Iris Nazarena di Aedes de Venustas. Alle radici mistiche dell’Iris
La storia della boutique di profumo Aedes de Venustas ha inizio nel 1995 a New York, nel cuore del Greenwich Village. Fondata da Karl Bradl e Robert Gerstner, più che una profumeria, è un tempio dove appassionati e intenditori onorano il culto sacro del profumo, grazie a una sterminata selezione di fragranze arrivate da ogni angolo del mondo. Un luogo dove il piacere dell’olfatto è osannato senza remore, complice un arredamento ricco di dettagli barocchi raffinati che lo fa sembrare un boudoir francese. Dal vendere i profumi al creare una linea che rispecchiasse il gusto estetico e la passione per le fragranze per Karl Bradl e Robert Gerstner è stata una naturale conseguenza.
Ed è così che, nel 2012, nasce la prima fragranza di Aedes de Venustas, un’eau de parfum signature creata da Bertrand Duchaufour che in pochissimo tempo conquista apprezzamenti e commenti positivi da parte di critica e pubblico. Il segreto del suo successo è dovuto alla strana accoppiata incenso-rabarbaro, mossa coraggiosa e quanto mai geniale di Duchaufour che gli ha permesso di ottenere un profumo vibrante e profondo allo stesso tempo.
Un filo di incenso attraversa anche la seconda fragranza di Aedes de Venustas, intitolata Iris Nazarena e affidata questa volta alla mano di Ralf Schwieger, naso di Mane e vincitore del Fragrance Foundation France Prix des Experts 2012, oltre che creatore di bellissimi profumi come Eau des Merveilles (Hermès), Lipstick Rose (Frédéric Malle) e Orange Sanguine (Atelier Cologne). Misterioso, mistico e sensuale, il fiore dell’iris è al centro della nuova creazione di Aedes de Venustas, non nella sua specie più conosciuta e usata in profumeria, la pallida, ma nella varietà più rara e preziosa, la Bismarckiana, conosciuta anche con il nome di iris nazarena che cresce sulle montagne ad est di Nazareth.
La misteriosa bellezza del fiore, con le sue delicate macchie marroni e viola, le venature viola bluastre, ha sedotto Karl Bradl quando lo scoprì grazie ad una cartolina, diventando immediatamente la musa ispiratrice di quello che si sarebbe trasformato in un profumo che facesse sbocciare un nuovo iris, diverso da tutto quello che era stato già creato e annusato.
Un’impresa non da poco… vista la celebrità e il valore dell’iris che lo eleggono il “fiore d’oro” della profumeria. Costoso quanto geloso, è un fiore senza odore che nasconde gelosamente la sua anima odorosa nelle radici e non tra i petali. Affinché il fiore conceda il suo aroma è necessario un laborioso processo di lavorazione e molti anni di attesa: l’iris deve crescere almeno tre anni prima di essere raccolto. In seguito, il rizoma deve riposare per altri tre anni in luogo asciutto e senza luce affinché si possa sviluppare con la maturazione della radice la caratteristica nota polverosa, legnosa, viola; solo allora, il rizoma viene macinato e distillato. Solo il tempo e la pazienza rendono l’iris da inodore a profumato, un misterioso processo di resurrezione aromatica che riflette la storia della terra in cui cresce l’iris nazarena.
Il profumiere Ralf Schwieger, che da molto tempo era alla ricerca di un’interpretazione contemporanea dell’iris, era la persona perfetta per l’ambizioso progetto di ridisegnare il fiore dai petali di velluto. Con Iris Nazarena, spiega il naso tedesco, ho dovuto affrontare due grandi sfide: trovare un punto di diversità con Chanel N°19, da sempre punto di riferimento per profumi a base di iris e modello insuperabile sin dal suo lancio nel 1971, e “incorporare la trasparenza” dell’iris cupo e dell’accordo incenso, in modo che esprimesse la bellezza mistica dell’iris nazarena.
Un’impalpabile iridescenza polverosa ricopre la piramide olfattiva di Iris Nazarena, che evoca il fiore nel suo pieno splendore. La limpida ambretta, con le sue sfaccettature di pera, rosa e muschio, getta la tenera luce dell’alba sulle note di testa. La rosa aggiunge un tocco di sensualità floreale, mentre gli accenti aromatici delle bacche di ginepro introducono il tema dell’incenso. Il fresco e vivido verde dell’anice stellato evoca i gambi e le foglie stilizzate del fiore. Il patchouli e il vetiver alludono alla parte più preziosa del fiore, le radici sporche di terra. Infine, volute argentee e incensate, provenienti dagli altari sacri del profumo, tessono e sviluppano una fragranza minerale e cuoiata, riscaldata da tocchi di chiodi di garofano e oud.
Note di Testa: iris, ambretta, bacche di ginepro, anice stellato
Note di Cuore: cuoio, oud, chiodi di garofano, rosa di maggio
Note di Fondo: incenso, legni, muschio, vetiver
Iris Nazarena arriverà nelle profumerie italiane ai primi di giugno, preceduta dal lancio ufficiale che si terrà Martedì 4 Giugno a Milano, presso Profumo in via Brera 6.
Concentrazione e formato Iris Nazarena – Aedes de Venustas
Eau de Parfum, 100ml
Lascia il tuo commento…
Mi sembra di capire che ci sono tutti i presupposti per una fragranza strepitosa, non mi rimane che aspettare con ansia questo iris…
WOOWWWW L’iris è la mia passione! Ho anocra nel cuore Hiris della Giacobetti per Hermes, purtroppo discontinuato (sigh) Mi piacerebbe tanto sentire un iris del maestro Villoresi ma mi sa che non c’è speranza.
Bello il flacone, bella la compo, peccato costi un botto.