Cellarius, Phoenicis, Mel Mellis e Indica. Quattro fragranze luminose per Aedes de Venustas
In pochi anni si è conquistato il consenso della critica e degli osmonauti più esigenti. Le sue quotazioni sono in perenne ascesa e la sua produzione artistica, seppur limitata a poche creazioni che ruotano attorno ad una nota icona come l’incenso, in poco tempo è diventata un must. Merito dei suoi direttori artistici, Karl Bradl e Robert Gerstner, che hanno avuto naso nello scegliere parfumeurs che non sbagliano una nota, come Bertrand Duchaufour, Rodrigo Flores-Roux e Ralf Schwieger. Chi ama le fragranze di Aedes de Venustas passerà un Natale felice sapendo che finalmente anche in Italia è disponibile la loro collezione ambiente: quattro creazioni dagli accordi voluttuosi e incantati che prendono il nome di Cellarius, Phoenicis, Indica e Mel Mellis. Candele che promettono 60 ore di combustione e piacere, versate artigianalmente a mano e fabbricate in Francia, alloggiate in un bicchiere color melanzana scuro con in rilievo il simbolo della maison.
La collezione di candele è raffinata tanto quanto la collezione alcolica e porta la firma di nasi molto amati come Olivia Giacobetti che per il “tempio della bellezza” newyorchese ha creato la candela Cellarius, dal nome del cartografo delle volte stellate Andreas Cellarius, autore dell’opera Harmonia Macrocosmica. “Immersi nell’oscurità, incredibili mappe celesti e vecchi libri rivelano i loro titoli a lettere d’oro…” Per questa candela è stata immaginata una fragranza speziata-legnosa che potesse trovarsi a suo agio tra antiche carte astronomiche e affascinanti tomi di geografia cosmica, un’atmosfera fuori dal tempo e dallo spazio che profuma di spezie, legno di cedro, palissandro, essenza di papiro e vaniglia Bourbon.
In quanto a fascino non è da meno Phoenicis, la candela che Bertrand Duchaufour dedica all’araba fenice. “Aghi di pino che si consumano e l’incenso non è altro che cenere”. Cenere che diventa profumo e ascende al cielo come fosse incenso. Il naso francese che ha composto per Aedes de Venustas ben due fragranze – Aedes de Venustas Signature e Copal Azur – ha sciolto nella cera di questa candela note di betulla, cedro del Texas, mirra, ambra, muschio di quercia e balsamo di abete. Ipnotica e sensuale, la seconda candela nata dalle visioni olfattive di Duchaufour è Indica, omaggio a Jean Baptiste Lamarck che nel 1785 scoprì una varietà di cannabis sulle montagne dell’Hindu Kush. Gli effetti psicotropi dell’erba medica (secondo alcuni) più preziosa di quella colta nel giardino del re sono stati riprodotti con tocchi di ribes nero, basilico, incenso, opoponax e cedro dell’Atlas. la collezione ambiente di Aedes de Venustas si chiude in dolcezza con Mel Mellis di Patricia Choux. Il succo animale più prezioso che ci sia è evocato con sfumature balsamiche, aromatiche e bucoliche che circondano un cuore dominato da una nota di cera d’api.
Formato e Durata Collezione Candele Aedes de Venustas
190 gr, 60 h
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