Il colore rosso emoziona i profumi di Natale
Then one foggy Christmas Eve,
Santa came to say:
“Rudolph with your nose so bright,
Won’t you guide my sleigh tonight?”
Then how the reindeer loved him
As they shouted out with glee,
“Rudolph the Red-Nosed Reindeer,
You’ll go down in history”
dalla canzone Rudolph the red-nosed reindeer
di Johnny Marks, 1949
Come tutti gli anni il naso rosso di Rudolph, la renna di Babbo Natale, ci guida verso il periodo più sfolgorante e fanciullesco dell’anno, il Natale. Fra lucine e festoni scintillanti, note di “Astro del ciel” e White Christmas, pacchi ornati da fiocchi ricchi ed invitanti, si avvicina baldanzoso il giorno in cui tutti sperano di ritrovare la magia e lo stupore di quando, bambini, si aveva il timore e la curiosità di vedere cosa aveva lasciato Babbo Natale sotto l’albero.
Probabilmente per molti questa aspettativa sarà disillusa e la fatica spesa per mettere insieme cenoni e regali scivolerà nello stress, ma nonostante questa consapevolezza pochissimi restano indifferenti all’atmosfera che aleggia ovunque, impalpabile ed inesorabile, nei 24 giorni dell’avvento durante il quale le nostre case si vestono di argento, oro, blu e rosso.
Argento come i cristalli di ghiaccio che risplendono sugli abeti innevati, oro come la luce di centinaia di candeline accese per sciogliere il gelo, blu come il cielo terso di dicembre solcato dalla stella cometa, rosso come il manto di Santa Claus. Rosso come il naso della renna Rudolph. Rosso come le bacche di agrifoglio, la pianta portafortuna del Natale. Rosso come il fuoco che avvolge il ciocco nel camino la notte della Vigilia. Rosso come almeno un capo di abbigliamento che è tradizione indossare durante la notte del 25 dicembre.
E se se questo capo fa parte della categoria underwear, improvvisamente tutto il buonismo fatato del Natale sembra sfuggire ed evadere alla ricerca di ben altre suggestioni. Ecco che si manifesta la vera meraviglia del colore rosso, testimone della festa più amata dai bambini e al contempo simbolo di seduzione che si insinua tra fette di panettoni, innocenti filastrocche e fili argentati per scendere tumultuosamente a sollecitare il desiderio tout rouge.
Ma se l’occhio vuole la sua parte, anche il naso non è da meno. Immerso nelle intense fragranze natalizie fatte di resine balsamiche, agrumi, spezie e golosi accenti gourmand, anche l’olfatto si accende allo scintillio del festoso, ma allo stesso tempo seducente, colore rosso. Ed è proprio a questa ambivalente e affascinante sfumatura che si sono ispirati alcuni profumieri per ricreare un incontro di accordi sensuali e incandescenti.
In Red+Ma di Blood Concept Antoine Lie accosta e intreccia il candore morbido del latte alla visceralità metallica del sangue per ottenere una fragranza che ha poco di innocente e molto di carnale, mentre Rouge Avignon di Phaedon celebra la solennità dei manti cremisi dei Papi di Avignone, accendendoli di rosa e seducente ylang ylang, sprofondandoli nel terroso vetiver e avvolgendoli nelle spire fumose e luminose di sandalo, muschio ed ambra.
Ma cosa c’è di più rosso di un Rouge Assassin di Jovoy, in cui Amélie Bourgeois ha distillato da iris, muschi e note floreali polverose una fragranza che sa di rossetto e di pelle accaldata sotto le peccaminose luci di un cabaret parigino.
Comme des Garçons ha creato un intera linea dedicata al rosso con la Series 2: Red che celebra il rosso del sole, del fuoco e del sangue e comprende cinque fragranze, due dedicate a fiori rossi, Carnation e Rose, due dedicate a legni rossi, Palisander e Sequoia ed uno alla spezia rossa per eccellenza, l’Harissa.
Majda Bekkali rilancia con Mon Nom Est Rouge, un omaggio all’incanto sontuoso e speziato dell’oriente fatto di rosa turca, cardamomo, cumino, pepe, zafferano mescolati ad incenso, ambra, legni balsamici e muschi.
Restiamo in medio oriente per una delle maison che ne rappresenta l’essenza e cioè Montale, che al rosso ha dedicato due profumi: Red Vetyver e Red Aoud. In entrambe queste creazioni di Pierre Montale le note principali che danno nome alle fragranze vengono contrastate ed esaltate dal fuoco di spezie piccanti: pepe per Red Vetyver e peperoncino per Red Aoud.
Humiecki & Graef addirittura gioca al rialzo con Multiple Rouge, un’esplosione di frutta inondata di coriandolo, violetta e assoluta di immortelle.
E chiudiamo con un profumo che sintetizza il contrasto tra innocenza e peccato trasformando il candore di un fiore nella passionalità del colore rosso, Jasmin Rouge di Tom Ford, dove il soave gelsomino mescolato alla salvia sclarea si incendia di spezie sensuali e si veste di scarlatto.
Quindi anche se trascorrete le Festività più amate in compagnia dei vostri cari alla luce di uno sfavillante albero di Natale, rallegrandovi alle risate di felicità di chi amate, piccoli o grandi che siano, di fronte a una montagna di pacchi e pacchetti colorati pronti per essere aperti, ricordatevi che probabilmente nulla vi farà sentire immersi nell’atmosfera natalizia più di due gocce fragranti sulla pelle, soprattutto se quel profumo sarà rosso come il naso della renna Rudolph e, soprattutto, rosso come la passione! Buon Natale!
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Vedere presentato RED_MA come un profumo natalizio mi fa un po’ strano… Siete sicuri che sia una buona scelta?
Grazie beatrice del commento. La scelta dei profumi è caduta su quelli che rappresentano una sorta di “contrappasso” natalizio: la seduzione del rosso in contrapposizione alla festosità quasi fanciullesca del rosso. Sotto questo punto di vista red+ma e jasmin rouge forse più degli altri profumi citati rappresentano questo contrasto molto acceso tra innocenza e peccato, tra bianco/latte/gelsomino e rosso/sangue/spezie piccanti.
Ciao Gabriella, complimenti per l’articolo! Leggerti è un piacere, quando descrivi i profumi sembra quasi di sentirli per davvero. Per me il profumo del Natale deve possedere una forte fortissima connotazione orientale, deve essere caldo e morbidoso. A questo proposito suggerisco il meraviglioso Alamut di Villoresi che tiro fuori alla prima nevicata di dicembre, Aoud Red Flower di Montale e poi Lyrics. Come hai fatto a dimenticarti di Amouage…
Grazie noisette dei complimenti! I profumi che hai citato sono veramente ottimi. Ma i profumi “rossi” sono tanti, così abbiamo preferito limitare la lista a quelli che hanno un red/rouge nel nome. Il buonissimo Aoud Red Flowers non è stato preso in considerazione, preferendo i due Red citati perchè in questi profumi il “rosso” è dato dalla nota piccante di pepe e peperoncino
Bella la rossa di CDG, mi è piaciuta anche la Sorbet, la gourmand ma più di tutte la mistica all’incenso. Peccato che non non lancino più nuove serie, erano creazioni molto interessanti, anche se alcune veramente assurde come Garage e Tar!
Sempre carina l’idea di partire dallo spunto del colore per parlare di profumi… :)
Però sono d’accordo con Beatrice… Red+ma proprio NO!! È un profumo che non ho mai… capito (non credo che riuscirei mai a vaporizzarlo sulla pelle!!!) un po’ “troppo”!!