Intervista a Yosh. I profumi che toccano l’anima – Seconda Parte (Video)
I Chakra, la Trans-aromation e i profumi… Continua l’appassionante intervista a Yosh realizzata a Pitti Fragranze 8. L’avevamo lasciata mentre ci raccontava White Flowers.
Quindi hai trovato giusto esprimere questo concetto attraverso i fiori bianchi?
Si, esprimere emozioni attraverso i fiori bianchi! Di solito, un profumo ai fiori bianchi evoca sempre il bouquet da sposa che accomuna le donne di tutto il mondo nel loro giorno più importante. Il matrimonio è infatti il giorno in cui una donna sente attorno a sé il calore di molta gente, a partire da quello di suo marito, si sente cioè diva per un giorno. Per me questo concetto è molto importante: la donna deve esser regina ogni giorno, non solo nel giorno del suo matrimonio. U4EAHH!, la terza fragranza rimanda sempre al cuore, ma come dice il nome è una fragranza energizzante, fruttata e succosa e quando viene inalata dona immediatamente una sensazione di benessere che fa fiorire il sorriso. Una fragranza che riporta indietro all’infanzia. Ginger Ciao è la mia fragranza preferita ed il nome dell’eroina della novella che sto scrivendo e che presto diventerà un libro. E’ a base di cocco nero, ylang ylang. E’ molto esotica e misteriosa. Penso che note come la rosa e il mughetto siano facilmente riconoscibili quando si annusa una fragranza come ad esempio in White Flowers. Ginger Ciao, invece, è una fragranza diversa, composta con accordi un po’ fuori dal comune. E’ una fragranza che risveglia l’alter ego che giace in noi. Stargazer ruota attorno al stargazer lily, un fiore notturno che si scorge in montagna grazie alla luce delle stelle. Rappresenta il settimo chakra, la corona, deputato a raccogliere dentro di noi le energie, la forza, la fiducia in sé stessi e l’autorevolezza. Quando il settimo chakra è squilibrato si tende ad aver bisogno di direttive su come agire, quando invece esso è equilibrato le risposte le abbiamo dentro di noi e sappiamo come agire. Omniscent è un gioco di parole tra il termine “onniscente” cioè “colui che sa tutto” ma anche evoca un profumo che accoglie tutte le famiglie olfattive: legnosa, floreale, speziata, fruttata, orientale.
Una piccola curiosità. Quali sono le differenze tra le donne europee ed italiane nella fattispecie e le donne statunitensi? Te lo domandiamo poiché vediamo che ci sono tanti rimandi alla cultura italiana nelle tue fragranze ad esempio Ginger Ciao.
Ci sono due aspetti, uno positivo e uno negativo. Le donne americane guardano alle donne italiane come esempio di sofisticatezza, eleganza e sensualità mentre comunque sappiamo che qui si soffre ancora molto la pressione della Chiesa e della famiglia. Forse voi italiane guardate alle americane ed esclamate: ”guarda come sono indipendenti ed affermate”, in verità le donne americane, specialmente quelle in carriera hanno perso la loro femminilità per essere al pari con gli uomini e poter competere con loro ad armi pari. Le americane non vogliono legami intensi come le donne italiane che invece mettono la famiglia al primo posto nella loro vita. La differenza sta anche nello stile di vita. le californiane indossano jeans e flip flops e spesso hanno i capelli legati con la coda di cavallo, mentre voi italiane prestate certamente più attenzione al look. Per noi donne americane l’ideale massimo della bellezza è una donna come Sophia Loren.
Che tipo di donna è Yosh?
(ride) Quando vengo in Europa tutti mi vedono come un’artista, ma in America mi vedono in primis come una business woman. E’ una sfida mantenere queste due aspetti sempre in equilibrio. Nel mio paese, ho l’impressione di ottenere più rispetto ed autorevolezza se mi comporto da perfetta business woman ma personalmente voglio rispettare la mia femminilità. Qui in Europa invece è tutto diverso, è fantastico. Ho dei meravigliosi partner come ”Campomarzio 70” che si prende cura di ogni aspetto riguardante la distribuzione della mia linea, che mi permette di curare anche l’aspetto creativo del mio lavoro. C’è una differenza macroscopia tra come si lavora in Italia e negli Stati Uniti.
Un’ultima domanda. Sei di origine taiwanese ma vivi da molto tempo negli Stati Uniti. Cosa ti è rimasto della cultura del tuo paese d’origine?
Sono di origine taiwanese e la mia famiglia ha vissuto anche in Giappone, la mia sensibilità è senza dubbio di stampo nipponico, minimale, epurata e semplice. Mia madre ha studiato l’antica arte giapponese dell’ikebana, un connubio di equilibrio e composizione che riguarda non solo i fiori ma anche le foglie, la natura e la terra… ma sono anche profondamente americana e sentendo le mie fragranze questo aspetto lo puoi percepire… le mie fragranze sono molto clean, ispirano sempre una sensazione di pulito. Gli americani sono ossessionati dal pulito! Ma nella mia collezione trovi anche l’oriente come ad esempio in Omniscent che ha note speziate e legnose predominanti. Posso affermare di essere asiatica ed americana allo stesso tempo nei modi, nel pensiero e nei gusti. Io sono una strana ma interessante combinazione tra Occidente e Oriente.
Presentando il tuo lavoro, parli spesso di Trans-aromation Cos’è? Noi la immaginiamo come una capsula che viaggia nello spazio!
(ride…) Esatto! E’ così! E’ un concetto che descrive come i profumi possono farci viaggiare nel passato quando indossiamo le loro note. Per esempio succede con Omniscent. Molte persone in America hanno una sorta di dejà vu. Dentro questo profumo ci trovano l’odore dei templi orientali e il buio delle chiese. Invece, dentro Ginger Ciao tanti clienti hanno trovato l’odore della spiaggia. Trans-aromation significa una fragranza che ti riporta a momenti già vissuti. Tu sei qui ma la tua mente è altrove, nel medesimo momento. Grazie al mio lavoro entro in contatto con tante persone che mi raccontano il loro rapporto con il profumo e spesso mi confessano di aver seguito per miglia una donna o un uomo dopo aver sentito il suo profumo. Questa è la Trans-aromation!
Quali sono gli aspetti che ti piacciono di più del tuo lavoro?
Bella domanda! Come naso amo senza dubbio l’aspetto creativo. Quando fai un lavoro come il mio dove l’ispirazione è importantissima, entri in contatto con lo spirito, che sia Dio o chi per esso. L’ispirazione è sempre un attimo carico di energia.
Cosa desideri esprimere attraverso le tue fragranze?
Spero solo di dare un’emozione alle persone che indossano i miei profumi. Sono dell’idea che sei indossi e annusi una fragranza esprimi già la tua vera natura.
Descrivi un profumo della tua collezione a scelta…
Ginger Ciao, è la mia fragranza preferita ed è anche il nome dell’eroina protagonista del libro che sto scrivendo. E’ a base di cocco, sandalo, ylang ylang, zenzero, basilico. E’ il mio alter ego. Penso che ognuno di noi abbia diverse personalità e la fragranza che mi descrive meglio è appunto Ginger Ciao. La trovo molto sensuale e misteriosa e quando la indosso mi sento invincibile e sicura di me.
I profumi di Yosh sono presenti in esclusiva presso Campomarzio70.
Intervista realizzata in collaborazione con Maria Grazia Pelusi
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