Fire Walk With Me. Benvenuti nel mondo di Stéphane Humbert Lucas
Con “Fire Walk With Me” di Stéphane Humbert Lucas si inaugura una serie di cahiers realizzati in esclusiva per Extrait che portano la firma dei più eclettici protagonisti della profumeria artistica internazionale. Questa iniziativa vuole essere un punto di contatto diretto tra gli amanti del profumo, i creativi e gli artisti delle più importanti maison della profumeria.
Creatore di pelli profumate, Sinesteta, Pittore.
Saggista, capriccioso, 40 anni, ama coloro che sono contro corrente.
E poi polemico, mai di parte, insonne, agorafobico,
solitario, ansioso, malinconico, goloso.
Maupassant, il film “La ragazza sul ponte”, Hergé, Coppola,
Alain Bashung, Turner, Oscar Wilde, Kafka, JS Bach,
Enki Bilal, Baudelaire, i Pink Floyd a Pompei.
Nicolas De Stael, Lettere ad un giovane poeta (Rilke), Van Gogh,
Strindberg, D.Lynch, Schubert, F.Beacon, mio padre.
Sono perpetuamente nell’ossessione.
Dalla pagina bianca sino alla materializzazione dell’idea.
Dalla sua messa in opera all’ideale definizione della sua bellezza.
Il concept è un imbuto!
Un desiderio vasto entra ed un concentrato di dolce follia esce.
Nez à Nez
Mes amis, mes amours, mes emmerdes
Vengo da un paese dove non piovono gocce di profumo.
Ne da Grasse, nemmeno nato da una provetta tra 2 cromatografi ad ampio spettro.
Pittore, le Belle Arti a Parigi, alunno di un maestro fiammingo, ho cominciato a scrivere.
Un incontro a Nizza, un vecchio profumiere, Ci siamo subito intesi e riconosciuti su una cosa essenziale bevendo l’aperitivo locale e divertendoci ad immaginare a parole l’odore dei nostri vicini di bancone: Il profumo è anzitutto costituito di parole.
Mi sono ricordato di Maupassant e delle sue descrizione sul filo di lama, tranchantes ed immediatamente precise, tracciando i suoi personaggi in maniera folgorante.
I famosi 3 aggettivi.
Di ritorno a Parigi, ho desiderato identificare una mia collezione privata di profumi con questi 3 aggettivi, L’esercizio mi è costato 6 mesi.
Ho compreso allora che il compito era al contempo sommario ed infinitamente complesso, che ogni parola dovesse contenere diversi accordi in maniera letteraria, mi stavo addentrando nelle formule.
Sinesteta dall’odore al colore, mi sono trasferito tra gli strumenti di pittura e fialette.
La mia prima creazione: Marron Chic.
La mia compagna Christa mi suggerì di cominciare i miei assemblaggi con una materia prima faro, emblematica: il Patchouli d’India. Con il Vetiver di Haiti la combinazione conferiva alla creazione un colore-odore irresistibilmente bruno, con un’immediata sensazione al naso di fava di cacao. A quel punto ho aggiunto un tocco poudré bagnandolo d’Iris.
Nez à Nez è un sentiero di croci che mi ha fatto ingurgitare, prevedere, somigliare, vendere, comprare, collezionare, esercitare, crollare, passare, riprendere di tutto.
Non potevo più arrestare questa macchina che inibiva tutte le mie pulsioni, le mie emergenze. Essa mi restituiva indietro solo il mio orgoglio e le mie dimissioni passeggere.
Creare profumi è un mestiere da orologiaio, ove ogni singolo meccanismo deve avere il suo posto. Da pittore generoso sono divenuto più austero verso i miei prossimi, più preoccupato del lavoro ben fatto, meno volubile. Creare profumi è un lavoro di… rifocalizza ed apre una porta che conduce a forme di bellezze invisibili, bellezze mistiche, poiché esse non sono realmente palpabili.
The Hype Noses
Ho creato le candele “The Hype Noses” per stabilire una connessione tra i precursori della moda e della natura e per etichettare il mio nuovo terreno di gioco, dove delle sulfuree acque profumate faranno la loro comparsa a breve.
Perché io amo il fuoco.
Perché amo udire il crepitio di una quercia essiccata nel focolare di un vecchio camino.
Perché ho avuto voglia di aprire la finestra dopo le creazioni “Nez à Nez”,
profumi intimi e chiusi, introspettivi. Quindi ho realizzato Nez à Nez come si trattasse di un marchio bianco, epurato. Semplice da captare senza alcuna speculazione. Un prodotto di consumo haute de gamme, che ha per vocazione quella di condividere una selezione di odori in grado di trasportarci alle nostre emozioni infantili. The Hype Noses si appropriano di una luce singolare, elegante e piena di sensi. Gli artisti ed i designer si riuniscono segretamente per pronunciare in coro la loro determinazione: la riunificazione dei sensi. The Hype Noses si riunificano sulla base di un patto inviolabile sulla preservazione del bello.
Questo viale alberato di discussione vive sui fenomeni contemporanei (design, tendenze, nuove virtù, riconoscenza reciproca, innovazioni), si è appoggiato sulla tradizione e sul modernismo.
Mantenere il fuoco, proteggere la casa, ascoltare l’ambiente, sognare, ammirare le curve e le trasparenze, toccare, sentire un profumo raro, sono desideri di ieri e di oggi.
Per me, The Hype Noses racconta una storia d’amore tra il primitivo ed il sofisticato.
“Il crepitio del legno che brucia, una pepita sonora.
Ascoltare, riascoltare, udire, vedere, toccare una candela The Hype Noses. Il gusto dei sensi. Stéphane Humbert Lucas”
SoOud
Mystère, Richesses, Légendes
Perché il profumo è Re in Oriente. Ho deciso di creare SoOud per rendere omaggio ai capiteux, fondendo le sue ricchezze olfattive con la finezza della bella tradizione profumiera francese.
L’artista non impartisce alcuna lezione. Egli propone solamente un’estetica.
La sua voce è UNA via, non LA via.
Se dovesse omologarsi, dovrà scappare per non diventare preda nell’emiciclo della convenienza. Ricomincerà più lontano, cercherà delle parole contro i mali.
Le sue tele, anche quelle purpuree, sono come dei drappi bianchi che fluttuano al vertice di una grande nave di esplorazione.
Les Devises de SHL
SoOud, una mano di ferro nel guanto di un profumiere.
Il buon profumo è ermafrodita. Il buon profumo deve essere multiplo, sottile,
di conseguenza ambiguo. Il buon profumo fa paura, il buon profumo rassicura,
riunisce.
Poiché il deserto non ha creato concorrenti alla sabbia, grande è la sua pace.
Ma poneteci una donna dalle belle dune e dallo sguardo solare ed è guerra.
Non vi immischiate negli affari degli alchimisti poiché essi sono arguti e pronti alla collera.
Tutto è questione di statura. La statura di una natura profonda.
L’odore sale.
Verticale, il profumo finito scuote la sensibilità. Il suo effluvio primitivo, ricco, insolente libera il fantasma birichino nascosto nelle nostre alcove.
Le donne che hanno la bellezza esteriore dalla loro parte servono da modello, coloro che hanno solo quella interiore servono come esempio. Mia moglie è un modello esemplare.
Ciò che è molto difficile per un artista è coniugare istinto e meticolosità.
Quando creo mi trovo in uno stato secondario, quando io normalmente amo essere primo.
Non rispondo ad alcuna obbedienza ma credo alle trasposizioni psicotiche che gli odori possono scatenare.
Esistono magnifiche demenze che danno vita alla grazia ed all’unicità.
Sono perpetuamente in preda all’ossessione.
Dalla pagina bianca alla materializzazione dell’idea.
Dalla sua messa in opera alla definizione ideale della sua bellezza.
Il concept è un imbuto: vi entra un vasto desiderio e ne esce un concentrato di follia.
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Bellissimo come lo sono le sue creazioni! Complimenti ragazzi.
Miss Loulou
Ciao. Ma che bellaaaaa sorpresa. Il suo ultimo profumo l’ho ribattezzato Hiroshima Mon Seul Amour.
Baci
stephane scrive su Extrait, ragazzi posso sentirmi male… ehehehe… davvero bellissimo e che uomo interessante che deve essere…. :)
WOW l’idea della rivista a pagine mi piace un sacco. Complimenti.
Ciao
Veramente moooolto interessante! Complimenti per l’iniziativa!!!
SEMPLICEMENTE SPETTACOLARE!!!! Quando la seconda uscita?
Bravi, siete sempre un passo avanti rispetto agli altri. Continuate così sempre. ciao!
Avete avuto un’idea molto bella, soprattutto avete scelto un personaggio super-special. GRAZIE!!!!