En Avion ~ Caron
“Le donne devono cercare di realizzare l’impossibile, proprio come hanno provato anche gli uomini. Quando falliscono, il loro fallimento deve essere una sfida per le altre donne.” – Amelia Earhart
Il 20 maggio del 1927 un uomo, diventato leggenda, riesce a portare a termine l’impresa agognata, preparata da tempo e con una valenza quasi ancestrale: Charles Lindbergh compie la prima traversata aerea dell’Oceano Atlantico in solitaria e senza scalo.
Le sue gesta furono seguite da migliaia di appassionati, che vedevano realizzarsi l’antico sogno dell’uomo: librarsi in alto, verso la luce accecante del sole, moderno Icaro alla conquista del cielo. Sull’onda di questa apertura a frontiere inesplorate, anche alcune donne particolarmente coraggiose e un po’ spregiudicate decisero di sperimentare l’ebbrezza e il brivido del volo. Tra loro, in America, destò sconfinata ammirazione e pena Amelia Earhart, detta “Miss Lindy” per la lieve somiglianza con Lindbergh, che morì in un tragico incidente aereo mentre trasvolava sul Pacifico.
Miss Lindy non fu la sola a spiccare il volo: grande seguito ebbero le francesi Adrienne Bolland, attivista per il diritto di voto alle donne e aviatrice civile e militare; Héléne Boucher, “la fidanzata dell’aria”, aviatrice acrobatica schiantatasi a soli 26 anni con il suo velivolo nei pressi di Versailles; Maryse Bastiè, aviatrice militare e impegnata socialmente come la collega Bolland. A queste figlie dell’aria, che facevano sognare e restare con il fiato sospeso tutto il mondo, Ernest Daltroff dedica nel 1932 un profumo ardito, temerario e senza mezzi toni: En Avion.
La fragranza di Caron si presenta come un orientale dalla spiccata connotazione aranciata, stemperata da note fiorite decise, sull’onda delle precedenti creazioni della Maison come Narcisse Noir (1911), Nuit de Noël (1922) e Tabac Blond (1919).
Il jus ha un incipit pungente di garofano, fiore anomalo con le sue sfaccettature infuocate e nota molto in voga nella costruzione delle fragranze dell’epoca. Come in un’impennata acrobatica, audace e spericolata, esplodono l’essenza corposa e rotonda dell’arancio dolce e una rosa rossa voluttuosa, per niente accennata, illuminata da soffi radiosi e amarognoli di neroli. Le note di cuore sono ebbre di gelsomino, fiore d’arancio e lillà, mentre il fondo assume una tonalità più cupa, insinuante, per la presenza dell’ambra grigia e del sandalo maestoso. Tenaci spire di opoponax assediano il cuore, fissandone le note e avvolgendolo in una cortina lievemente fumosa, squarciata ritmicamente dalla nota fruttata dell’arancia e dalla melodia acuta di fiori indisciplinati, poco inclini a restare nascosti.
La formula di questa fragranza, così chiaramente destinata a spiriti indomiti, si addolcisce mano a mano che le note di testa e di cuore svaniscono, lasciando una scia sensuale e morbida di ambra, di sandalo pieno e ricco, muschio di quercia e delle note tenuamente medicamentose dell’opoponax.
L’opoponax è un resina di colore giallo scuro conosciuta anche come mirra dolce e viene estratta dall’albero della Commiphora erythraea, pianta che arriva a circa tre metri di altezza e il cui habitat naturale è in terre dai climi caldi, principalmente in Iran e Somalia. Le gocce gommose che fuoriescono dalle incisioni praticate sul fusto possiedono un aroma che ricorda molto l’incenso, anche se meno acre e più amabile, ed è balsamico, dolce, caldo. Viene citato, con circa altre sessanta essenze, tra i componenti del mitico kyphi.
Materie prime d’eccezione, quindi, per celebrare la conquista di altitudini inconcepibili per l’epoca e di traguardi quasi al di fuori della portata umana. Il decollo di En Avion è decisamente verticale, con uno sviluppo in potenza simile a una cabrata. Vibra nell’aria, gioca a possedere tutto lo spazio disponibile.
La traversata sulle ali di questo capolavoro di Caron non termina con una picchiata risoluta e veloce. En Avion plana con dolcezza, caldo come le lacrime di orgoglio che hanno inondato il volto delle figlie dell’aria e appassionato come l’abbraccio delle folle a bordo pista.
En Avion è un profumo profondo, vellutato e penetrante, figlio dei suoi tempi, e perciò oggi leggermente mutato nella formulazione: un classico di grande fascino dedicato non solo a eroine indomite ma a tutte le donne che hanno preso coscienza di sé stesse, che puntano senza indugi alla realizzazione dei loro sogni, un po’ simili ad Amelia Earhart e alle giovani aviatrici dei primi del Novecento.
Fragranza-simbolo dell’avventura dell’aria, En Avion fa parte della collezione “Les Parfums Fontaine” in concentrazione eau de parfum.
Piramide olfattiva En Avion – Caron
Note di testa: neroli, rosa, garofano, arancio
Note di cuore: gelsomino, fiore d’arancio, lillà
Note di fondo: ambra grigia, sandalo, opoponax, muschio di quercia
Concentrazione e formato En Avion – Caron
Eau de Parfum, 100 ml
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Quanto rimpiango i profumi di una volta, mia nonna ne aveva tantissimi, sono cresciuta annusando Caleche, Diorella, Chamade, Amazone, Jardins de Bagatelle… me li ricordo ancora e mi commuovo, mentre piango per la tristezza quando sento le novità di oggi spacciate per capolavori, pallide fotocopie di una profumeria che non c’è più.
Ciao Ottavia, sono d’accordo con te, anch’io sono stufa di tanti profumi impegnati che si sforzano di raccontare qualcosa (ma poi cosa?) per sembrare interessanti, quando basterebbe che non puzzassero!!! Mi riferisco a certi marchi di casa nostra che… boh… propongono profumi introspettivi che se hai tanta fantasia al massimo ti sembrano degli odori, altrimenti sono un’accozzaglia di essenze messe insieme senza un disegno ben preciso. Proprio per questo negli ultimi anni sto riscoprendo la profumeria vintage.
Amo Tabac Blond, anche se quello che indosso, immagino, non ha niente a che vedere con l’originale, ma l’IFRA dove la mettiamo? Mi illudo però che nel fondo del mio TB ci sia ancora, seppur in dose omeopatica, un frammento della creazione di Daltroff. Questo non lo conosco ma lo voglio provare, ha tutte le note giuste per piacermi. Grazie!
In sostanza è il corrispettivo del vol de nuit di guerlain, stesso tema, genere ed epoca.
Ciao Tocade, che bel nick hai!
Si, sostanzialmente Vol de Nuit (1933) di Guerlain tocca un po’ lo stesso tema, la magia del volo.
Guerlain si è ispirato al libro omonimo di Saint Exupéry, ma, ti assicuro, la fragranza è notevolmente diversa. Diciamo che Vol de Nuit è decisamente orientale, con sfumature poudré, mentre in En Avion prevalgono le note fiorite e pepate del garofano.
Due capolavori, comunque!
Un bel fioritone con lo strascico orientale, non male questa chicca di Caron.