Irish Leather (Memo Paris) interpreta The Departed (Martin Scorsese)
Come da millenni accade nell’intimo scheletro emotivo dell’umano, anche nei profumi coesistono, in modo armonico, due poli perfettamente opposti e perfettamente complementari. Il primo, tutto luce e ariosità, inizia la sua forza attrattiva non appena le aromatiche gocce abbracciano i suoi padroni. Il secondo, invece, rimane sullo sfondo, schivo e umbratile quanto basta per non farsi scoprire facilmente.
Qualche fenomeno new age potrebbe banalmente parlare di bianco e di nero, di Yin e di Yang, di quel giorno e di quella notte che convivono in ciascuno di noi e, per compensazione cosmica, anche in ciò che indossiamo.
L’argomento ha sottili e più affascinanti assunti di base ma il tutto potrebbe definirsi in un’unica, complessa questione. Una fragranza cambia il suo verso per pura reazione chimica con l’epidermide o si plasma a misura dello spirito e del carattere di chi lo indossa?
Quanti personaggi possono convivere all’interno di una piccola magia alchemica? Questa domanda gira nella testa al primo assaggio di Irish Leather di Memo Paris.
I suoi rilevanti accenti verdi e cuoiati evocano, concettualmente, una silenziosa alba tra il vento del Nord dell’Irlanda, una corsa a cavallo tra distese d’erba umida che accarezzano, silenziosamente, i finimenti in cuoio e la vivace esuberanza del destriero.
Insieme a Russian Leather, African Leather, French Leather e Italian Leather, questa eau de parfum fa parte della collezione Cuirs Nomades, linea che segue il comune fil rouge del viaggio come scoperta.
Irish Leather è una composizione adatta a un gentleman coraggioso e dal cuore pulito; allo stesso tempo, possiede oscure sfumature appartenenti ai modi gentili e alla voce suadente che nasconde, al contrario, un’anima di pece da cui il bene sembra essersi inesorabilmente allontanato.
Il valoroso è un magnifico Leonardo DiCaprio, nei panni di Billy Costigan, l’immorale è un superlativo Jack Nicholson in quelli del mefistofelico Frank Costello.
Il film è The Departed – Il bene e il male, diretto nel 2006 da un Martin Scorsese registicamente in stato di grazia e vincitore di quattro premi Oscar. Scorsese, come un mangiafuoco, muove i fili della storia e la performance degli attori per un capolavoro tra i più complessi della sua filmografia.
Nicholson costruisce il suo personaggio, un irlandese trapiantato a Boston e diventato uno spietato boss della malavita, sprofondando nel vortice di sfumature noir che seducono e, allo stesso tempo, alimentano una paura senza fine. Ogni personaggio nasce e muore solo per il volere di Costello, che non arretra nemmeno di fronte a chi ha messo metaforicamente al mondo.
La sua nemesi sarà, beffardamente, un altro irlandese.
Costigan è il singolare eroe, travestito da farabutto, che supera il proprio maestro di nefandezze e ne ferma l’inarrestabile ascesa delinquenziale.
Se inseguiamo le risposte alla nostra domanda, Costigan/DiCaprio cede a Irish Leather la sua giovane e fiera bellezza che porta tutti i colori della natura d’origine. A lui appartiene l’aspetto più soleggiato e la marea verde della fragranza che, come luce nelle zone più aride e spoglie della brughiera, esprime con forza tutta la sua esultanza.
È la salvia sclarea, pianta erbacea appartenente alla famiglia delle lamiaceae ad aprire le danze donando alla fragranza di Memo Paris un battito d’impalpabile polvere muschiata, morbida ed euforizzante allo stesso tempo. Questo velluto verdastro abbraccia un’inusuale compagna, l’assoluta di matè, che amplifica l’aspetto vegetale con l’eco di astratte foglie acerbe, cadute da una pianta di limone, e il tocco corroborante di un tè giovane e poco fermentato.
A chiudere il trittico, un’altra insolita nota olfattiva, il paleo odoroso. Questa pianta perenne, presente massicciamente tra i manti terrosi e spontanei, offre il suo aroma intenso e caratteristico di erba appena falciata, addolcendo la sponda più green e preparandola al successivo passaggio d’identità.
Il cambio di rotta si percepisce con un risvolto frizzante e speziato del pepe rosa e quello corroborante e balsamico delle bacche di ginepro, la cui scia resinosa e densa assomiglia a un raro miele asprigno.
Poco a poco, alla giovinezza nervosa ed elettrica, si contrappone la vischiosa crudeltà di un uomo dal fascino immorale, un maestro di cerimonie che trasforma l’energia della composizione in una pericolosa alcova.
In Jack Nicholson/Costello prevalgono, in contrasto, le note più accomodanti, levigate e cedevoli che aprono le porte alla delicata nuance dell’iris, la cui soffice materia del talco si unisce alla forza temperata della fava tonka in rapido e consecutivo accenno.
Nell’ininterrotta penombra delle sue inquadrature – scelta stilistica dalle significative connotazioni morali – Costello tesse le sue trame, lancia le sue massime prive di speranza e avvolge intorno a coloro che vengono catturati, come scellerate falene, un cuoio privo di libertà selvaggia ma arricchito di sofisticati timbri ambrati.
L’accordo cuir viene rafforzato, al suo interno, dalle note fumé della betulla: un pallido accenno alla campagna irlandese che arricchisce la fragranza del ricordo di un paradiso perduto tra le mura cittadine, bagnate dal sottile aroma della crudeltà.
Irish Leather possiede tutto il fascino ambiguo del bene e del male, tradotto nel linguaggio olfattivo, ed è la dimostrazione che due forze contrapposte possono articolare un profumo meravigliosamente mai identico a se stesso.
“Quando avevo la tua età, i preti ci dicevano che potevamo diventare poliziotti o criminali. Oggi quello che ti dico io è questo: quando hai davanti una pistola carica, qual è la differenza?” (Frank Costello)
The Departed – Il Bene e Il Male (USA, 2006)
Regia: Martin Scorsese
Con: Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson, Mark Wahlberg, Martin Sheen, Vera Farmiga, Alec Baldwin.
Irish Leather – Memo Paris (2013)
Eau de Parfum, 75 – 200 ml
Note di testa: pepe rosa, salvia sclarea, ginepro
Note di cuore: matè verde, essenza di paleo odoroso, iris
Note di fondo: fava tonka, accordo cuoio, betulla, accordo ambra
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Complimenti Silvia, lei scrive benissimo.
Grazie Deborah, è davvero molto gentile. Ma è tutto merito di Martin Scorsese (e Memo).