Carlos Huber presenta Arquiste
I confini del profumo diventano sempre più ampi. A dimostrazione del fatto che il profumo non parla più solo francese, inglese o italiano, per la prima volta in Italia, in occasione di Pitti Fragranze 10, Carlos Huber ha presentato Arquiste, un brand di fragranze dall’anima messicana, create secondo la tradizione francese, con dentro un po’ della bellezza di Firenze. Buona visione!
E’ la prima volta che partecipo a Pitti, ma conosco molto bene Firenze perché questa rappresenta una parte importante della mia storia con l’architettura e i profumi. Sono venuto qui 15 anni fa per seguire alcuni corsi di architettura e design e, proprio qui, mi sono innamorato dell’architettura storica. A Firenze quando visiti una chiesa antica oppure un borgo fuori città, puoi ancora sentire il profumo di questi luoghi. Il motivo per cui ho creato Arquiste è riportare alla memoria queste esperienze olfattive. E’ molto emozionante per me tornare di nuovo qui a Firenze con un progetto come Arquiste su cui ho lavorato con tanta passione e presentarlo in una città che mi ha fatto crescere sotto il punto di vista artistico ed estetico. E’ molto eccitante.
Sono d’accordo con Chandler Burr quando afferma che le fragranze meritano l’onore di essere considerate opere d’arte. Se ci pensi, tutte le forme d’arte si occupano, in modi differenti, di ricreare la bellezza della natura. La scultura, la pittura e l’architettura cercano tutte un accordo con la natura, con le sensazioni, con lo spazio e con le emozioni. Il profumo è, in un certo senso, un artificio, cerca infatti di riprodurre artificialmente la natura, il profumo di un fiore o di un legno, e lo fa attraverso un processo creativo che coinvolge il talento, la tecnica, la ricerca e l’estetica. Penso quindi che un profumo sia davvero un’opera d’arte e, come l’architettura, dipende molto dal talento personale. I profumi trovano un accordo con il corpo umano e con lo spazio, in un modo differente rispetto all’architettura che invece nasce per creare confini, mentre le fragranze cercano proprio di abbattere questi confini.
Ci sono molte storie che posso essere raccontate con i profumi e ci sono molti modi per farlo. Quelle di Arquiste non sono storie di fantasia ma momenti del passato dettagliatamente documentati con precisi riferimenti reali. Dietro i miei profumi c’è molta ricerca storica, ma questo non li rende dei freddi pezzi da museo, ma piuttosto li carica di emozioni.
Io cerco di collegare il passato con il presente e di dimostrare come il risultato sia ancora del tutto moderno. Collegare le emozioni alla ragione e comprendere che viviamo in un mondo veramente ricco di ingredienti, tradizioni, cultura è qualcosa di molto concreto che ha a che fare con il presente ed il passato. Il profumo può riportare alla memoria il passato, esattamente come l’architettura e la pittura.
Alcune volte, quando annuso un profumo appena finito, mi capita di sorprendermi e di provare delle emozioni perché, nonostante la composizione sia realmente basata e non semplicemente ispirata ad una formula del XVII secolo, dentro ci trovo delle connessioni con la mia vita attuale. Vivo in un bellissimo mondo, dove posso annusare ancora una splendida assoluta di fiori d’arancio o un fantastico accordo di gelsomino che mi ricordano i posti dove sono stato, le cose che ho visto e le persone che ho incontrato. E’ bello pensare che tutte queste opere che vediamo nei musei non arrivino da un altro pianeta, ma fanno parte della nostra vita e della nostra storia. Nonostante i miei lavori siano un’opera di intelletto, possiedono un’anima profonda.
Le fragranze Arquiste hanno un’anima messicana e quando dico Messico intendo quella cultura multirazziale e cosmopolita nella quale sono cresciuto. Sono nato a Città del Messico, ho vissuto Firenze dai 17 ai 22 anni per motivi di studio, poi mi sono trasferito a Parigi e da qualche tempo vivo a New York. Ho diversi riferimenti culturali nella mia vita e questo mi fa sentire ancora più messicano perché mi riconduce alla storia del mio paese che ha subito moltissime influenze culturali ed é riuscito a farle convivere insieme in armonia. In Arquiste si può ritrovare la tradizione della scuola profumiera francese ma anche la cultura messicana. Definirei le creazioni Arquiste come i profumi del Nuovo Mondo. Anticamente, il Messico è stata terra di conquista, tanto da diventare per molti popoli il simbolo del Nuovo Mondo. E’ una terra in cui s’incontrano molte culture diverse. Così è Arquiste. Per il brand, ho lavorato con il naso francese Yann Vasnier e Rodrigo Flores-Roux. Rodrigo è messicano e la luminosità che si ritrova nelle sue fragranze è propria del Nuovo Mondo.
Indossare Arquiste è qualcosa di decisamente soggettivo e ognuno deve approcciare questa collezione secondo i propri stati d’animo. Non c’è una regola di come indossare un Arquiste, ognuno deve trovare il suo motivo dentro il profumo. L’unica cosa certa che un cliente deve aspettarsi è che sono profumi costruiti splendidamente, che coinvolgono un ampio raggio di emozioni.
Anche se le fragranze fanno riferimento a eventi storici del passato, non profumano di antico e non sono fragranze vintage, sono composizioni assolutamente moderne. Annusare i profumi Arquiste significa viaggiare con il naso attraverso la storia. Le mie fragranze vanno indossate con il desiderio di lasciarsi andare alle emozioni del cuore e al piacere del profumo.
Si ringrazia per la collaborazione Martina Fantini
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GORGEOUS COLLECTION ND CARLOS IS THE BEST!!!!
anima dulcis ——–>esencia preciosa