Eau de Memo ~ Memo Paris
In una tiepida mattinata di settembre, una giovane donna cammina leggiadra, lungo il maestoso viale dei Jardin des Tuileries di Parigi.
Non ha fretta né una mèta precisa ma percorre la strada per il puro gusto dell’immaginazione, in una città che offre, ad ogni angolo, materiale da romanzo e la profonda sensazione di essere al centro del mondo.
Eau de Memo di Memo Paris è così: è un movimento leggero inseguendo le sinuose linee della città romantica per eccellenza, è un colore tenue eppure profondo che veste l’epidermide di un’eleganza chic e senza tempo.
È un volto sbarazzino e impertinente che assomiglia a Jean Seberg, attrice e mito della Nouvelle Vague che ha incantato e ancora incanta gli spettatori di ogni cinema d’essai con le sue interpretazioni che possiedono un’allure e un fascino unico.
Eau de Memo, creazione del 2017 di Alienor Massenet, il Naso di molte delle splendide eau de parfum del brand francese, come Siwa, Irish Leather, Sundance, Lalibela, si è ispirata al cielo parigino e al frullo del passero tra i rami di grandiosi parchi della Ville Lumière che, con il suo volo, cattura come una nitida fotografia i tetti del Quartier Latin e gli aspetti più inconsueti di questa scintillante metropoli.
La nascita di questa fragranza si lega a doppio filo ai festeggiamenti dei primi 10 anni di Memo Paris e il suo bouquet olfattivo rappresenta a pieno la visione e l’essenza stessa del brand che ha unito, in cinque collezioni, la passione per i viaggi con l’esprit parisien. I due tratti da globetrotter e magnificenza urbana investono anche la boutique di Rue Cambon 24 dove la designer India Mahdavi ha ricreato, con toni neutri e l’effetto del cuoio, le atmosfere del mitico Orient Express mixandolo con il french touch, per un ambiente sospeso nel tempo.
Eau de Memo possiede una piramide composita in cui predominano tre materie principali che raccontano perfettamente le intenzioni di questo ricercato e mai chiassoso elixir.
Assoluta di gelsomino, accordo di tè verde, accordo cuoio: ecco la deliziosa triade che esprime al meglio un piccolo prodigio alchemico di stile, un’impronta olfattiva che non ha bisogno di squillanti proclami perché attira magneticamente a sé senza sforzo alcuno.
Il vero segreto del fascino.
Le prime volute di Eau de Memo saturano docilmente l’aria con stille di essenza di mandarino, per un aspetto spumeggiante, mentre il fruttato bergamotto ripristina l’equilibrio agrumato e fresco di partenza.
In questo piccolo contrasto esperidato si fa avanti la regale nota del tè verde, deprivata di ogni eccesso tanninico e astringente come da ogni surdosage di cristalli di zucchero. Niente tè Oolong, qui, niente Darjeeling ma la tenerezza di una moltitudine di delicate foglie smeraldo di Camellia sinensis, luccicanti di rugiada, che uniscono il loro accento spiccatamente floreale a una distesa di erba dolce.
Questa marea dalla nuance verde tenue, colpita da un primo raggio di sole, si offre al suo tepore leggero e cede al passo danzante di colei che incanta con la sua bellezza, priva di orpelli e artifici retorici eppure capace di far girare allegramente la testa, di conquistare con la sua sola presenza.
Jean Seberg, qui, occhieggia da splendide fotografie in bianco e nero, che levigano i suoi prodigiosi tratti e ingentiliscono ulteriormente il paesaggio urbano che racconta molto, racconta tutto quello che una donna dovrebbe sapere e dovrebbe essere.
La nota di tè rimane sempre sullo sfondo anche quando il cuore della fragranza viene attraversato da bordi fioriti di un iris poudrè e carezzevole e un gelsomino che sublima l’aspetto più narcotico, indolico delle sue corolle, concedendo solo la più fine e candida infiorescenza.
L’epidermide, scaldata da questo trionfo garbato di natura e precisione, si prepara ad accogliere i prodigiosi accordi cuoiati, ben supportati da un soffice muschio bianco. La loro armonia si evolve in una combinazione suede, nell’odore e matericità del pellame più sottile e dai toni ora biondi, ora ramati.
Un cuir aromatico e asciutto, che rimane sull’epidermide come una morbida, evanescente e sensuale vernice.
Jean Seberg sorride e lascia il sole alle sue spalle, pronta a ritornare nel mito, verso le luci dell’Opéra e la grandiosità di Saint-Germain-des-Prés. Eau de Memo è un bellissimo film quotidiano ed è già un grande classico della profumeria.
Non sarà un caso che proprio Memo Paris abbia ideato Ciné Haïku, il primo concorso e festival di short stories in tre sequenze e trenta secondi che trae ispirazione dagli Haïku, le antiche e brevi poesie giapponesi.
Un suggestivo esercizio di poesia visuale, quindi, che è andato in scena a luglio a Gordes, nella regione del Luberon, in Provenza, una sede ideale per questo originale connubio tra settima arte e poetica.
Piramide olfattiva Eau de Memo – Memo Paris
Note di testa: essenza di lime, essenza di mandarino, bergamotto, essenza d’arancia
Te di cuore: tè verde, assoluta di gelsomino egiziano, concreta di iris, assoluta di mate
Note di fondo: muschio bianco, accordo cuoio
Concentrazione e formato Eau de Memo – Memo Paris
Eau de Parfum – 100 ml.
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Una descrizione che affascina ! Grazie
Grazie a lei!