Giuseppe. Il maschile d’altri tempi di Naso di Raza
John Robie è un personaggio con un passato: furfante matricolato, ha pagato il suo debito con la giustizia e, dopo aver militato nella Resistenza francese, si è ritirato a vita privata in una bella villa sulla Costa Azzurra.
La pelle del volto abbronzata dal sole del midì, che gli ha assicurato qualche ruga irresistibile, John veste casual, indossando dei pull mariniére a righe e foulards a pois, in un mix-and-match che precorre la moda attuale. John Robie è “il Gatto” nel celebre film “Caccia al ladro” del 1955, diretto dal maestro Hitchcock, ed è interpretato da un fascinoso Cary Grant all’apice della sua carriera e del suo appeal.
Nel film, l’attore di orgini britanniche, a fianco di una splendida Grace Kelly ante-nozze, impersona il brillante e scanzonato John Robie, ex ladro di gioielli “a riposo”, magistralmente doppiato da Gualtiero De Angelis. La voce pastosa, il sorriso sornione, il capello brizzolato dal taglio impeccabile, Cary Grant si cala perfettamente nel personaggio con l’aria un po’ dégagé di un dandy costiero.
Una serie di furti perpetrata con le modalità tipiche del “Gatto” nei confronti della upper class che si svaga sulla Costa, porta tutti a credere che l’autore ne sia John, che, dapprima oggetto di sospetti da parte della bella ereditiera americana Frances Stevens, trova poi in lei la sua più attiva collaboratrice nelle indagini che egli intraprende per scagionarsi. Una serie di rocambolesche avventure porta inevitabilmente al lieto fine, e lo svolgimento della trama esalta la figura di questo personaggio un po’ gentiluomo e un po’ mascalzone, che non può non innamorarsi della bella ereditiera americana.
Il profumo di John lo rispecchia, e anche se il film non ne fa cenno, noi siamo sicuri che sarebbe un po’ come lui: intenso quel tanto che basta per farsi riconoscere, discreto per non risultare invadente, di pregio come il suo guardaroba.
Il suo profumo, se John fosse oggi una persona reale, sarebbe Giuseppe, la nuova creazione del brand italiano Naso di Raza presentata a Exsence 2017.
Di impostazione agrumata aromatica, Giuseppe è il complemento perfetto del gentleman maturo ed esperto, affascinante, affabulatore e molto, molto intrigante.
Fragranza asciutta, ma non aggressiva, che ricorda l’attore inglese per la sua ricercatezza e savoir faire, riesce a farsi percepire anche se le note dominanti sono sottili e nette. Equilibrio e signorilità sono, infatti, le parole d’ordine del brief che ha dato vita a questa fragranza, elaborata da Luca Maffei per Naso di Raza.
Ispirata alla figura elegante del padre di Agapito Norca, co-fondatore del brand, che si chiamava appunto Giuseppe, questa eau de parfum potrebbe essere la colonia con cui John-Cary comincia la sua giornata: fresca, ma non esile, con una solida struttura di note che riescono a renderla durevole per lasciare, della propria presenza, qualcosa “che sa di buono”.
Rassicurante come la figura di un padre amato, Giuseppe è elegante, ed è stato immaginato per soddisfare coloro che non intendono il profumo come qualcosa da ostentare, ma che lo vogliono vivere in un’esperienza personale, intima, come una piccola gioia quotidiana da riservare prima di tutto a se stessi.
Agrumato nelle note di testa, Giuseppe si schiude con uno zampillo vivace di limone, mandarino giallo e arancio amaro. Note diafane, trasparenti, ma non fioche, che ci conducono verso un signorile neroli del Marocco, e verso la vera protagonista della fragranza, la lavanda.
Fiore poco appariscente, ma utilizzato enormemente in profumeria, la Lavandula angustifolia ha avuto secoli di gloria, interprete di creazioni olfattive che fanno parte della storia della profumeria – una fra tutti, Pour un Homme di Caron del 1934.
Ultimamente passata un po’ in subordine e impiegata in ruoli di comprimaria, in Giuseppe la lavanda si fa coraggio, si veste a festa e finalmente si fa riconoscere come nota di franca sonorità. Con il ruolo di primo violino, suona in assolo una melodia allegra, che conduce il gioco in tutta la fragranza.
John-Cary userebbe Giuseppe in forma splash, sicuramente, prima di annodarsi al collo il foulard rosso a pois bianchi, o, per le occasioni più formali, la cravatta “Ascot”.
Il celebre ruzzolone di John in mezzo ai fiori al mercato di Cannes, in cui schiaccia e frantuma ceste piene di fiori, fa idealmente stillare dal cuore della fragranza gli effluvi intensi del gelsomino Sambac e del fiore d’arancio, qui presente in assoluta: fiori femminili, narcotici e carnali, che rendono Giuseppe un profumo adatto anche a una donna che predilige le fragranze genderless, leggere ma ben costruite.
Dotato di una struttura flessuosa e scattante, John Robie è un una sorta di atletico funambolo. Per dare a Giuseppe la medesima anatomia agile e robusta, Luca Maffei ha utilizzato alcune molecole moderne che riproducono note olfattive di origine animale oggi non più utilizzabili.
Nelle note di fondo di Giuseppe si sviluppano l’Ambroxan, che conferisce alla fragranza la pienezza sensuale dell’ambra grigia, pur conservando una sfumatura fresca-bagnata, e l’Ambrettolide, che con il Muscenone riproducono la nota fortemente sessuale dei semi di ambretta e del musk. Giuseppe è una fragranza che se ne sta acciambellata come un gatto solo apparentemente tranquilla, silente e felpata fino a che non agguanta un’ambita preda femminile.
L’ex ladro, temerario acrobata, dal lessico sciolto e sagace, regalerà all’uomo che sceglierà Giuseppe un po’ della propria ironica galanteria. La lavanda e le note di sintesi così profonde prenderanno il sopravvento, lasciando le note floreali del cuore a una pelle femminile, delicatamente dorata dal sole, come quella della bellissima Grace-Frances. Alla “lei” che ruberà Giuseppe al suo uomo sembrerà di percorrere la Corniche con i capelli al vento, vestita magnificamente da Edith Head, sfidando le curve perigliose, innamorata e felice.
Giuseppe è custodito in un flacone squadrato di vetro trasparente talmente minimale che si permette un po’ di follia nel tappo-scultura in caucciù nero, come le altre fragranze della collezione di Naso di Raza.
Piramide olfattiva Giuseppe – Naso di Raza
Note di testa: limore, mandarino giallo, arancio amaro, neroli, lavanda
Note di cuore: assoluta di fiore d’arancio, gelsomino Sambac
Note di fondo: Ambroxan, Ambrettolide, Muscenone
Concentrazione e formato Giuseppe – Naso di Raza
Eau de Parfum – 50 ml
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