Au Coeur du Désert. Andy Tauer e la metamorfosi di un cult
Quando L’Air du Désert Marocain uscì, nel 2005, Andy Tauer era un creatore nascente di grande talento che aveva già attirato l’attenzione con la creazione precedente, Le Maroc pour Elle. Probabilmente, però, nessuno era pronto allo strabiliante successo che ebbe subito L’Air.
L’opera N°02 del chimico di Zurigo aveva un destino importante, cioè quello di risvegliare l’olfatto un po’ annoiato degli amanti della profumeria artistica con un jus visionario e assolutamente nuovo che entrò immediatamente tra i grandi classici di riferimento, attualmente tra le creazioni più vendute della Maison. Tania Sanchez diede un cinque stelle più che meritato nella A-Z Guide, un’opera monolitica ancora oggi ineguagliata.
In molti chiesero a gran voce di averne versioni differenti, come di un libro che si è apprezzato e si vorrebbe un sequel dietro l’altro affinché la suggestione si protragga nel tempo.
Certo tentare di creare qualcosa di altrettanto stupefacente poteva essere un grande rischio ma il profumiere svizzero, il cui spirito positivo e curioso lo rende indomito e poco incline al timore, negli anni seguenti coglie il guanto di sfida e lavora alacremente. In silenzio, cerca la strada per questo nuovo capitolo tanto atteso, qualcosa che trattenesse lo spirito de L’Air ma al contempo fosse da esso differente.
La versione in extrait del mitico N°02 non era fattibile e alla fine Tauer capisce che i suoi passi dovevano dirigersi verso qualcosa di nuovo che strizzasse l’occhio solo ad alcune note olfattive de L’Air, ma che da queste traessero la forza per raccontare una storia diversa. Nasce così Au Coeur du Désert, il nuovo extrait de parfum presentato nella collezione Tauer Perfumes all’ultimo Pitti Fragranze.
Se pensate che Au Coeur du Désert sia un figlio minore del N°02 siete in errore, perché Tauer propone una metamorfosi olfattiva che trasforma gli spazi immensi de L’Air nella morbidezza silenziosa della terra. Il nome lo richiama e infatti Au Coeur du Désert è meno balsamico e più caldo, ma senza la tossicità delle note orientali. Ritroviamo, seppur in lontananza, lo spirito e lo stile del jus che lo ha ispirato ma Au Coeur non ne è una brutta copia, bensì un vero e proprio capitolo a sé stante, dove gli spazi infiniti del deserto marocchino vengono risucchiati in un punto meno aereo e più intimista.
Sin dall’apertura le nuance balsamiche sono arrotondate e tenute basse grazie a un patchouli invecchiato e caldo, che rende la composizione un costante oscillare tra sentori più erbacei aromatici e note più umide. La sensazione immediata è di essere al cospetto di un nuovo capolavoro, una trasformazione geniale capace di raccontare una nuova storia.
L’Air echeggia nell’aria notturna, ma Au Couer ha così tanta personalità da portarci verso una nuova direzione più avvolgente, più raccolta. Compaiono sfumature (forse) di legno di cedro che conferiscono alla composizione un richiamo balsamico che però non decolla, ma resta appena sospeso sulla pelle e funge da trampolino a sensazioni olfattive leggermente affumicate, mentre tracce minuscole di cuoio sembrano baluginare come illuminate da un piccolo falò acceso sulla sabbia per la notte. Au Coeur è un jus che ondeggia come mosso dal vento caldo del deserto e presto la composizione vira decisamente mostrando il suo lato caldo e avvolgente, grazie all’ambra grigia che rimanda a note molto simili all’odore leggermente acre della pelle unite a note più morbide e dolci dando alla composizione un equilibrio perfetto cesellato da mani pazienti e sapienti.
Senz’altro Au Coeur du Desert è un boisè balsamico ambrato che sussurra la sua evoluzione per piccoli passaggi olfattivi, nulla in questo jus è gridato o ostentato, ma la concentrazione al 20% rende la composizione decisamente di carattere e il sillage è potente, dunque aspettatevi di venire notati. Dopo molte ore Au Coeur du Désert è ancora ben saldo sulla pelle, come cera scura che lentamente si scioglie e rilascia per gradi il suo aroma avvolgente.
Se L’Air du Désert Marocain era uno sguardo verso l’esterno, Au Coeur du Désert invita a fermarsi, a far riposare il corpo accaldato sul velluto morbido del deserto, con lo sguardo ipnotizzato dalle lingue di fuoco del falò e le orecchie pronte per ascoltare il racconto che sta per cominciare.
Ispirare, voltare pagina, iniziare a vivere un nuovo capolavoro, questo è l’invito che Andy Tauer ci fa con Au Coeur du Désert.
Concentrazione e formato Au Coeur du Désert – Tauer Perfumes
Extrait de Parfum, 50 ml
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