Coconut. Scent of the Summer
Nota gourmand squisitamente solare ed estiva, il cocco è in grado di evocare immediatamente alla mente incontaminate spiagge bianche caraibiche dal mare blu cobalto e una soave brezza che sfiora leggermente le palme.
Un’antica leggenda della mitologia polinesiana narra le vicende del dio-anguilla polinesiano Tuna perdutamente innamorato della bella Hina, la quale non ricambiando lo stesso affetto, prima è perseguitata e poi aggredita dallo stesso dio. La decisione del popolo samoano è che Tuna deve essere ucciso, concedendogli un ultimo desiderio prima di essere decapitato. Il condannato, prima di morire, chiede che la sua testa sia sepolta nella sabbia, un desiderio che Hina esaudisce con solerzia. Nel punto in cui viene seppellita la testa del dio, poco tempo dopo, nasce una palma da cocco. Loloata, il nome del villaggio che la leggenda indica come luogo dell’esecuzione, significa “all’ombra” e sembra prendere il nome proprio dalla frescura e il riparo dai raggi solari creati dalla palma. Si narra infine che le tre depressioni presenti sul frutto rappresentino gli occhi e la bocca della divinità.
La palma da cocco (Cocos nucifera L., Arecaceæ) prende origine dalle regioni tropicali dell’Oriente, oggi coltivata largamente in America centrale e meridionale, nel continente asiatico e in Africa. La pianta può raggiungere i 20-30 metri di altezza e dopo l’impollinazione produce frutti che non sono, come si può pensare, degli acheni – frutti secchi, indeiscenti con parte coriacea legata all’unico seme – bensì delle drupe, costituite da un epicarpo sottile, e un endocarpo legnoso che rappresenta il guscio della noce. L’interno è costituito da un unico seme ricco di sostanze nutritive localizzate nell’endosperma composto, nel frutto immaturo, quasi interamente da liquido poi, ad avvenuta maturazione, sia dal latte sia dalla polpa del cocco.
L’acqua di cocco è considerata, secondo la medicina ayurvedica, in grado di calmare “pitta” – una delle tre energie chiave per il funzionamento dei processi fisiologici nella medicina indiana – svolgendo un’azione lenitiva e depurativa sul tratto gastroenterico, e fluidificante su tutti gli umori del corpo. Il succo vegetale naturalmente ricco in sali minerali, vitamine e acidi grassi essenziali, rappresenta un’ottima bevanda rinfrescante e corroborante contenendo anche zuccheri semplici.
Dal punto di vista olfattivo il frutto è costituito da lattoni – molecole molto importanti e particolarmente scelte nei profumi – che chimicamente parlando sono aldeidi cicliche dotate di spiccata attività aromatica, in grado di richiamare all’olfatto la consistenza cremosa del frutto conferendone anche un leggero tocco vanigliato; più concretamente si tratta di δ- esalattone, δ- octalattone, δ- decalattone e δ- dodecalattone tutti nella forma destrogira.
Dalla spremitura della polpa si ricava un olio, ricco in acidi saturi a catena corta – acido laurico, acido miristico e acido palmitico – molto utilizzato nell’industria alimentare e come prodotto di partenza impiegato in profumeria successivamente può seguire due percorsi: una distillazione in corrente di vapore al fine di ottenere l’olio essenziale, oppure un’estrazione in alcool dalla quale si ricava l’assoluta. Quest’ultima di colore giallo pallido, ha una consistenza liquida o leggermente cerosa con punto di fusione molto vicino alla temperatura ambiente, sensorialmente risulta fresca e leggera dal classico sentore fruttato-burroso, e lieve richiamo alla noce. Come asserisce Steffen Arctander: “[…] un interessante materiale nelle mani di un profumiere artistico ed esperto per creare capolavori non convenzionali.” Generalmente è usato nelle composizioni con fiori bianchi quali gelsomino, lilium, mughetto, ylang-ylang, osmanthus e in particolar modo gardenia, negli accordi fruttati insieme a pesca. Interessante anche l’accoppiamento con sandalo, cumarina e fieno quando occorre un sentore “milky”. La fragranza usata con parsimonia, in quanto tende ad appesantire la composizione, si sposa bene anche con ambretta, neroli e arancio dolce.
Nella profumeria moderna, tuttavia, non si utilizza l’assoluta ma molecole di sintesi con sentore più spiccato del frutto e molto più tenaci: il γ- nonalattone e l’8-Methyl-1-oxaspiro(4,5)decan-2-one, chiamato più semplicemente metil laitone. Quest’ultimo creato e brevettato da Givaudan, ha un carattere deciso ed è utilizzato quando occorre aggiungere a una composizione una nota particolarmente vivida del frutto dal carattere esotico e vacanziero.
Per le calde notti estive, su un’impeccabile abbronzatura si possono provare:
Coco Extreme di Comptoir Sud Pacifique, una fragranza dai sentori prettamente ambrati e infinitamente dolci. Il cocco si combina a fiori di vaniglia, fava tonka, mandorla e zucchero; Coccobello di Heeley , verdi foglie di palma e petali di gardenia sono alla testa del profumo, seguono cocco, sale marino e vaniglia, con un fondo legnoso di cedro della Virginia e sandalo supportato da resinoso benzoino; Vanille et Coco di E.Coudray, una mistura piena di esotismo che gioca con il lato zuccherino della vaniglia e cremoso del cocco, dallo spiccato accordo floreale rappresentato da ylang-ylang, gelsomino, fiori d’arancio, si apre con una ventata verde di lavanda e anice e poi si chiude su note di ambra, sandalo e fava tonka; Love Coco di We Love NY, polpa e latte di cocco insaporiti da speziate foglie di coriandolo e dolce vaniglia. Una delizia di profumo; Beyond Love di Kilian, un tocco di cocco a rendere più sensuali e cremosi gli accenti verdi della tuberosa in fiore, cuore di questa fragranza esaltata da un’alta concentrazione di gelsomino e da note di fondo muschiate-ambrate; Datura Noir di Serge Lutens dallo spiccato connubio tra fiori e frutta nasce la fragranza del maestro. Cocco, mandarino e albicocca si intersecano con tuberosa, fiori di limone e arancio, osmanthus cinese, per poi sciogliersi su un fondo di mirra, vaniglia, muschi e fava tonka; Intense Tiare di Montale, inebriante con un cuore interamente fiorito di tiarè, rosa, gelsomino, ylang-ylang addolcito da baccelli di vaniglia e polpa di cocco; Poudre de Riz di Huitieme Art Parfums, una dolcezza infinita che sulla pelle diventa esotica e stuzzicante, caratterizzata da fiori di tiare, latte di cocco, riso, caramello dal sottofondo vanigliato di fava tonka, balsamo del Tolù, benzoino e splendida rosa di Damasco; Vittoria Apuana di Profumi del Forte, una fragranza cremosa e gourmand, con un’apertura fresca di mandarino, arancio amaro e dolce miscelati a banana e cocco su una base di vaniglia; Bahiana di Maitre Parfumeur et Gantier, profumo do Brazil, si apre frizzante di arancio, mandarino e limone sostenuta da un cuore legnoso-balsamico di legno guaiaco, resina di abete e rosa e un fondo reso dolce e invitante dal cocco.
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