Anna Magnani e Vero Kern, due icone per Rozy Vero Profumo
Ci sono icone cinematografiche che resteranno per sempre incise nella celluloide delle pellicole e nella memoria di chi ama la settima arte. Una di loro si chiama Anna Magnani.
Attrice stropicciata e vissuta, dallo sguardo divorante e tagliente come una lancia e il sorriso sguaiato e splendente di chi sa di essere la padrona della scena, Nannarella ha rappresentato, in tempi lontani dal femminismo, l’immagine passionale di una donna indipendente e forte dall’anima fiammeggiante e dolente racchiusa in un involucro di seducente aggressività. Con l’eleganza di una pantera ha artigliato il cinema italiano e internazionale tra gli anni cinquanta e sessanta lasciando la sua orma indelebile in pellicole ormai leggendarie. L’hanno voluta tutti i più grandi registi italiani, da Rossellini a Visconti, da Pasolini a Fellini, da Monicelli a Camerini. L’hanno voluta Jean Renoir e George Cukor, Sidney Lumet e Stanley Kramer. E l’ha voluta Tennessee Williams, uno dei più importanti drammaturghi americani che per lei scrisse La Rosa Tatuata, diventato film nel 1955 per la regia di Daniel Mann.
Come un vestito tagliato su misura da un grande sarto, Anna Magnani è l’alter ego di Serafina Delle Rose, la protagonista della pièce di Williams. Personaggio complesso e sfaccettato, composito come i tanti petali di una rosa, Serafina vive di amore, prima per il marito di cui è innamorata follemente senza sapere della sua infedeltà e dei suoi loschi affari, poi, da vedova nel ricordo fedele di lui. Chiusa nel suo mondo di nostalgia senza felicità, non è in grado di accettare la presenza di un nuovo uomo interpretato da Burt Lancaster, muscoloso e bello come il suo primo marito, onesto nei suoi sentimenti verso di lei, anche se di animo semplice. Solo la scoperta della verità sul coniuge riuscirà a scuoterla e a liberarla dai lacci del ricordo, consegnandola felicemente tra le braccia del nuovo amante.
Passione, dramma, gioia e desiderio si rincorrono negli occhi di Nannarella che in Serafina dà vita ad un personaggio di donna dalla grande personalità, unica e, soprattutto, vera. Questa personalità spiccata e unica è la caratteristica di un’altra donna, magnifica e appassionata, creatrice di fragranze straordinarie che risponde al nome di Vero Kern. Che due figure così speciali prima o poi si incontrassero era solo una questione di tempo, e quel tempo è arrivato e si chiama Rozy, la quinta e ultima fragranza uscita dalla mente e dal naso creativo di Vero come atto di amore per l’attrice Anna Magnani, con la quale la profumiera svizzera dichiara di avere molto in comune, nell’anima e nel cuore.
Nannarella è il simbolo passionale dell’Italia, è l’espressione delle mille facce della bella Roma, è la trasfigurazione del fiore più regale, la rosa, e del colore più femminile, il rosa, tatuato sulla pelle come segno indelebile che sta non solo sopra, ma anche under the skin. Infatti, Rozy è una fragranza dove l’elemento principale è la rosa ma con la firma di Vero Kern in ogni sua sfumatura, il che basta per renderla, come Nannarella, qualcosa di speciale e sorprendente.
La base è una rosa orientale creata dalla stessa Vero, sia sintetica che naturale per la presenza della rosa bulgara, ma non sotto forma di assoluta perchè, come afferma lei stessa, “il mio fiore è più astratto. E’ un’interpretazione della rosa come materia prima principale, ma anche come colore. Infatti Rozy in inglese sta per pink, reddish. Il risultato è una rosa più allegra e più versatile”. E per accentuare la dolcezza del fiore ed il colore rosa, Vero ha aggiunto il miele, soave, denso e morbido, che discioglie i petali del fiore in un nettare dorato come il cuore di Anna/Serafina traboccante di amore e che dà alla fragranza un carattere molto personale e diverso, molto Vero. Rozy di vero.profumo si presenta in due versioni – Eau de Parfum e Voile d’Extrait – con piramidi olfattive molto diverse, unite tra loro solo da un cuore pink di rosa e miele.
L’Eau de Parfum è un poudrè leggero e luminoso grazie alla presenza del cedro, del frutto della passione, della pesca, del lillà e del giacinto. L’apertura è succosa e ricorda il rosa dorato del sole poco prima del tramonto. Sentori di frutta solleticano il naso, poi il cedro e i fiori raffinano la testa. Ma ben presto il cuore entra morbidamente, si prende la scena e non l’abbandona più. Il profumo diventa languido e avvolgente e il mix di note è talmente equilibrato che non si riescono più a distinguere tra di loro. Resta una base soffice, confortevole e soave, fissata forse da legni discreti che consentono alla coda di penetrare dolcemente nella pelle come una maglia trasparente di fili d’oro. E’ l’Anna Magnani moglie innamorata e fedele, ingenua e splendente che in La Rosa Tatuata ama senza condizioni. Elegantissimo e rosato, ha una lunga persistenza.
Nel Voile d’Extrait gli accordi sono molto profondi e intensi, con sfumature drammatiche date dalla tuberosa e dal giacinto e scaldate da cuoio, labdano, sandalo e dallo storace pirogenato che dona alla fragranza un cotè gommoso. L’apertura è un’esplosione di fiori opulenti, quasi disorientanti, ma poi ecco ancora il dolce cuore di miele e rosa che sembra disciogliere tutto. In questo caso però la fragranza si scurisce con un drydown molto profondo di legni e note balsamiche evidenti da cui emergono il labdano e l’effetto rubber dello storace. A differenza dell’Eau de Parfum dove il finale è un insieme gentile di accordi luminosi, nel Voile d’Extrait le note di base vengono trascinate in una nuvola densa e vellutata di colore rossastro e intenso come la passione, dove la rosa mantiene la sua dolcezza ma al contempo si ammanta di cuoio e legni dai quali emerge la Nannarella più passionale e selvaggia, gelosa e animalesca, circondata dalle forti braccia dell’amante. Molto sensuale e molto persistente, è adatto anche a una clientela maschile.
Rozy in definitiva non è solo un profumo ma è, come per tutte le altre sue creazioni, una storia che raccoglie gli amori e le esperienze di vita di Vero: “Questi profumi sono sempre parte di me, che ne sono la creatrice e quindi è normale che nella fragranza entri quello che sono io. Dentro di me c’è un po’ di Anna, un po’ di Italia…“. Ed è anche una dichiarazione di amore nei confronti dei profumi degli anni ottanta, confessando che “L’Eau de Parfum si ispira a Nahema di Guerlain, mentre il Voile è più nello stile Poison di Dior”.
Non resta quindi che seguire le tracce di colore rosa sulla strada di mattoni dorati per arrivare ad un fiore di nome Rozy che indossato diventerà inevitabilmente parte della nostra vita olfattiva e da cui sarà difficile staccarsi, come un tatuaggio perenne sulla nostra pelle.
Note principali Rozy Voile d’Extrait: rosa d’oriente, tuberosa, ribes, miele, spezie, sandalo, labdano
Note principali Rozy Eau de Parfum: rosa d’oriente, lillà, pesca, frutto della passione, miele, sandalo
(Rozy Eau de Parfum e Rozy Voile d’Extrait saranno disponibili da maggio 2014 nel formato 50 ml)
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Per chi è alla ricerca della rosa perfetta l’ incontro con queste due fragranze è obbligatoria tappa del percorso…
Devono essere splendide…
Solo le donne stra-ordinarie possono ispirare e concepire opere splendide come Rozy. Grazie ad un amico a Milano ho avuto la fortuna di annusare sia il voile che il parfum e sono rimasta sbalordita dalla bellezza magnetica che sprigionano… Grazie Anna, Grazie Vero|!
Madame Vero è un vero naso: i suoi profumi sono complessi, a volte complicati, mai banali e sempre stupendi… il pusher che mi rifornisce di droghe di prima qualità (rigorosamente da sniffo) mi ha detto che il voile de extrait è stupefacente!