Copal Azur. La nuova fragranza incensata di Aedes de Venustas arriva dal lontano Yucatan
Quante fragranze possono nascere dalle volute dell’incenso? Per Aedes de Venustas, infinite.
Continua il viaggio del brand newyorchese in giro per il mondo alla scoperta dell’arcano aromatico di questa materia prima che nei secoli ha fumigato le invocazioni degli uomini agli dei. Per la quarta fragranza della collezione Aedes de Venustas si spinge fin dentro il cuore dello Yucatan per cogliere la resina dorata del copale, l’incenso dei Maya.
Sorprendentemente simile all’incenso, il copale, il cui nome copalli significa “incenso” nella lingua Nahuatl, è l’essudazione subfossile di una varietà di alberi dell’America centrale e del Sud America. Proprio come l’incenso nell’Antico Egitto o in Grecia, i Maya e gli Atzechi lo bruciavano durante le cerimonie religiose, usanza ancora oggi molto viva in Messico. Ed è proprio durante una vacanza a Tulum sulla costa della Penisola dello Yucatán che Karl Bradl, co-fondatore della maison di Christopher Street, ha scoperto l’aroma del copale. I suoi fumi argentati si mescolavano all’odore salmastro di Sian Ka’an, riserva naturale affacciata sul mare detta anche “La porta del Paradiso”. Un sentore così unico e magnetico da diventare l’ispirazione per una fragranza che poteva chiamarsi solo Copal Azur.
Un incenso dai riflessi azzurrati.
Così come la cittadella Maya si staglia sul lussureggiante paradiso della spiaggia di Tulum, una ripida scogliera minerale di incenso domina il paesaggio olfattivo di Copal Azur. Per questa fragranza è stata richiamata in forza una vecchia conoscenza del brand, quel Bertrand Duchaufour autore del primo Aedes de Venustas creato nel 2008 in collaborazione con L’Artisan Parfumeur e dell’Eau de Parfum Signature lanciata nel 2012.
Poiché la resina di copale non può essere utilizzata come ingrediente per i profumi, si è deciso di evocarla attraverso tre diverse estrazioni dall’incenso che percorrono la piramide olfattiva di Copal Azur dalla testa al fondo, occupando in modo straordinario il 30% della formula.
La piramide olfattiva parte con una fresca brezza di note ozoniche e salate, in omaggio al Mar dei Caraibi e alla limpida profondità delle cenotes, le piscine sotterranee d’acqua dolce che crivellano lo Yucatan, si perde (virtualmente) nella lussureggiante vegetazione della giungla messicana con un accordo di patchouli, cardamomo e mirra, per poi finire sulle spiagge incontaminate di Tulum con una traccia di fava tonka mandorlata e levigata tra note cremose. Sul fondo Duchaufor posa un tocco di ambra per onorare la mitologia azteca e il Dio Giaguaro del Fuoco Terrestre, il fuoco che brucia il sacro copale.
Come Oeillett Bengale e Iris Nazarena, anche questo profumo si annuncia ipnotico, spirituale e impetuoso, e siamo certi che convertirà molti perfume lovers al culto dell’incenso. Copal Azur arriva in profumeria il prossimo novembre con la promessa di aprire “La porta del Paradiso”.
Piramide Olfattiva Copal Azur – Aedes de Venustas
Note di Testa: Note ozoniche e salate, Incenso
Note di Cuore: Incenso, Cardamomo, Patchouli
Note di Fondo: Ambra, Incenso, Mirra, Fava Tonka
Concentrazione e Formato Copal Azur – Aedes de Venustas
Eau de Parfum, 100 ml e coffret travel size 3 x 10 ml
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wow! dove posso sentirlo?
Dove si puo sentire
questo profumo è pazzesco. Si apre si scalda, muta e ogni volta sprigiona degli incensi nuovi.
Profondamente mistico ed energetico ! Esagerato unico !
Grande scoperta
Ciao Simona, anche noi troviamo straordinario Copal Azur: luminoso e spirituale, con le sue note celesti e incensate. Un’opera magnifica!