Intense Cafè ~ Montale (Perfume Review)
caffè s. m. [dal turco kahve, che è dall’arabo qahwa «vino; bevanda eccitante»]
Nome di alcune specie di piante del genere Coffea, dai cui semi, torrefatti e macinati in polvere, si ricava per infuso la nota bevanda. La specie più pregiata e da più tempo coltivata è la Coffea arabica: alberetto di 5-6 m (2-3 nelle piante coltivate), sempreverde, con foglie opposte, ovali, acute e lucide. I fiori sono odorosi, bianchi, in dense infiorescenze all’ascella delle foglie; il frutto, detto ciliegia, è una drupa quasi sferica, prima verde, poi rossa, da ultimo bruna: contiene due nòccioli, ciascuno dei quali avvolge un seme (grano o chicco di caffè). [Treccani]
Sarà perché il caffè fa parte dei rituali quotidiani di tutto il mondo o forse perché se ne consumano quasi 1,6 miliardi di tazze al giorno (fonte FOCUS), fatto sta che la nera bevanda ha da sempre fornito ispirazione a innumerevoli artisti: in musica, da Bach che le dedicò la sonata Kaffekantate alla tazzulella ‘e caffè del primo Pino Daniele, passando per il Caffè nero bollente di una giovane Fiorella Mannoia, come anche nel teatro con la Bottega del caffè di Carlo Goldoni e nel cinema con l’indie movie Coffee and Cigarettes del regista americano Jim Jarmush.
In profumeria poi la nota aromatica del caffè è di casa da tempo – la esibiva con orgoglio la Eau des Iles di Maitre Parfumeur et Gantier già nel 1988, e ancor prima arricchiva la Eau du Navigateur de L’Artisan Parfumeur nel 1979 – in tempi recenti ha contribuito a fare la fortuna della A*Men di Thierry Mugler e ha certamente goduto di un rinnovato interesse da parte dei creatori di profumi sull’onda della crescente affermazione delle fragranze gourmand.
All’elenco potenzialmente interminabile di realizzazioni ispirate dal caffè quest’anno si è aggiunta una creazione della maison Montale – forse più nota per le sue numerose eau de parfum sul tema dell’Oud – che risponde al nome di Intense Café.
Un nome – diciamolo subito – in parte fuorviante per questo jus, poiché intenso lo è certamente ma non proprio di caffè, almeno non quello che amiamo bere noi Italiani, forte e ristretto, fumante e corposo. Piuttosto è un caffè alla maniera mediorientale, macinato finissimo e lasciato ad infondere in acqua bollente dentro il caratteristico cezve di ottone o rame, aspettando con pazienza che la polvere si depositi sul fondo del recipiente con un risultato più discreto e misurato dell’aroma che sale dalla tazzina di espresso nostrano.
O se preferite, sembra più di annusare la ciotolina con i chicchi del caffè tostato che ogni buona profumeria dovrebbe avere e che serve a “pulire” il naso quando si satura per il troppo annusare. E’ come se Montale ci volesse preparare, resettandoci l’olfatto, ad accogliere l’esplosione di note floreali, queste sì davvero intense, che emergono subito dall’apertura e che continuano nel tripudio di rosa che ne segue dopo la prima mezz’ora, una rosa che per la sua profonda dolcezza dai pochi accenti speziati e mielosi a noi pare della varietà marocchina, o damascena (ma la piramide olfattiva non lo specifica). Questa fase di cuore, che nella piramide dichiara le sue note di caffè anche se in realtà le ha già spese tutte velocemente in apertura, durerà a lungo come consuetudine per i jus della casa, per scivolare infine in una coda morbidissima di ambra, muschio bianco, molto discreto sulla pelle, ma soprattutto tanta cremosa vaniglia.
Anche in questa fase di fondo si apprezza una durata quasi da record che prolunga la vita della fragranza fin quasi al traguardo delle 12 ore, con una proiezione sempre ben evidente ma mai chiassosa.
Il packaging non riserva sorprese: in piena coerenza con la vasta offerta Montale è composto dalla solita bottiglia cilindrica in alluminio con la testa arrotondata, dipinta in un bel viola e con il tappo-atomizzatore dorato trattenuto dalla consueta clip con pendaglio a impedire involontarie vaporizzazioni.
In conclusione l’Intense Café potrà forse deludere chi vi cerca il forte aroma di caffè che il nome promette e il jus non mantiene, ma farà di sicuro la gioia di chi ama la dolcezza avvolgente della vaniglia e la seduzione della rosa, in una bella e pregevole fragranza orientale e floreale pienamente a suo agio su una donna romantica ma perfetta anche per il dandy che ama osare.
In quanto al nome ingannatore, chiamatela come vi pare ma evitate Roses Vanille, che sarebbe quanto mai appropriato se non lo portasse già una cugina più grande di casa Mancera, in cui la nota di caffè manca del tutto, ma la cui somiglianza è tanto impressionante da far pensare a una gemella omozigota!
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Piacevolissimo, un vero Montale però con un incipit originale. Temevo l’effetto torrefazione, meno male che il caffé svanisce quasi subito…
Se la miscela arabica si sente appena non capisco perché gli hanno dato questo nome.
Anche Tom Ford è uscito con una rosa al caffè ma nel 2012, con un anno di anticipo rispetto a Montale. Faccio male a ipotizzare che probabilmente Pierre ha messo il naso dentro un corner di Tom? L’accordo rose&coffee è così particolare che mi viene il dubbio sia andata così.
La tenuta dei Ford lascia molto a desiderare, anche quelli più concentrati di note basse, un Montale invece non ti lascia mai!!
Ciao ragazzi. Ricordo che, durante un corso, Laura Tonatto ci disse che il caffè non serve nella maniera più assoluta a “pulire” il naso saturato di odori. Non ha senso perché è un odore come un altro e quindi per quale ragione dovrebbe depurarci dagli altri odori? Anzi è pure un odore forte quindi, al contrario, ci stordisce ancora di più! Lei suggeriva come metodo il lavaggio con acqua stile indiano, cioè riempire una bacinella (o le mani) d’acqua e aspirare con il naso l’acqua. Pare terribile perché in effetti quando finisce l’acqua nel naso non è una bella sensazione ma questo metodo essendo controllato, e con un po’ di allenamento, risulta fattibile e molto efficace. Voi conoscete altri metodi o avete informazioni diverse? Grazie!
Ciao Francy ! Io pratico le irrigazioni nasali con soluzione idrosalina con il mio vasetto Neti e ti assicuro che mi libero immediatamente di riniti, raffreddori e sinusiti senza assumere farmaci..Il naso si libera immediatamente e si respira alla perfezione ! Solo che puoi utilizzare questa tecnica ( che dura qualche minuto )nell’ intimità della tua casa e non certo in una profumeria dove si coltiva il piacere di snasare tante nuove fragranze..!!! :-)
Io , personalmente, dopo i primi quattro ” sniffi ” devo respirare l’ aroma dei chicchi di caffè per ” ripulire ” il naso e funziona..! Ma per capire bene un profumo devi farlo vivere sulle tua pelle, farlo vibrare e vedere quanto persiste ,come tu lo trasformi e quanto benessere ti procura…Un profumo alla volta, però ! Ciao ! :-)))
Le fragranze con sentori di caffè o di cioccolato non mi hanno mai entusiasmata, quando ho letto il nome “intense Cafè” non mi è neanche venuta la curiosità di sentirlo sulla mia pelle (curiosità che invece mi assale ogni volta che sento parlare di un nuovo jus)!!!
Dopo aver letto l’articolo però mi sono però ricreduta… Proverò!! :)
P.S.) la tecnica del caffè per “resettare l’olfatto” funziona alla grande! È l’unica mia salvezza quando entro un profumeria (altrimenti sono satura dopo 4 fragranze)!!!