Guerlain e la Regina Mellifera. Una lunga storia d’amore di profumo e cristallo
Lo scorso 8 marzo la commemorazione della Giornata Mondiale della Donna non poteva iniziare con un buzz più dolce: Guerlain e l’Unesco hanno annunciato il lancio ufficiale di “Women for Bees”, letteralmente Donne per le api, un rivoluzionario programma imprenditoriale di apicoltura al femminile in collaborazione con l’Osservatorio Francese di Apidologia.

Per i prossimi cinque anni, le 25 riserve di biosfera dell’Unesco diventeranno centri di formazione per apicoltrici di tutto il mondo che saranno in grado di creare e gestire arnie sostenibili, favorendo così la biodiversità. Di donna in donna, il loro compito sarà anche di trasferire ciò che hanno imparato ad altre. Tutti sappiamo che il rischio di estinzione delle api sta mettendo in ginocchio gli ecosistemi, quindi l’obiettivo ambizioso per il 2025 di formare 2500 nuovi alveari col ripopolamento di 125 milioni di api è semplicemente fantastico.

Solo per questo varrebbe la pena di sostenere Guerlain e tuffarsi fra le loro proposte proprio come un’ape operaia si tuffa fra fiori più fragranti. Tra il 20 e il 22 maggio, Giornate Mondiali delle Api e della Biodiversità, sarà istituita una raccolta fondi globale con l’obiettivo di destinare fino a un milione di euro al Guerlain for Bees Conservation Program. Nell’arco di tre giorni, la Maison donerà il 20% delle vendite mondiali e 20 euro per ogni repost dell’immagine con gli hashtag della campagna #GuerlainForBees e #WorldBeeDay che sarà pubblicata sull’account Instagram del brand il 20 maggio.
Il legame fra la Maison parigina e la nobile Mellifera non è un colpo di fulmine dell’ultima ora, ma un’appassionata love story che dura da quasi 170 anni e di cui questa lodevole iniziativa è solo l’ultimo atto d’amore verso l’insetto più prezioso che abbiamo in natura. Simbolo di immortalità e resurrezione, le api sono apparse per la prima volta da Guerlain nel 1853, quando la Contessa spagnola Eugenia de Montijo andò sposa di Napoleone III.
La leggenda narra che Pierre François Pascal Guerlain, rapito dal fascino della futura Imperatrice, creò Eau de Cologne Imperiale e gliene fece dono per le nozze. Preoccupato che la presentazione fosse all’altezza, Monsieur Guerlain chiese alle vetrerie Pochet et du Courval di realizzare un flacone trapuntato di api laccate d’oro, simbolo dell’impero francese. La forma sormontata da una cupola a motivo plumage è ispirata alla colonna Vendôme, all’epoca nei pressi della nuova boutique Guerlain al 12 di Rue de la Paix, in segno di devozione all’Imperatore.
Nota per i nerd dell’araldica: l’ape come simbolo reale appare nel 1653 dalla tomba di Childerico I, capostipite dei Merovingi. Di origini corse tutt’altro che nobili, Napoleone Bonaparte volle l’ape nella sua cotta d’armi per segnare idealmente una continuità coi primi Re di Francia e così rimase fino a tutto il secondo impero.

La finissima colonia, generosamente rinfrescata dal neroli e ornata di vessilli reali in oro a rilievo, avrebbe fatto breccia nel cuore dell’imperatrice al punto da attribuirle virtù taumaturgiche per le sue frequenti emicranie, si dice. Pierre-François-Pascal Guerlain ottenne così, per riconoscenza, il brevetto imperiale più ambito di profumiere ufficiale di sua Maestà, che fece correre la sua fama in tutte le grandi corti europee e annoverando così al proprio carnet clienti come la Regina Vittoria d’Inghilterra e la Regina Isabella di Spagna.

Il flacon aux Abeilles nel tempo ha poi ospitato tutte le altre colonie create dalle cinque generazioni di profumieri Guerlain. In seguito una versione più economica senza dorature e munita di spray ha permesso di ospitare anche altri grandi classici come Chant d’Arome e Chamade, e più recentemente perfino Samsara, Insolence e L’Instant. Ancora oggi, questo gioiello dell’arte vetraia è sinonimo di luxe à la française e dal quartier generale Guerlain è possibile farsene spedire un esemplare con colore, rifiniture ed etichetta personalizzati con una delle fragranze a scelta della linea Haute Parfumerie.
Nel 2013 la Maison Guerlain ha celebrato i 160 anni del suo emblema affidando all’archistar Peter Marino il rifacimento del look al quartier generale al civico 68 degli Champs Elysées. Nel segno dell’ape dorata, la nuova decorazione svelava tutto il suo splendore in dialogo con la bellissima mostra “Le Vol des Abeilles” tenutasi nei mesi invernali che dava carta bianca a nove Maîtres d’Art di reinventare il flacon aux Abeilles. Per l’occasione, l’artista e scenografo Gérard Cholot ha dato vita ad uno sciame di 35 api giganti in metallo decorato a foglia d’oro che riempivano l’ingresso alto sette metri per lasciare il visitatore con un palmo di naso.

L’ultima incarnazione dell’ape che la consacra chez Guerlain definitivamente come mito di ogni perfumista vede la luce nel 2010, quando le cristallerie Baccarat disegnano per la Maison un nuovo spettacolare flacone a forma di ape. Naturalmente, è solo una delle tante creature che si aggiunge al bestiario fantastico e scintillate dei flaconi Guerlain, basti ricordare la lumaca stilizzata del flacon Escargot per Violette de Madame (1902) o ancora la fantasmagorica tartaruga del flacon Tortue per Champs Élysées (1914).
In questo caso l’enorme mellifera in cristallo purissimo dalle ali sfaccettate e splendenti come diamanti custodisce al centro di una preziosa ampolla L’Abeille, un parfum in edizione super limitata interamente realizzata a mano e numerata alla modica cifra di 12.500 euro, per soli 47 fortunati.Citando il carissimo guerlainofilo Roja Dove a proposito del prezzo, “Il vero lusso deve sempre pungere un poco” dopotutto.

Dopo l’apertura brillante di sentori agresti ed erba tagliata, la fragranza creata dalla parfumeuse Sonia Constant lascia splendere come il sole un sontuoso bouquet degno di un’ape regina con note di acacia, ylang ylang, fiori solari e vaniglia che regalano una scia intensamente mielata e suadente. Naturalmente, i 245 ml di extrait de parfum sono fatti per durare a lungo, ma anche una volta terminato il prezioso contenuto, un flacone così non smetterà di far girare la testa.
In seguito un’altra edizione limitata è stata riproposta in questo flacone scenografico. Nel 2012 Rêve de Lune, un florientale dagli accenti pepati firmato dal parfumeur-maison Thierry Wasser in tiratura di 50 pezzi a 17.000 euro ciascuno, è custodito nella versione L’Abeille aux Ailes Argent (l’ape dalle ali argentate) dove il cristallo delle ali era ricoperto da una speciale finitura in argento.

Infine per i 190 anni di fondazione, la Maison Guerlain ha deciso di collaborare con Mastro Orafo francese Lorenz Bäumer per mettere in risalto con L’Abeille Éternelle lo sposalizio fra il profumo e il cristallo: sospesa all’interno di un esagono di cristallo purissimo Baccarat appare lei, l’ape simbolo della Maison che si tinge delle sfumature mielate del jus scelto per celebrare la ricorrenza (tiratura limitata a 59.000 sterline). Thierry Wasser sceglie di infondere la fragranza con un mix di classicismo e modernità per assonanza al design, unendo l’iconica scia della guerlinade a un bouquet di fior d’arancio e ylang ylang dalla dolcezza mandorlata e quasi gustativa.
Anche per la cosmesi Guerlain si è affidato all’ape e ai suoi doni, soprattutto il miele e la preziosa pappa reale proveniente dalle riserve Unesco il cui prezzo può raggiungere fino a 1.000 euro al kg. I prodotti dell’alveare sono fra i migliori cicatrizzanti naturali al mondo: basti pensare che il complesso vitaminico e probiotico della pappa reale viene destinato all’ape regina perché rimanga giovane e feconda a lungo.

Dal 2010 il programma di ricerca Guerlain diretto dal Dott. Frédéric Bonte ne ha concentrato l’efficacia in una linea di trattamenti – Abeille Royale – che stimolano la tonicità e la rigenerazione dei tessuti attenuando le rughe e rallentandone la formazione.
L’ultima star della bee-uty routine punta tutto sul miele con Eye R Repair Serum, una formulazione al 94% di estratti di origine naturale per aprire e ringiovanire lo sguardo promettendo un triplo effetto lifting. L’esagono dorato della confezione lussuosissima, le texture fondenti e il profumo luminoso rimandano subito alla leggerezza del polline e al colore del miele per un’esperienza da (ape) Regina.
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Meravigliosa storia, il profumo è ricerca, studio passione. La memoria olfattiva la più importante. La Maison Guerlain ❤️ emoziona sempre