Carbon ~ nu_be (Perfume Review)

• Condividi

Potrei raccontare storie a non finire, di atomi di carbonio che si fanno colore o profumo nei fiori; […] di altri ancora che discesero a far parte dei misteriosi messaggeri di forma del genere umano, e parteciparono al sottile processo di scissione duplicazione e fusione da cui ognuno di noi è nato.
Carbonio
da Il Sistema Periodico (Primo Levi, 1975)

Il carbonio è l’elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha come simbolo C e come numero atomico 6. Il carbonio ci ha regalato la più morbida sostanza conosciuta dall’uomo, la grafite, la materia prima che ci consente fin da piccoli di lasciare tracce di pensieri e immagini sulla carta. E al contrario ci ha donato la più dura, il diamante, sogno sfavillante e miglior amico di ogni fanciulla, come ci ha ricordato Marilyn Monroe. Il carbonio non ama restare da solo e questa sua propensione a legarsi con altri atomi ha permesso che esistessero 10 milioni di composti del carbonio che formano le basi di tutta la vita sulla Terra.

Questo elemento vitale per tutti gli esseri viventi ora è un profumo: Carbon, una delle sette fragranze che fanno parte del progetto nu_be di Fluid Ounce.

Il naso che ha creato questo profumo è Françoise Caron, un nome storico della profumeria. Suoi sono l’Iris Nobile di Acqua di Parma, l’Ombre Rose di Brosseau, l’Eau d’Orange Verte d’Hermes, solo per citarne alcuni. Ma la lista è ben più lunga e comprende tantissimi brand, da Comme des Garçons a Kenzo, da  Astier de Villatte, Thierry Mugler fino a Pierre Cardin, Le Labo e Dior e molti altri.

Per Carbon, Françoise Caron ha voluto “catturare le misteriose origini della vita”.

Da un elemento così complesso e fondamentale non poteva che scaturire una visione olfattiva altrettanto composita e ricercata.

Il carbonio è un elemento tanto sfaccettato da consentire la massima libertà a un creativo ed allo stesso modo, così come leggero si confonde e si fonde in molteplici personalità, può rendere molto  complicata la ricerca di una sua fisionomia odorosa.

Caron ci ha provato, con risultati sorprendenti. La fragranza è profonda, mutevole e avvolgente con un sillage potente.

L’apertura ti investe con aromi brillanti e algidi come diamante. Il viaggio del carbonio inizia sospinto dall’energia di zenzero, pepe nero, cardamomo che solleticano e risvegliano l’olfatto. Il profumo prende forza e emana vitalità. Zenzero ghiacciato, pepe nero piccante esaltato dall’aroma del fiore di pepe, cardamomo pungente, risvegliano lo spirito e spingono all’azione. Verticalità, movimento, energia. Ma come sempre il carbonio è alla ricerca di un legame nuovo e lo trova nelle note elegantissime e carnali di iris, di resine ed erbe aromatiche, vellutate e morbide. Note amabili e gourmand che sciolgono il cuore ed evocano una femminilità profonda. Gea, la madre terra, intrisa del succo di resine dorate e di effluvi vegetali ed insaporita dalla raffinatezza quasi ostentata di fiori  nobili, promette doni preziosi nascosti da ricercare e scoprire. Ombra, segreto, introspezione. Questa antitesi di fulgore e intimità viene mediato da un legno di sandalo importante, che amplifica e fa evolvere ogni nota, per dare armonia e personalità alla nuova creatura olfattiva. La fragranza ricca e cremosa del sandalo è il collante aromatico che dona al profumo una persistenza formidabile ed esalta il caleidoscopio di sfumature odorose, molteplici come molteplici sono i composti di carbonio. Il risultato è una profumo languido e opulento, dolce e legnoso che da una parte sprona, dall’altra invita al raccoglimento. Sempre citando la stessa Caron “un tuffo profondo nelle radici della vita”.

E come diceva Primo Levi “potrei raccontare storie a non finire” sul carbonio. Françoise Caron e nu_be hanno raccontata la loro, una novella affascinante e sensuale che entra di diritto tra le celebrazioni dell’enigmatico, vivifico e mutevole carbonio.