Ecclesiae e Bohémien. Arte Profumi distilla il sacro e il profano
Con le sue Linea Classica e Collezione Artissima, il marchio tutto italiano di profumeria artistica Arte Profumi sceglie una direzione temeraria e ardita: far coesistere le sue costruzioni olfattive con l’estro e la metaforica materia visiva dell’arte moderna e contemporanea. Emozioni per naso e per occhi, quadri aromatici, macchie di colore sature di materie prime racchiuse in cornici di vetro, pronte a rendere artisti e sognatori coloro che li sceglieranno e che potranno indossare una o più fragranze assieme, come una tela immacolata di trama epidermica trasformata in energia e creatività da originali texture e variopinte nuances. Gli abbinamenti studiati portano a un labirinto aromatico e fragrante in cui perdersi e lasciarsi sorprendere dall’inaspettato risultato finale.
In quale isola esotica ci trasporterà l’unione del marino A’mare e l’ammaliante Harem Soirèe, avvolti da uno zenzero solare e frizzante e un’ambra calda e rosata? Che emozione susciterà il legame tra il confortevole e sereno O’Furo, con i suoi vapori agrumati e cristallini di bergamotto e rabarbaro e il chili speziato di cacao e caffè di un esplosivo Velvet Rouge? Un vero e proprio labirinto d’aromi, sì, quell’opera d’ingegno umano, tra ornamento e struttura architettonica, di giocoso divertimento e suggestione illusoria, metafora raffinatissima ed esoterica d’armonie geometriche perfette. Il Labirinto ha una struttura di vaste dimensioni che ha origini antichissime, costruita in modo tale da rendere difficile trovare la via di uscita per chi si cimenta nel percorrere il suo perimetro. In origine, il suo schema unicursale portava univocamente al suo centro per poi diventare multicursale, un vero e proprio dedalo di strade intricate adatte a disorientare i viaggiatori alla ricerca di uno o più varchi. Non appare quindi ardito accostare le suggestive spire simboliche di tali complessi organismi, cari a J.L. Borges e Pablo Picasso, con due magnetiche fragranze Arte Profumi, Ecclesiae e Bohémien.
Ecclesiae, al primo approccio, sembra possedere tutte le caratteristiche di uno schema univiario, una piramide olfattiva che viaggia dritta al cuore della sua stessa solida ispirazione senza perdersi lungo tragitti secondari. Porta con sé il nome di un luogo solenne, liturgico, ricreato dal mistico e complesso frankincense, la resina dell’albero di Boswellia Sacra al cui solo cospetto si spalanca l’immaginazione di portali lignei con sacre rappresentazioni, altari marmorei, turiboli dorati ebbri di nuvole di grani d’olibano e raccolta espiazione. Ecclesiae possiede l’ombra maestosa dell’incenso ma dalle ombreggiature meno balsamiche e austere perché addolcite da un’impressione piacevolmente acidula come di pelle di limone che traluce a contatto con l’epidermide. Da luogo solenne, l’immagine di Ecclesiae si trasforma in una passeggiata boschiva nella neve di fine inverno, quando il sole rende tiepida l’aria e le conifere sciolgono i residui dei manti ghiacciati, candidi come la gommoresina di elemi, con il suo tocco rinfrescante e appena appena mielato. Le note di fondo ben sorreggono l’ottimo incipit e planano leggeri sulle atmosfere boisèes del vetiver, i cui toni fumiganti vengono smorzati da insoliti sentori di grani di pepe, spezia avvolgente e così caratteristica che dona un timido accenno di sensualità alla composizione.
L’aromatico Bohémien è il perfetto controcanto del misticheggiante Ecclesiae sia come ispirazione, sia come pentagramma olfattivo. Bohémien di Arte Profumi è l’incarnazione di uno spirito libero di un movimento artistico i cui numerosi accoliti, scrittori e pittori di chiara fama e personaggi puramente eccentrici, hanno perseguito uno stile di vita non convenzionale e audacemente sperimentatore tra emancipazione dei costumi, eccessi e follie. E’ l’ipnosi piacevole e senza controindicazioni che porta il marchio fatuo e fatale dell’assenzio, il liquore caratteristico dell’epoca dalle proprietà narcotiche e allucinogene, qui riprodotto accostando la verdissima e festosa artemisia, dalle foglie argentee come il suo tocco rinvigorente, così umido di clorofilla e velluto del bosco e l’aura leggiadra delle più belle e croccanti varietà di menta come quella romana. L’opalescente presenza di un vetiver che appare non burbero ma dolce e candito come le canne da zucchero dona alla fragranza le medesime emozioni di un viaggio iniziatico lungo i corridoi di un labirinto multiviario, nato spontaneamente tra misteriosi muri fatti di bambù, bosso e siepi di lauroceraso i cui percorsi arabescati e confusivi possiedono tutta la gioia e la leggerezza di un periodo caotico e fortemente creativo anche negli eccessi. L’aggiunta sapiente del legno di cedro, grazie al suo involucro asciutto, secco e fragrante, riequilibra i toni squillanti della marea color dell’erba.
Nonostante le differenti architetture, il sacro Ecclesiae e il molto profano Bohémien, uniti dalla divertente e nobile arte combinatoria, esaltano l’uno la vocazione al silenzio, l’altro il chiasso espressivo, trasportando in più alte e colorate sfere il ricco humus di materie prime e giochi olfattivi inebrianti e vertiginosi come il labirinto, edificio gioiello nato per confondere gli uomini e ritrovare il loro spirito perduto.
Note olfattive Ecclesiae – Arte Profumi: elemi, pepe, frankincense, vetiver
Note olfattive Bohémien – Arte Profumi: artemisia, menta romana, legno di cedro, vetiver
Concentrazione e formato Ecclesiae e Bohémien – Arte Profumi
Eau de Parfum, 100 ml
- L'Arcade Des Parfums
C.so Vittorio Emanuele II, 74f
Torino - Profumeria Lanfranchi
Viale Italia, 17
Gussago - Cadeaux
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Ponte Di Legno - Profumeria Charme
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Como - Roby B
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Noale - Profumeria I Muschieri
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Firenze - Farmacia Di Ciolo
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Forte Dei Marmi - Profumo Poerio
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Napoli - Ditta De Vries Anneliese
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Benevento - Anna
Corso Vittorio Emanuele, 163
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Crotone - Quintaessenza
Via A. Tipa, 12
Trapani
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bohemien è anche per uomo?
Ciao Nicola,
Bohémien nasce genderless, quindi direi proprio di sì!
A presto,
Simona