Il Galbano, la verditudine del profumo
Il galbano appartiene alla famiglia delle umbellifere e cresce spontaneamente in Iran e in alcune regioni del Libano. Esistono due specie della pianta: la Ferula galbaniflua Boiss. et Buhse e la Ferula rubicaulis Boiss. – conosciute anche con il nome di peucedanum galbanifluum Baill. e peucedanum rubicaule Baill. – dalle quali si ricava una gommoresina che trasuda spontaneamente, oppure attraverso l’incisione del fusto e della parte aerea dell’apparato radicale. Si trova in commercio sotto forma di galbano leggero o di levante, dalla consistenza fluida, e galbano pesante, in polvere. La materia prima utilizzata in profumeria è quella leggera dal sentore meno aggressivo rispetto alla varietà secca che era iscritta come rimedio terapeutico nella Farmacopea Ufficiale, ormai in disuso.
E’ un’essenza antica utilizzata già dagli egizi durante il processo d’imbalsamazione assieme ad altre resine balsamiche, impiegata anche sotto forma di unguento da massaggio, miscelando la gommoresina della pianta con oli vegetali e grassi animali, per lenire i dolori muscolari degli schiavi durante la costruzione delle piramidi. Invece, i primi ad impiegare la gommoresina del galbano come nota aromatica in ambito profumiero furono i greci, l’esempio più famoso è il “Megaleion”, una composizione profumata ottenuta con un processo simile alla decozione che poteva durare anche dieci giorni nella quale erano aggiunte poco alla volta una mescolanza di erbe aromatiche e spezie come cannella, cassia, rosa, salvia, mirra. Utilizzata anche per uso interno e come linimento cicatrizzante, era elogiata da Teofrasto che la riteneva un ottimo rimedio per le ferite.
In ambito profumiero esistono un resinoide, dall’ottimo potere fissativo, con una nota balsamica ricca, verde, dal fondo legnoso e secco con lieve sentore di conifera, ricavato dalla resina per estrazione con solvente alto-bollente, e un olio essenziale che non ha potere fissante, ma rappresenta una nota di testa, ottenuto per distillazione in corrente di vapore, alla quale si eliminano la fase iniziale e finale – testa e coda di distillazione – ricche di composti solforati, sgradevoli all’odorato, e molte altre sostanze fotoallergizzanti quali terpeni. L’olio essenziale dal colore giallo paglierino possiede un’intensa forza verde e sentori di erba tagliata, dal sottofondo di corteccia con spiccata nota iniziale di pino.
Il noto profumiere Paul Arctander, originale nelle descrizioni olfattive dei prodotti naturali, definisce questa particolarità come “sentore di pepe verde con sottofondo di insalata e foglie di giacinto”. Con l’aggiunta di cis-3-esenolo per accentuarne il carattere fresco e verde, il galbano è l’ingrediente principe di uno dei profumi che hanno segnato la storia della profumeria, quel Vent Vert composto da Germaine Cellier per Balmain nel 1945 che, moltissimi anni dopo, Luca Turin descriverà con queste parole: “L’evoluzione della fragranza nel tempo è paragonabile ad uno spettro solare rifratto da un prisma: si passa dal verde al giallo citrato di bergamotto, poi all’arancio dorato. Nel finale le note di rosa e mughetto, miscelate armoniosamente e contrapposte, illustrano la virtuosità di un profumo francese che raggiunge l’apoteosi”.
I componenti dell’olio essenziale di galbano sono per il 75% idrocarburi monoterpenici come α- e β-pinene e 3-carene, il 10% idrocarburi sesquiterpenici, numerosi alcoli terpenici e sesquiterpenici con i rispettivi esteri etilici, e in quantità minore, ma responsabili della potenza della fragranza abbiamo, (E,Z)-1,3,5-undecatriene, molecola appartenente ai galbanolidi, 2-metossi-3-isobutilpirazina, S-sec-butil 3-metil-butentioato, lattoni dell’acido umbellico, umbelliferone o 7-idrossicumarina e quattro derivati dei muschi naturali scoperti da Roman Kaiser e Dietmar Lamparsky di Givaudan.
Accompagna generalmente le composizioni in cui si vuole mettere un particolare accento “en plein air” come le fragranze dal carattere chypre, fougère, muschiate e “forest”, viene aggiunto anche nei profumi in cui è richiesta un’enfatizzazione naturale delle essenze fiorite quali mughetto, giacinto, gardenia e narciso.
Profumi che si adornano con il tocco verde del galbano sono:
Chanel n19 di Chanel sprigiona un cuore fresco e verde di galbano e bergamotto, sostenuto da fiori dalle sfumature verdi quali giacinto, gelsomino e mughetto, seguito da una coda asciutta e legnosa di vetiver, note muschiate e cuoio; Azemour di Parfum d’Empire esplode di freschezza con un accordo frizzante di pompelmo, limone di Amalfi e clementina unito alla potenza verde del galbano, prima di scivolare su un cuore soave di fiori d’arancio africano, neroli, geranio e rosa e un fondo morbido e ombroso di alloro, muschio quercino e cipresso; Mito Voile d’Extrait di Vero Profumo, verde nel cuore e nell’anima, possiede una nota d’entrata citrata e un accordo centrale fiorito di magnolia, champaca, gelsomino e giacinto, con sottofondo verde di galbano, cipresso e muschio; Ninfeo Mio di Annick Goutal, una luminosa e iridescente alba rappresentata da note citrus, limone e galbano sono rassicurate dall’aroma agreste della lavanda, con foglie di fico e un caldo accordo legnoso finale; Bluebell di Penhaligon’s, dopo la nota di testa citrata si schiude un ricco cuore fiorito di giacinto, rosa, gelsomino, ciclamino e mughetto, spostandosi poi su una base vivace di chiodi di garofano, cannella e galbano; (untitled) di Maison Martin Margiela vuole rappresentare tutta la forza sensoriale della natura che si sprigiona dopo una pioggia estiva e lo fa con un mix di legno di bosso, galbano, arancio amaro, gelsomino, un tocco di incenso e note finali muschiate; Tokyo Bloom di The Different Company ha un jus color verde smeraldo e simboleggia la freschezza allo stato puro, resa alla perfezione da galbano, basilico e tarassaco, con una nota centrale fiorita di gelsomino e ciclamino e un fondo muschiato, profondo e sensuale; Metaboles di Ys Uzac ha un’anima green e un carattere vivace grazie ad un accordo di foglie di pomodoro, galbano e geranio sostenuto da un fondo di note asciutte quali la liquirizia nera e il pepe.
Lascia il tuo commento…
Ciao, sarà perchè sono una patita del colore verde e di tutte le sue sfumature ma adoro questa nota, mi piace soprattutto dentro il Cristalle di Chanel anche se nelle ultime edizioni se ne sente sempre meno…
Se volete scoprire il galbano a lume di candela vi consiglio la bougie Galbanun Oderata di Mad et Len e la Trianon di Cire Trudon, tutte e due buonissime e (ahimé) carissime!
A mio avviso la più bella rappresentazione di questa nota la dà la prima formulazione di Cabochard con aldeidi e galbano, un profumo come di quelli che non se ne fanno più da secoli… è una blasfemia non citarlo in questo post!
Bel post! Anche a me piacciono tanto i profumi verdissimi molto foliacei, peccato che se ne trovano pochissimi in giro o almeno non sono così diffusi come gli agrumati o i fioriti. I miei preferiti sono Calamus CDG, Eau de Champagne e Green Byredo.
Conosci “3 green,green,green and…green Miller & Bertaux”…? Il profumo più verde che abbia mai incontrato…! Mantiene in pieno la promessa del suo nome, profumo di prato a primavera…Molto carino, spensierato, rinfresca la mente…
Ciao rossy, conosco benissimo e mi piace anche tanto! Purtroppo i Miller et Bertaux non ci sono nella mia zona, pensavo di acquistarli online quanto prima, invece cosa mi sai dire di Hindu Grass, mi dà l’idea di essere un bel verde…
Ciao Irene, purtroppo Hindu Grass non l’ho mai snasato…Amo incondizionatamente Black Afgano di Nasomatto, indossato quotidianamente agosto scorso tutti i giorni, al mare…Era in pratica una mia emanazione, un profumo potentissimo, inebriante, stupendo…I Nasomatto hanno una persistenza sulla mia pelle di circa 8 ore…e questo giustifica anche il prezzo piuttosto elevato…Ho provato anche Narcotic Venus e Nuda…Fai conto che ci si trasforma in una siepe di pitosporo in piena fioritura, per chi ama i fioriti esasperati l’apoteosi ( non è il mio caso….) :-)
Conosci Francine di Francesca Dell’Oro? http://www.francescadelloro.it
Francesca Dell’Oro è una creatrice italiana di fragranze, poche, ma buone, persistenti e Francine è appunto molto verde, con note di galbano, basilico e lentisco, una sferzata di energia, di linfa vitale. Non è un profumo di massa, si trova solo in alcuni punti vendita: conosco quelli della Toscana, di altre regioni no, ma puoi vedere sul sito ed eventualmente inviare e-mail.
Il messaggio era per Irene.
mi permetto rettificare: risulta il galbano quale componente del profumo secondo che si legge nella Bibbia: “L’Eterno disse ancora a Mosè: “Prenditi degli aromi, della resina, della conchiglia odorosa, del galbano, degli aromi con incenso puro, in dosi uguali” (Esodo 30:34)
quindi prima dei greci