Diptyque, il libro di Elisabeth de Feydeau
Basta pronunciare il suo nome, Diptyque. La battuta secca finale dà il via ad un susseguirsi di evocazioni che portano al naso il pomander profumato de L’Eau, gli agrumi di Oyédo, i paesaggi bucolici di Virgilio, le tuberose cambogiane di Do Son. Chi conosce le fragranze Diptyque sa che, ognuna di essa, è un cassetto di odori, immagini e ricordi da aprire e annusare attentamente.
Se amate sentire sulla pelle le note di Philosykos, Tam Dao e L’Ombre dans l’Eau, o seguire, con la punta del naso, le scie di Opoponax e Coing mentre si sciolgono nell’aria, non potete privarvi del piacere di sfogliare il volume “Diptyque” (ed. Perrin, 2007), scritto da Elisabeth de Feydeau, già autrice di “Jean-Louis Fargeon, parfumeur de Marie-Antoniette” (ed. Perrin, 2005), che rende omaggio alla maison fondata a Parigi nel 1961 da Desmond Knox-Leet, Yves Coueslant e Christiane Gautrot, tre amici uniti dalla passione per l’arte, i viaggi e i profumi.
Illustrato dagli acquarelli di Desmond Knox-Leet, più che un libro, “Diptyque” è un carnet de voyage che raccoglie aneddoti, storie e ricordi legati alle creazioni della maison e rivela l’esprit nomade racchiuso nei jus e la loro sincera connessione con la natura e le emozioni.
Il volume “Diptyque” di Elisabeth de Feydeau sarà presentato, in anteprima italiana, sabato 13 settembre a Pitti Immagine – Fragranze n.6
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