I marchi e le novità di Fragranze 17 da amare con l’olfatto
Buone notizie per la profumeria artistica: vale in Europa circa 1.1 miliardi di euro (prezzi al dettaglio) e nell’ultimo anno si è segnalato un incremento di più del 10 per cento.
I dati sono stati presentati alla Stazione Leopolda di Firenze dall’economista Marco Ricchetti durante la diciassettesima edizione di Pitti Fragranze, dove centosettanta maison, dalle più qualificate alle emergenti, per oltre il 70 per cento estere, hanno proposto novità olfattive e di skincare: un viaggio all’insegna della sostenibilità (il tema principale erano gli ingredienti legnosi), dei Millennials e della creatività declinata in ogni sfaccettatura, spirituale e underground comprese. A cominciare da Step Aboard, cinque fragranze corpo e capelli – firmate da Bertrand Duchaufour e Morgane Collinot – che si ispirano alla street art, al mondo dei graffiti e distillano l’essenza degli scorci più stimolanti di Milano.

I flaconi di Step Aboard dimenticano la tradizionale boccetta di profumo in vetro e assumono la forma di una bomboletta spray, con una speciale tecnica di erogazione che permette di profumare nello stesso momento due parti del corpo. Mentre le fragranze e le candele di Coreterno, concepite a Roma ma nate sulle strade di New York, fondono immagini e illustrazioni ottocentesche con dettagli punk e pop.

No gender ma sempre made in Italy il progetto Familia-Familia, messo a punto da Claudia Ranieri e dall’attore Alessandro Roia: affonda le sue radici in una rete di affetti e affinità, abbatte ogni diversità e sottolinea l’importanza della condivisione, anche con i bambini. Quattro fragranze ideate da Luca Maffei che partono dai ricordi e vivono il presente in continuo cambiamento, come la piramide olfattiva, fatta da un accordo di fondo, che sono le origini, dalle note di cuore, i ricordi, e le note di testa, cioè le emozioni in movimento.

Rappresenta un mondo senza frontiere e multiculturale la nuova fragranza Contagious di Catherine Omai, nata in Nigeria ma trasferitasi in Inghilterra. Incarna la forza sfrenata, la sensualità e il mistero del suo popolo con una qualità rarissima di oud intrecciato a legno di sandalo, labdano e muschio di quercia, in un flacone avvolto in Aso-Oke, il tessuto rigorosamente lavorato a mano, tipico del paese africano.
La natura, l’oceano e la sostenibilità sono al centro del percorso di Cinzia Caiazzo, fiorentina che da più di dieci anni ha scelto le isole Azzorre come buen retiro, per appassionarsi prima alla produzione del vino, poi di Aqua dos Açores, due fragranze, Azul e Flores, che richiamano laghi vulcanici, una vegetazione selvaggia e mediterranea.

La Sicilia è protagonista nel carattere e, naturalmente, nelle materie prime delle creazioni di Antonio Alessandria, profumiere catanese. L’ultimo nata si rifà alla festa di Sant’Agata, la patrona di Catania, si chiama Dies Aurorae, e ha un sentore gourmand, dove spiccano il pistacchio, il miele, il croccante e il caramello, tutti accordi che ricordano i dolci siciliani.

Il caffè, invece, è l’interprete principale di Vanille Café di Comptoir Sud Pacifique, un viaggio di Vanina Muracciole tra l’Italia e il Costa Rica: questa nota, accostata alla mandorla verde, viene usata anche nella sua accezione di inclusione, di convivialità e amicizia.

Il brand francese Hermetica conferma la tendenza sempre forte delle creazioni molecolari: rappresenta l’ancestrale pratica fiorentina dell’alchimia, con una tecnologia innovativa, ecofriendly e brevettata, capace di svelare istantaneamente le note centrali del bouquet privo di alcool. Arte olfattiva e un design impeccabile caratterizzano la maison Ineke che, in occasione della manifestazione fiorentina ha presentato Jaipur Chai, un sillage gourmand legnoso dove le note di tè nero, di cardamomo e cannella sono molto intense.
Due le nuove creazioni di Francesca Bianchi che lavora nel suo laboratorio di Amsterdam con materie prime confezionate in modo completamente artigianale in Italia, dove lei è nata. The Black Knight è un jus gotico, ispirato a Giovanni dalle Bande Nere, che riproduce l’atmosfera di un campo militare, l’odore delle sterpaglie secche, il fumo dei falò e i finimenti dei cavalli; mentre Lost in Haeven ha una connotazione emotiva conflittuale che ripercorre la complessità dei sentimenti umani, da una parte innocenti e dall’altra carnali e più materiali. L’assoluta di fiore d’arancio e gelsomino, infatti, si combina con il cumino e una ricostruzione del muschio Tonkino per conferire un aspetto oscuro e conturbante.

Sempre più concettuale Philippe Di Méo, con le trilogie olfattive di Liquides Imaginaires, attraverso le quali esplora i grandi temi della vita. Il nuovo trittico, Les Eaux de l’Est, è dedicato all’Oriente e alle sue leggende immaginarie da Mille e una Notte: Fleur de Sable (rosa del deserto) è cristallina e minerale; Tapis Volant (tappeto volante) fluttua tra le nuvole con semi di carota, iris e fava tonka; Buveur de Vent (cavallo arabo) intreccia accordi di cuoio con muschi e sandalo cremoso.

Sono preziosissimi i bouquet di BDK, firmati da David Benedek, un designer francese di soli ventisei anni: non a caso la sua maison si trova nel quartiere del Palais Royal di Parigi e i suoi flaconi sono tutti in vetro pregiato. Le sue novità, Nuit de Sable e Gris Charnel, raccontano di un incontro notturno in cui si avverte un accordo di sabbia calda circondato da rose vibranti e magnetiche, e di una passeggiata lungo la Senna al legno di sandalo e vetiver bourbon, ammorbidito da un tocco di iris sensuale.
Una personalità esplosiva e originale (il suo creatore, Spyros Drosopoulos, è un neuroscienziato nato in Olanda ma cresciuto in Grecia e in Germania) contraddistingue i bouquet di Baruti, che significa “polvere da sparo” in greco. Il più recente, Perverso, descrive con una miscela golosa di rum, noci tostate, fico e caramello, il momento in cui i desideri più primitivi prendono il sopravvento sulla razionalità.
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