Fate for Woman e for Man. Le nuove splendide fragranze di Amouage
“Cloto e Lachesi e Atropo, che ai mortali
quando son nati danno da avere il bene e il male,
che di uomini e Dei i delitti perseguono”
dalla Teogonia, Esiodo
Parlare di Amouage significa parlare di una maison che da oltre un quarto di secolo celebra la profumeria di lusso grazie all’incontro di due mondi, Oriente e Occidente. Questo armonico confronto ha reso possibile la creazione di fragranze straordinarie che trasportano chi le indossa in un mondo fantastico. L’ultima storia raccontata da Amouage inizia nel 2008 con Jubilation e si dipana come un invisibile fil rouge che tiene legate tra di loro le fragranze che si sono susseguite fino ad oggi. In Jubilation si narra di una ninfa e Lyric ne svela il passato di diva del teatro lirico che ha venduto l’anima al diavolo in cambio dell’immortalità, per trasformarsi poi in Epic nella Leggenda della Via della Seta sulle arie perdute della Turandot.
Jubilation rivela anche l’anima di un uomo, un libertino perditempo che in Memoir è alla ricerca di se stesso e si perde in oscuri meandri per ritrovarsi in Honour alla fine del viaggio e scoprire di essere il figlio di Madame Butterfly, segnato dal tragico gesto della madre.
Il fil rouge in Interlude abbandona momentaneamente i nostri due protagonisti e si perde nel caos e nel disordine che li circonda. Ma ecco che le Moire raccolgono lo spago ed iniziano a filarlo. Passato, presente e futuro sono nelle loro dita, nelle mani del Fato a cui nessuno può sottrarsi, nemmeno gli dei.
Fate é il nuovo capitolo di Amouage, quello che chiude il cerchio, che conclude la storia di due anime in viaggio verso una destinazione ignota. In Fate Woman e Fate Man i nostri due attori incontreranno il loro Svengali, lo stregone che li libererà dai loro più profondi segreti per lasciarli liberi verso il Destino che li attende.
Fate Woman è un Chypre Orientale con una ouverture speziata e pungente, un risveglio repentino dell’anima che subito viene avvolta da un tumulto di fiori ricchissimi e narcotizzanti, per poi scivolare in un luminoso fondo dove accordi balsamici, caldi ed aromatici la sollevano verso sfere mistiche e sconosciute.
Note di Testa: bergamotto, cannella, peperoncino, pepe
Note di Cuore: rosa, narciso, gelsomino, incenso, labdano
Note di Fondo: vaniglia, incenso, benzoino, castoreum, patchouli, muschio di quercia, cuoio
Fate Man è uno Legnoso Speziato. L’inizio è fresco e rivitalizzante e prepara ad un cuore soave e spirituale che conduce l’anima al rito finale, verso un fondo di morbidi e, al contempo, penetranti accordi legnosi che accompagnano verso una sorte oscura e inesplorata.
Note di Testa: mandarino, zafferano, assenzio, zenzero, cumino
Note di Cuore: elicrisio, rosa, incenso, lavanda, cisto, copahu
Note di Fondo: labdano, legno di cedro, liquirizia, fave di tonka, sandalo, muschio
Questo ultimo atto scritto dal direttore artistico di Amouage, Christopher Chong vede la collaborazione di due nasi prestigiosi: Dorothee Piot (Amouage, Jovoy, Jul et Mad, Majda Bekkali, Olfactive Studio, solo per citare alcune collaborazioni) per Fate Woman e la giovane Karine Vinchon-Spehner (Amouage e L’Artisan Parfumeur) per Fate Man.
Se il Destino può evocare tristi pensieri, il packaging di Fate pare invece rasserenarli. Come il cristallo Swarovsky incastonato nel tappo dorato del flacone sembra rappresentare un raggio di luminosa speranza, così il vetro iridescente del flacone riflette un arcobaleno che ci ricorda che over the rainbow forse c’è un futuro migliore, magari una scintillante Città di Smeraldo alla fine della strada di mattoni gialli che si perde nella buia foresta.
Ed in attesa che Atropo decida quando tagliare il filo che le due sorelle Cloto e Lachesi stanno filando per i nostri amati protagonisti della storia raccontata da Amouage, potremo serenamente immergerci nel Destino che ha riservato per noi Fate Woman e Fate Man a Fragranze 11.
Save the Date!
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Un po’ kitch la scatola e la bottiglia sembra pensata per piacere al mercato dell’Est. Speriamo che questi non siano brutti come gli Honour, un mega-flop targato Amouage
Molto, molto , molto simile a Interlude.
Un po’antico,retrò,dolce polveroso. Per me il capolavoro assoluto Amouage resta Memoir,lui veramente SPLENDIDO.