Intervista a Yosh. I profumi che toccano l’anima – Prima Parte
Yosh è una moderna alchimista. Sapientemente ha creato una palette di odori che, in un crescendo di intensità, inebriano lo spirito e confortano l’anima. Dal soave Sottile, passando per White Flowers un tripudio di fiori bianchi, per l’eleganza di Stargazer, l’ardito Ginger Ciao e l’effervescente U4EAHH!, sino al climax di Omniscent, Yosh ha portato a Firenze una collezione che si apprezza per il suo rigore e l’appassionata ricerca che coniuga l’arte del profumo con la sensibilità femminile.
Yosh è un naso atipico, affascinante, cosmopolita. Oltre a creare profumi, riesce ad “entrare dentro” le persone e a leggere il cuore di chi ha di fronte. Solo chi come Yosh sa leggere l’animo altrui, può catturare e cristallizzare emozioni che si tramutano in odori familiari. Per questo i profumi di Yosh creano dipendenza, perché sono dentro di noi e ci appartengono.
Si dice che tu abbia un dono speciale: sei dotata di una sensibilità spiccata verso gli altri tanto che riesci a “leggere dentro” le persone, puoi spiegarci questo dono…
Penso che molta gente abbia questo dono, ma molti di essi decidano di soffocarlo. Io invece da molto tempo ho deciso di accenderlo e lasciarlo andare, essendo donna poi credo sia ancora più spiccato, noi donne d’altro canto siamo famose per il cosiddetto “sesto senso” che ci differenzia dalla razionalità degli uomini. Ho deciso non solo di ascoltare l’intuizione ma di seguirla e seguire il cuore rispetto alla mia ratio.
Siamo rimaste colpite dalla tua storia. Un giorno, sei entrata in un negozio di profumi ed hai affermato ”Voglio fare questo lavoro, voglio diventare un naso”. Cosa è successo quel giorno?
Ancora una volta penso si tratti dell’intuizione. Quando entrai in questo meraviglioso negozio rimasi affascinata dai meravigliosi flaconi in vetro. Non sapevo fosse una profumeria. Ero come in trance, sentivo che dovevo entrare in quel posto, l’energia che sentivo era troppo forte, dovevo assolutamente entrarvi. La sentivo come la mia nuova dimora, dovevo lavorare lì… Solo dopo aver ottenuto il lavoro mi resi conto che si trattava di una profumeria. E’ stato per me un segno divino, quasi come se non avessi avuto scelta.
Quanti anni avevi e cosa facevi?
Lavoravo in California in un negozio di fiori. Avevo già intrapreso un percorso verso il profumo studiando il mondo dei fiori. Lavoravo con un italo-americano.
Sappiamo che presti molta importa importanza alla spiritualità e i tuoi profumi ne sono la riprova. In un capitolo del Sutra del Loto c’è un verso che afferma “… attraverso i profumi un uomo può raggiungere l’Illuminazione“. Anche tu sei convinta che un profumo possa condurre all’Illuminazione?
Questa domanda è molto pertinente, pensiamo alla traduzione della parola scent… significa sia sentire che odore. In latino profumum rimanda al fumo… Pensiamo anche alla tradizione cattolica e a quella orientale dove nei templi si brucia l’incenso durante i riti sacri. E’ un messaggio rivolto al Signore. Per me le fragranze e gli aromi sono invisibili, non possiamo toccarli, non possiamo mangiarli, nè vederli, solo odorarli. Al contempo sono tangibili ed intangibili. E’ un’esperienza sensibile che capita nel nostro corpo e nella nostra mente. L’olfatto è il solo senso che presuppone l’inalazione, il respiro per essere esperito. Non è solo esteriore al corpo, appunto è altresì interna al corpo. Il profumo è sia arte che scienza, esperienza fisica ed anche spirituale. E’ per questo che l’olfatto è l’unico senso che conduce alla vera Illuminazione. Pensiamo al Paradiso, è solo un concetto, ma quando annusiamo un odore qualcosa che ci fa sentire vivi e ci porta in una sorta di trance divina, utilizziamo l’espressione “il paradiso in terra”.
Di cosa hanno bisogno i tuoi profumi per esprimersi al massimo e cosa vorresti aggiungervi?
Il profumo permette all’individuo di sentirsi se stesso in un determinato momento. Non penso di dover aggiungere nulla. L’ingrediente finale siete voi, l’ingrediente magico che dona vitalità ai miei profumi.
Che tipo di persona indossa i tuoi profumi?
Questa è una domanda molto interessante. Ogni marchio ha una sua storia e ogni profumo ha una sorta di intento. I miei clienti tendono ad essere molto aperti. Sono ricercatori, cacciatori. Forse internamente, nel loro privato sono interessati alla spiritualità ed alla ricerca di qualcosa che abbia un significato. Penso che questa tendenza abbia a che fare con la teoria dell'”inner radiance“. Non è un’esperienza puramente esteriore ma qualcosa che nutre anche l’interiorità. In questa epoca, cosmicamente abbiamo appena salutato il XX secolo, utilizziamo i computer, siamo diventati “virtuali”. In Italia, come negli Stati Uniti e a Singapore si diffondono gli stessi trend per effetto della globalizzazione. Le persone, soprattutto i giovani, hanno bisogno di coltivare la propria interiorità, sono diventati, siamo diventati tutti dei numeri. Non abbiamo più un nome, una società, siamo nomadi, viaggiamo spesso, cambiamo città e casa. Penso che la gente sia alla ricerca di qualcosa che sia più personale ed intimo. Ho incontrato tante persone che sono sull’orlo di un cambiamento, in procinto di trasformarsi. I miei clienti che stanno vivendo una trasformazione, nella vita privata o in quella professionale incontrano i miei prodotti e hanno una sorta di dejà vu, come se fosse un qualcosa di familiare e mi dicono che è ciò che stavano cercando in quel preciso momento.
Potresti spiegarci il significato dei numeri che accompagnano i nomi dei tuoi profumi, cosa rappresentano?
Il primo numero rappresenta la famiglia di appartenenza: fruttata, fiorita o speziata… Il secondo numero descrive i chakra, il terzo infine fa riferimento alla numerologia.
- Sottile 1.61
- White Flowers 1.41
- U4EAHH! 2.43
- Ginger Ciao 2.27
- Stargazer 7.71
- Omniscent 0.96
- Sweet Suite 6
Che cosa rappresenta il numero 1 in numerologia?
Il numero 1 rappresenta l’indipendenza, la tendenza a cavarsela da soli, il numero 2 la vitalità. Ognuno di noi ha una frequenza speciale, per esempio “Sottile”, la prima fragranza che compone la mia linea descrive i sei chakra. “Sottile” unisce i due aspetti dell’animo in cui prevale la leggerezza e la semplicità. Nella seconda “White Flowers” descrivo il chakra del cuore, che rappresenta l’amore per se stessi ed anche la predisposizione dell’animo a rendersi amabili verso il prossimo ed accogliere l’amore che ci arriva dall’esterno.
(continua…)
Intervista realizzata in collaborazione con Maria Grazia Pelusi
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