Eau du Ciel. Ritorna il profumo del paradiso di Annick Goutal
Decadenti, eccessivi e trasgressivi, gli anni ottanta non sono stati un decennio felice per gli amanti dell’eleganza e della sobrietà: ostentare non era peccato e peccare era il massimo della vita. Nella moda sono stati anni iper/over/maxi/super, ma soprattutto trash e sexy; nel mondo dei profumi le cose non sono andate tanto diversamente. Le fragranze uscite in quegli anni non possedevano il dono della discrezione, avevano una scia assassina a lunga gittata e un sillage esplosivo che le faceva sembrare bombe aromatomiche. Si chiamavano Obsession, Ysatis, J’ai Osé, Poison, Parfum de Peau, Coco, Samsara, Panthere, Giorgio Beverly Hill, creazioni che trasformavano la profumeria in un girone dantesco dei lussuriosi.
Ma alla metà degli anni ottanta ci fu anche una giovane creatrice che osò andare controcorrente e nel 1985 presentò un profumo così soave da sembrare un sogno: il suo nome era Annick Goutal e la fragranza si chiamava Eau du Ciel. In un periodo in cui dilagava la moda dei profumi muschiati e feromonici, Eau du Ciel destò stupore con una piramide priva di sentori animalici che seduceva solo con nuance fogliacee e fiorite, quest’ultime totalmente prive di tracce indoliche.
Composto a quattro mani con Isabelle Doyen, fu definito “il profumo del paradiso” diventando in poco tempo l’archetipo dei jus romantici, titolo che mantenne fino al 2013, anno in cui la maison decise di metterlo temporaneamente in pausa, con la disperazione di tanti perfume-addicted che trovavano nei suoi accordi delicati un rimedio efficace alla febbre dell’oud.
Meno male che qualche volta ci ripensano. A distanza di un anno e mezzo dal suo ritiro, Annick Goutal riporta Eau du Ciel in profumeria, giusto in tempo per festeggiare i suoi primi trent’anni di scia. Trent’anni che non dimostra affatto e infatti la sua formula è rimasta invariata, così come è rimasta intatta la sua capacità di incantare evocando l’odore di un mattino di primavera. Prima si schiude con note umide e tenere, come solo le foglie di violetta sanno essere, e poi si illumina con tocchi vivaci di neroli. Un’apertura verde e fresca che ambienta la piramide in uno scenario bucolico in cui trova posto la dolcezza mielata del tiglio e quella calda del fiore d’arancio, unica sfumatura sensuale concessa a questa fragranza che sulla pelle si mostra divina e porta l’olfatto tra le nuvole.
“All’inizio leggera come un battito d’ali di farfalla, poi un’ode carnale…”. Nonostante l’evanescenza della sua concentrazione e una formula molto corta, Eau du Ciel non è timida, non rimane nascosta, non vola via facilmente, grazie ad un fondo morbido e talcato che la fissa sulla pelle con un accordo di iris e legno di rosa. Una fragranza che sembra scesa dal cielo, rasserenante e radiosa. Vista l’atmosfera pesante e buia che si respira in questi giorni, la maison Annick Goutal non poteva scegliere un momento migliore.
Concentrazione e Formato Eau du Ciel – Annick Goutal
Eau de Toilette, 100 ml
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Meraviglioso, aspettavo questa resurrezione, spero abbia la stessa sorte anche Folavril!
Salve, vorrei sapere in quale profumeria del vomero- Napoli posso trovare EAU du ciel di Annik Goutal. Grazie
Non riesco assolutamente a trovarlo. Dove si può acquistare ?
OMG!!! La compo è una poesia! Sapete dirmi se il tiglio è molto presente? Sto cercando un profumo che si avvicini a Tilleuel di Pd’O e questo potrebbe piacermi moltissimo!
ciao Letizia, il tiglio si sente ma non è dominante, io l’ho snasata diversi anni fa e me la ricordo fresca e poudré.
Nooo, non ci credo… eccola! Tanto tempo fa usavo la versione senza alcool. Me la mettevo prima di andare a dormire, ci ho fatto dei sogni bellissimi…
Ottima idea rilanciarla!! Meglio un profumo vecchio ma buono che uno nuovo ma scialbo. Mi piacerebbe che la Goutal rimettesse in produzione anche Eau de Camille, qualche anno fa sono riuscita ad acquistarne un pezzo da un fondo di magazzino ed è stata pura fortuna, ormai è introvabile.
L’ho scoperto grazie ad una mia amica, ogni volta che me ne parla le brillano gli occhi. L’ho cercato in molte profumerie senza successo, adesso che è ritornato lo voglio assolutamente provare!
Ho letto di questo profumo nel libro “Cambiare l’acqua ai fiori”. Mi ha incuriosita e l’ho comprato. È una poesia!
Ciao Fabrizia, sei stata fortunata a trovarlo… EdC è una rarità, è una poesia, è un capolavoro. Buon profumo!
Simona
A Fabrizia. Anche io sto leggendo lo stesso libro e sto cercando lo stesso profumo. Dove l’hai trovato?
Un sogno di profumo! Emana un romanticismo essenziale, senza frou frou o sbavature. La coda di iris ha la consistenza di un’impronta, nonostante ciò ha un’ottima tenuta.
Vorrei acquistare di anik goutal eau du ciel ma è introvabile, lo producono ancora? Grazie
Persistenza?
Ciao Anna, dipende dal tipo di pelle che hai e quali sono i tuoi parametri di riferimento. Non aspettarti un tatuaggio indelebile, Eau du Ciel ha una persistenza non straordinaria (vola via entro le 3 ore), ma con un layering intelligente riesci a trattenerla qualche ora in più sulla pelle.
Dove si può acquistare? Non lo trovo nei migliori negozi
È il profumo usato da Violette, la protagonista di “Cambiare l’acqua ai fiori ” di Valerie Perrin.
Ero curiosa di sapere se esisteva davvero.
Complimenti per la descrizione
Alessandra
Io oggi finalmente l’ho acquistato. A torino lo vendono all’olfattorio in piazza bodoni
Ciao Laura, fortunatamente, in occasione dei 40 anni della Maison, lo hanno rieditato in una edizione limitata. Il “cielo” ha ascoltato gli amanti di questo profumo!
A presto!
Vorrei poterlo acquistare ma non lo trovo … qualcuno mi può aiutare? Grazie.
Manuela
Salve,vorrei sapere dove posso trovare il profumo Eau du ciel di Annik Goutal.grazie
Ciao Fabrizia, Eau du Ciel (purtroppo per tutti noi) è introvabile. L’unica speranza è intercettare un esemplare nei gruppi reseller su Facebook ma la vedo dura, chi ne è in possesso difficilmente se ne sbarazza. L’alternativa è trovare una fragranza somigliante.
A presto
Simona
Buongiorno,
Ormai sono un’orfana disperata: Eau du Ciel non solo non si trova più ma non lo produrranno mai più.
Ho scritto alla maison e mi è stato detto che a causa delle nuove normative non possono più produrlo. Non era mica un veleno!
Ritengo che sia la volontà della figlia della signora Goutal, perché il profumo era il preferito della mamma e, da quello che ho capito, il rapporto fra le due era piuttosto conflittuale. È stata stravolta la filosofia di Mme Goutal, flaconi pesanti e dozzinali hanno sostituito quelli delicati e romantici precedenti, produce “Ma Chèrie” solamente ( perché era a lei dedicato dalla mamma) in tutte le maniere: candele, deodoranti, profumi, ecc. in quelle brutte e volgari bottigliette.
Pertanto, se qualcuno di voi mi può suggerire uno simile in vendita oggigiorno e facile da comprare, lo ringrazierò davvero con il cuore.
So che è difficile ma vale la pena inseguire i sogni.
Caterina