Black Vetiver ~ Phaedon (Perfume Review)
Esiste una nota olfattiva maschile per eccellenza? Se qualcuno vi ponesse questa domanda, probabilmente rispondereste, senza esitazione, il vetiver, pianta erbacea che di maschile non ha solo il profumo. Il vetiver appartiene alla famiglia delle Graminacee e possiede caratteristiche straordinarie: può essere coltivata nei terreni più difficili e inquinati per depurarli ed è dotata di radici lunghissime e sottili, ma tanto resistenti da penetrare in profondità ed evitare così l’erosione del suolo. E’ quindi una pianta forte, rassicurante e confortevole che abbraccia la terra in cui attecchisce come un amante protettivo. E dal punto di vista olfattivo ha una complessità straordinaria che racchiude il verde della pianta e la legnosità delle sue radici, unendole a sentori di terra umida e polverosa per un accordo intenso e luminoso, amaro e balsamico come l’odore della pelle di un uomo.
Se poi coloriamo di nero questa fragranza ecco che prende vita Black Vetiver, il fougère aromatico firmato Phaedon. Ma come è possibile rendere ancora più vigorosa una nota che è già così profonda? Forse si tratta di magia, ma più probabilmente è semplicemente una combinazione straordinaria e sapiente dei pochi e pregiati elementi che ne compongono la piramide olfattiva.
L’incontro iniziale con Black Vetiver è un’onda verde e frizzante. L’apertura agrumata molto forte si fonde immediatamente alle note del vetiver e al naso arrivano sentori che ricordano un campo di erbe aromatiche e i profumi che rimangono sulle dita quando se ne sfiorano le foglie: basilico, menta e cedrina. Poi, il cotè legnoso del vetiver prende il sopravvento e addolcisce la fragranza con sfumature talcate tra cui si insinuano aromi di liquirizia che emergono sottili e avvolgenti. Ma è solo una questione di attimi perché ben presto emerge il vero lato oscuro di Black Vetiver. Il fondo è sorprendente perché tutta la luminosità della testa si offusca e si appiccica. E’ come se ci si trovasse sotto il naso un profumo diverso.
La piramide olfattiva cita il vetiver della Giamaica che conferisce una nota più affumicata e densa al vetiver di Giava presente fin dalla testa del profumo. L’accordo legnoso si fortifica anche grazie alla comparsa di intense note di pepe che si legano al vetiver ad ottenere un accordo assolutamente insolito e scurissimo che sa di caffè e cacao amaro, di fumo e inchiostro, con una coda che ricorda l’asfalto. Un asfalto nero e lucido intriso di sfumature balsamiche, terrose e fredde come le luci al neon che brillano nella notte urbana. Il risultato finale è estremamente originale e inconsueto, con un fondo molto elegante e moderno che sembra esaltare l’odore sensuale e muschiato della pelle maschile e che al contempo rende Black Vetiver un profumo adatto ad essere indossato sia di giorno che di sera, sia durante la stagione invernale che durante la stagione più calda.
Black Vetiver ha un sillage interessante e una buona persistenza e pur essendo stato pensato e creato come profumo da uomo, può tranquillamente essere accolto sulla pelle di una donna che non ha paura di indossare profumi strong ed è alla ricerca di un incontro olfattivo intrigante e singolare.
Black Vetiver fa parte della collezione che Phaedon ha lanciato nell’autunno del 2013 in occasione dell’acquisizione del brand da parte della società di proprietà di Pierre Guillaume, la Guillaume Diffusion, cambiamento che ha condotto ad un restyling del marchio e alla creazione di sette Eaux de Parfum Concentrées, tra cui Black Vetiver. Il Naso dietro a questa fragranza è Danielle Maniquant, che per Phaedon ha firmato anche Sable Marocaine e L’Eau de Phaedon, l’ultima creazione in ordine di tempo della maison francese.
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E’ il profumo preferito da mio marito!! Su di lui ha una resa meravigliosa ma se lo porto io diventa stonato… troppo amaro e maschio per la mia pelle… (sigh)