Il profumo dell’impossibile – prima parte (video)
Legni rarissimi, erbe psichedeliche, fiori immaginari, note metalliche, molecole che riproducono l’odore dell’inchiostro, della terracotta, della tempera, addirittura, della roccia. Grazie alla chimica e alla natura, durante la creazione di un profumo, un naso dispone di un’infinita gamma di essenze e molecole che non mettono limite alla fantasia.
Eppure, qualche mese fa, abbiamo scoperto che ogni naso ha un sogno segreto, un desiderio impossibile, quello di poter utilizzare nelle proprie creazioni una nota che la chimica ancora non è riuscita a rubare alla natura e strappare alla fantasia.
Mona di Orio, Keiko Mecheri, Andy Tauer, Sebastian Alvarez Murena, Enrico Buccella, Stephane Humbert Lucas, James Heeley ci hanno svelato qual é la nota dei loro sogni.
Inizia Tobias Muksch, direttore creativo di Humiecki & Graef.
“Quello che ci piace è provare ad integrare elementi che non vengono solitamente usati nella creazione dei profumi ad esempio materie prime che non sono connesse al mondo della profumeria.
Dentro Skarb c’è il sedano selvatico che normalmente viene utilizzato nella preparazione delle zuppe e che è qualcosa di assolutamente inusuale per i profumi. E’ quello che cerchiamo sempre di fare. Introdurre sempre nuovi ingredienti nelle nostre fragranze oppure utilizzare un elemento conosciuto come la rosa o il vetiver rielaborandolo e trasformandolo in qualcosa di nuovo.
Questa reinterpretazione avviene attraverso un processo chimico ad opera del profumiere. Ad esempio, quando abbiamo creato la nuova fragranza Clemency, il concept era l’orgoglio di una madre verso una figlia adolescente, quindi, abbiamo preso la rosa e l’abbiamo rielaborata, dandole un feeling metallico. La rosa è un componente classico ma noi l’abbiamo rielaborato per ottenere qualcosa di completamente nuovo. Noi prendiamo un elemento conosciuto e lo rielaboriamo”
(Intervista realizzata in collaborazione con Francesca Faruolo)
Lascia il tuo commento…