Chemise Blanche ~ Laurent Mazzone
Una camicia bianca, che qualcuno aveva dimenticato di
ritirare, era appesa ai fili per la biancheria
e fluttuava nel tramonto come una pelle abbandonata.
(Haruki Murakami)
Austera o fanè, disciplinata o sexy, minimal o vittoriana, androgina, iper-chic, destrutturata o sportiva, con jabot o alla catalana, dal taglio a tunica o fasciante, essenziale o plissettata: il vocabolario che ruota attorno a una camicia bianca è infinito, così come i dettagli che la identificano.
Capo must-have del guardaroba di ogni donna elegante, racconta secoli di cultura tessile. Tra bisogni ed effimeri desideri, contaminazioni storiche, influenze, trend, la camicia bianca ha vestito e attraversato i tempi con forme diverse, preservando integro un fascino che ancora oggi distingue e cambia l’aurea ad ogni look, imprimendo uno stile personale che traduce il carattere di chi la indossa, con trasversale trasformismo e apparente semplicità.
Da capo adatto alla praticità del quotidiano vivere, alle ampie scollature delle dame rinascimentali, allo scalpore di fine ‘700 nei saloni di Parigi con la sua prima apparizione pubblica di una rivoluzionaria Maria Antonietta che si fece ritrarre indossando solo un candido muslin dress, via via fino al grande stile androgino firmato Coco Chanel, l’organza bianca di Dior, le dive-influencer della Hollywood anni ’40 quando la indossavano annodata per scoprire l’ombelico. Si ripropone ancor più femminile nelle mise delle pin-up, attraversa rivoluzioni sociali, ritorna in versione maschile nella donna androgina di Giorgio Armani, fino ad arrivare nell’atelier del Re della camicia bianca come oggetto di seduzione: Giafranco Ferrè. Legittimata in ogni sua versione, verrà destrutturata da irrompenti designer come Maison Margiela e proposta con volumi over, colli abnormi, minimale, business-dress: comunque la si scelga, è magnifica nel suo nitore senza stagione.
Come intrecciate in un candido tessuto, forse un lino bianchissimo, purezza ed eleganza sono trama e ordito di Chemise Blanche, creazione olfattiva del designer Laurent Mazzone. Era l’estate del 2013: come l’istantanea di un’assolata spiaggia mediterranea, Chemise Blanche è la brezza marina che rinfresca la costa, inspira gli odori della terra e li rischiara, raccoglie i sentori e le emozioni che sfiora, l’energia degli agrumi, il romanticismo dei fiori, gli accenti acquatici del mare, gli abbagli del sole.
La sua piramide evoca l’immagine di una donna che cammina felice e radiosa, accarezzata da un’impalpabile texture morbida sulla pelle, il vento tiepido attraversa e gonfia la bianca camicia. Alle sue spalle, il blu del mare confina con la verdeggiante macchia, puntinata di colorate infiorescenze.
Chemise Blanche è una fragranza chypre fiorito esperidata senza contrasti, luminosa ma con accenti caldi, si apre con una effervescente spremuta di bergamotti e mandarini. Un abbaglio di note aldeidate stempera soffi di rosa, prima di sfumare dentro un cuore trasudante eleganza, che è un abbraccio tra preziosi iris e mughetti. Come a creare una continuità con il paesaggio circostante, la scia finale è un orizzonte avvolto da caldi flussi ambrati e muschiati, miscelati a morbide note di tonka e benzoino. Chemise Blanche è freschezza volatile, cristallina ma avvolgente, perfetta da indossare non solo per sognare una fuga dalla città, ma anche “per un pranzo di lavoro, qualcosa che contrasti con grande eleganza un classico look da ufficio“, come disse Mazzone quando la presentò nel 2013 nella collezione LM Parfums.
Ne abbiamo indossate confezionate in molti tessuti, dal semplice cotone alla seta preziosa, dai madras ai pique, ma la poetica imperfezione del lino bianco, umile e ricchissimo al contempo, che nelle fiammature racconta la sua frastagliata natura, ci piace pensare sia la chemise blanche che Laurent Mazzone ha vestito per creare questa luminescente e pura fragranza, armonia di femminilità e stile che come una scintilla non smette di brillare nel panorama della profumeria francese.
“Dovere dell’artista è dare bellezza alla vita delle persone“, disse Jaune Plensa: sofisticato couturier di emozioni, Laurent Mazzone traduce magistralmente e magnificamente questa massima, creando con esuberante e passionale personalità eleganti fragranze che non si fanno dimenticare.
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Nel mio guardaroba, come in quello di mio marito, la camicia bianca e’ un mondo da scoprire e trasformare ogni volta ,un trasformista come Laurent Mazzone , non poteva che creare un profumo attorno a questo elemento sofisticato, easy e intrigante insieme ,grazie per avercelo raccontato magistralmente ,concordo pienamente con la conclusione dell’articolo le fragranze di Laurent Mazzone sono indimenticabili.