Eau de lipstick: la sensualità dei profumi che odorano di rossetto
Ancora prima di provarne uno nuovo, ne annusiamo lo stick: il rossetto è la madeleine del make-up. Almeno, questo è quello che faccio sempre io, per un impulso e un’attrazione irresistibile verso quell’oggettino così simile a una gourmandise, così lucido, perfetto e invitante che per un attimo viene voglia di assaggiarlo. E invece mi sono sempre limitata ad avvicinarlo al naso (qualche volta, lasciando una traccia color ciliegia proprio sulla punta) per sentire ‘di cosa sa’.

E negli anni mi sono fatta una discreta cultura: quelli di MAC li riconoscerei tra mille, col loro profumino di vaniglia. Ma ci sono anche quelli che sanno di rosa, o violetta, o un mix di tutto questo. Ed è un’idea così femminile che non poteva passare inosservata, non poteva non arrivare il momento in cui qualcuno decidesse di creare un profumo che sapesse proprio di rossetto. E infatti ci sono state diverse interpretazioni: abbiamo appena citato MAC, giusto? Ecco, nel 2016 sono stati creati sei profumi, ognuno ispirato a una nuance best seller: Ruby Woo, Velvet Teddy, Lady Danger, My Heroine, Crème de Nude, Candy Yum Yum. La collezione, che si chiamava Shadescent, è stata una limited edition, ma ha avuto un successo notevole e spero che in futuro possa essere ripetuto.
In maniera inversa, anche Kilian Paris, con la collezione Le Rouge Parfum, ha stabilito un legame tra fragranze e rossetti, creandone una gamma dal nude al bordeaux, intensamente profumata con note di fiori d’arancio, marshmallow e violetta. Piacciono molto anche le combo profumo + rossetto accomunati da tonalità e pack: stupenda quella di Lost Cherry by Tom Ford e, meno conosciuta, Nolita di Bond No9.

A proposito di pack, c’è quello trompe l’oeil di Yes I am che Cacharel propone ora in una nuova versione rosa cipria abbinata al flanker floreal-gourmandYes I am Glorious, e i lipstick addict si ricorderanno sicuramente di Scent of Kiss di Armand Basi, creato da Olivier Pescheux un paio di anni fa con note di vaniglia, fiori d’arancio e di pesco, gelsomino e un tocco fruttato. Proprio come l’aroma classico di rossetto, che secondo Hilde Soliani è più poudré con note di violetta, come si usava una volta, appunto nei ‘Vecchi rossetti’ (la fragranza si chiama proprio così) e come si ritrova anche in Moulin Rouge 1889 di Histoires de Parfums, con una forte componente cipriata di backstage fané, e soprattutto nel celeberrimo Lipstick Rose di Frederic Malle, nato vent’anni fa e tuttora amatissimo per la sua femminilità poudré innocente e sexy nello stesso tempo. French Kiss di Guerlain segue lo stesso filone, esaltando la componente fruttata.
Il trio cipria + violetta + iris è protagonista anche nell’ultraclassico, ma troppo poco conosciuto, Misia di Chanel, dedicato alla migliore amica di Mademoiselle. Decisamente sensuale è invece Prends-Moi di Isabey, che ha nelle note di cuore proprio quella di rossetto, accanto a tuberosa, rosa e cardamomo, su un fondo corposo e stuzzicante con cacao, sandalo e ambra. Ancora più gourmand è Baiser Fou di Cartier, un bacio folle e rubato che sa di lampone, orchidee opulente, vaniglia e cioccolato bianco. Dalla parte opposta c’è Rouge Assassin di Jovoy Paris, delicato e quasi impalpabile, ma molto interessante.

Veramente wow è invece Lipstick Fever di Juliette has a Gun, soprattutto in apertura, potente e quasi arrogante. Poi si calma un po’, ma non troppo, di certo non è un profumo per le timide. Meno audace, ma senz’altro d’effetto, è anche il succoso Pink Extasy di Montale, che ricorda i rossetti fruttati per ragazze.
Se avete letto fin qui nonostante non vi piacciano i rossetti, c’è una chicca anche per voi: Victoria’s Secret Just A Kiss, che sa di lucidalabbra, peonia e pepe rosa. Ma diteci: secondo voi, di cosa sa un bacio?
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