.
E’ un invito potente alla vita, quello di Korsakov, che Maria Candida Gentile raccoglie, facendolo suo attraverso la nuova collezione di eaux de parfum intitolata proprio “Il volo del calabrone“. Il naso di Sarzana si è da sempre distinta per le sue scelte creative che sposano mirabilmente eccellenza compositiva e impegno verso una sensibilità etica come scelta di vita.
Maria Candida non fa mistero quando dichiara di scegliere attentamente le proprie materie prime naturali, il proprio profondo legame con la natura, che è per lei fonte di ispirazione, ma soprattutto elemento essenziale del vivere. E’ sempre un piacere conversare con Maria Candida e venire ricondotti ad un senso tranquillo della vita, fatto di ricordi, ma anche di scelte coraggiose e in controtendenza, che però ripagano in coerenza e qualità: una creatrice che, rimanendo fedele al suo profondo rispetto per la natura, ha saputo realizzare fragranze che si distinguono nettamente fra le proposte della profumeria mondiale e che lasciano un segno in chi le indossa che difficilmente può essere scalzato.
Ritroviamo spesso rimandi a paesaggi e natura incontaminati nelle sue creazioni, basti pensare a Sideris o a Barry Lyndon, solo per citarne alcuni. In ogni sua opera, un naso attento può leggerci un messaggio chiaro, che nella nuova linea si fa dichiarato: l’invito a un ritorno più consapevole verso la natura, alla ricerca di un modo più saggio di rapportarci ad essa, lasciando andare dinamiche di mero sfruttamento, per sposare un approccio maggiormente simbiotico, proprio come scelta di vita.
E’ un messaggio bellissimo, che può darci quel senso di pace che spesso, per distrazione o abitudine, cerchiamo dove di certo non lo troveremo mai.
Conosciamo bene le api, perché ci danno il miele e ci sono utili. Conosciamo molto meno il calabrone e non sappiamo che, a differenza della api, è uno straordinario indicatore della salubrità di un luogo: i calabroni infatti vivono solo in spazi puri, ricchi di vegetazione e aria sana. Non sappiamo che anche il calabrone produce miele, che però non può essere sfruttato dall’uomo per le quantità troppo ridotte e per un’impossibilità di raccolta. Questo non regala di noi una bella immagine: sappiamo delle api perché queste possono essere sfruttate a nostro vantaggio, non sappiamo dei calabroni perché ci sembrano inutili. E’ un’immagine anche un po’ sciocca! Non abbiamo forse bisogno anche noi di un mondo più pulito, di luoghi dove è piacevole vivere?
Maria Candida Gentile ci invita a prenderci il tempo di riscoprire la natura, come luogo di vita, come realizzazione di un equilibrio tra uomo e natura che abbiamo dimenticato, è un viaggio calmo e sereno quello che percorriamo attraverso una nuova collezione e tre nuove fragranze che “la signora del profumo” ha presentato a Fragranze 12: Kitrea, Syconium e Leucò.
Il fil rouge è la nota del miele, declinata in modi differenti nelle tre creazioni, e che rappresenta proprio la fragilità della natura e dell’uomo e la necessità di un equilibrio per poter ritrovare la bellezza come esseri umani.
In Kitrea l’invito è verso un’isola del Mediterraneo, baciata dal sole caldo che fa maturare i frutti e espande l’odore delle piante selvatiche, mescolandolo con note salmastre e su tutto l’aroma e il colore dei limoni. Kitrea in greco significa agrume ed è proprio attorno alle note pungenti del limone d’inverno che Maria Candida sviluppa una eau de parfum, dove bergamotto e un miele italiano straordinariamente erbaceo aprono la composizione, ricreando in esperienza olfattiva le immagini della natura tipica del Mediterraneo. La fragranza si apre con note verdi e luminose, quasi estive, per poi addolcirsi con note di frutta fresca ed ambra grigia e finire con sentori avvolgenti di cera d’api che riportano Kitrea verso il suo fondo più caldo e morbido. Kitrea evolve sulla pelle nelle ore, mostrando tutte le sue note in una successione di emozioni olfattive, e ci coccola dandoci l’illusione di essere lungo un sentiero poco tracciato nel quale ci orientiamo soltanto con i sentori che la natura diffonde nell’aria.
In Syconium invece scopriamo le note più fruttate ed esuberanti del miele spagnolo che esaltano la nota dominante della fragranza, tutta sviluppata attorno alla nota del fico. E’ la rappresentazione della natura che si dona, del nutrimento nella sua forma più alta, quella che ritroviamo in Syconium. Siamo ai piedi di un albero antichissimo che ci è stato accanto silenzioso e che ci dona i suoi frutti, maturati nella pazienza del tempo, per nutrirci e ristorarci. Syconium è una fragranza dal forte potere rasserenante, dove del fico ritroviamo le note più lattiginose, solo lontanamente verdi, un’idea quasi materna di accudimento. Questa fragranza racchiude tutte le fasi della maturazione del fico, che possiamo ritrovare dall’apertura fresca fugacemente accennata che si evolve in note più bianche e quasi gourmand, un accordo unico, creato apposta per questo jus da Maria Candida Gentile e che riporta al profumo fruttato e delicato del latte di fico. L’ombrosa nota delle foglie di fico è invece accennata nel cuore da note di sandalo di Java che, con le note di cera d’api, rendono la fragranza durevole sulla pelle, permettendo a Syconium di accompagnarci per molte ore, con tenace discrezione.
Infine Leucò, che significa “bianco, di colore chiaro”, è un omaggio alla tuberosa come rappresentazione della natura sospesa tra misticismo e carnalità. Il naso si ispira per questa creazione alle feste mariane della sua memoria, dove l’odore narcotico della tuberosa si mescola con le volute di incenso. E’ l’immagine pura di una divinità femminile, sospesa tra l’ascesi e la carnalità della creazione, quella che si dipinge al nostro olfatto. Leucò è una luce limpida nella notte, uno straordinario miele di produzione francese dalle potenti note fiorite che si lega alle note calde del cisto, per poi evolversi nella soavità di un accordo di giglio e di assoluta di tuberosa, scaldato da note di pepe, che si arrotondo in finale con note di benzoino del Siam.
Con questo trittico olfattivo, Maria Candida Gentile ci invita a seguirla in un percorso fatto di bellezza e consapevolezza. Tre fragranze che possono alternarsi nei mesi e nelle stagioni e che hanno il potere, con l’eleganza e la qualità che da sempre contraddistinguono il marchio, di ricondurci verso un vivere più etico, meno gridato, fatto di piccoli gesti, di calma e serenità. E’ questo che colpisce nella collezione: Il volo del calabrone celebra il sussurro della natura, la forza della sua fragilità, il suo richiamo costantemente rivolto all’essere umano.
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Adoro questa donna, i suoi lavori, il suo rispetto verso il profumo, la sua eleganza, soprattutto la scelta di non ricorrere ad espedienti da circo per farsi notare. Al suo posto parlano le fragranze. Meravigliosa!
Stupende ma… io le ho trovate leggermente “fuori stagione”. Sono molto primaverili, andiamo verso il freddo, avrei preferito fragranze più calde. Le rimando ad aprile ; )
mmmhhh…premetto che apprezzo tantissimo la produzione artistica della signora Gentile però queste tre mi sono sembrate molto Goutal-style, solo io ho avuto questa impressione?
@Letizia: il tema bucolico colloca qualsiasi creazione in un contesto primaverile, è inevitabile e naturale…
Ciao Francesco, tieni presente che il target è pressocché simile, entrambi i marchi si rivolgono ad un tipo di clientela adulta che cerca fragranze molto classiche e poi Maria Candida si è formata in Francia, anche questo influenza il suo stile e la fa assomigliare alla Goutal.
Cosa dire su Kitrea x me e’semplicemente una boccata d’ aria frizzante fresca giovane mi da questa sensazione quando lo uso .x me oltre al suo profumo mi da carica ,sembra strano , vero? Grazie a Maria Candida di averci donato questa meravigliosa fragranza???