Andy Tauer presenta la nuova collezione Pentachords (Video)
Cinque. Nel mondo esoterico rappresenta l’armonia cosmica e l’uomo vitruviano di Leonardo. Per la numerologia, invece, simboleggia l’intelligenza, l’ispirazione e la genialità. Secondo Andy Tauer è il numero perfetto per creare un buon profumo senza trucco e senza inganno. Cinque è il numero di molecole che compone la formula delle sue nuove creazioni White, Auburn e Verdant.
A Milano, in un caldo pomeriggio d’estate, qualche giorno fa, Andy Tauer ci ha presentato la nuova collezione Pentachords, un nuovo percorso creativo che smonta la piramide olfattiva a favore di un pentagramma di solo cinque note.
Benvenuti ai lettori di Extrait!
Mi trovo qui a Milano e per me è un piacere presentarvi la mia nuova collezione di fragranze che lancerò tra qualche giorno a Roma preso la perfume gallery Campomarzio in via Vittoria 42. Voglio parlarvi un attimo di questa linea e cosa avevo in mente quando ho deciso di creare questa collezione…
Ho cominciato a pensare a Pentachords circa due anni fa, quando stavo lavorando su una nota di iris presente nella piramide olfattiva di uno dei miei profumi classici. Stavo cercando di ridurre la sua complessità, di semplificare questa sfida, quando all’improvviso mi sono domandato “… ma di quante materie prime ho veramente bisogno per costruire una buona fragranza attorno all’iris?” Quindi ho cominciato a concentrarmi sul ridurre e semplificare la formula del profumo su cui stavo lavorando. Il risultato di questa sfida è stata una fragranza costruita con cinque ingredienti, cinque molecole sintetiche e quindi ho detto “WOW! Questo è veramente interessante!!”
In quel momento ho realizzato che era appena iniziata una nuova sfida per me, una strada alternativa rispetto a quella seguita per la mia linea classica di fragranze che sono molto complesse e costituite da molti ingredienti naturali. Quindi questa nuova scoperta è stata qualcosa di completamente nuovo per me: solo 5 ingredienti e solo sintetici. Per me era un territorio inesplorato e tutto questo l’ho trovato molto interessante e quindi sono andato avanti seguendo questo percorso.
Perché ho scelto il nome Pentachords?
Qualcuno potrebbe pensare perché Pentachords suona bene. Penta è 5 e chords è come una melodia con 5 ingredienti. Lavorando sull’iris, continuando a ridurre, ridurre, ridurre sono arrivato a 5 molecole, 5 come il numero delle lettere che compongono il mio cognome. Quindi ho capito che 5 era il massimo della riduzione a cui potevo arrivare. Non avrei potuto realizzare un buon profumo con una sola molecola o due, tre o quattro ma solo con 5. Cinque era il mio numero perfetto. Per favore non chiedermi il perché. È semplicemente successo così.
Per me Pentachords è una sfida intellettuale e creativa. Quando ti imponi delle regole come “fare un profumo con solo 5 ingredienti”, diventa veramente una sfida per certi versi anche divertente. Invece, con solo 5 molecole diventa tutto molto più complicato. Non puoi imbrogliare. Ogni ingrediente deve essere perfetto nella giusta proporzione o altrimenti il profumo non funziona.
Come sono riuscito a dare volume ad una composizione con solo 5 molecole? Ci sono due cose da dire. La prima cosa è la qualità degli ingredienti che sono dentro un Pentachords. Stavo discutendo l’altro giorno a Los Angeles con una giornalista e parlavamo della qualità delle materie prime. Io le ho detto che è molto difficile trovare materie prime naturali di buona qualità e la giornalista mi ha detto “vero!”. Gli ho anche spiegato che la qualità delle molecole è un fattore molto importante per Pentachords e lei mi ha chiesto: “Perché? In fondo, dentro un Pentachords ci sono solo molecole sintetiche!”. Le ho dovuto spiegare che quando acquisti molecole sintetiche, puoi comprarne di diverse qualità e queste differenze le avverti subito quando le annusi. La stessa molecola prodotta da diverse aziende essenziere può odorare diversamente a seconda di come è stata prodotta. La qualità delle molecole è molto importante per Penthacords. Anche quando lavori con le molecole sintetiche, hai sempre bisogno di materie di buona qualità. Ad esempio, l’ambroxan se lo prendi di bassa qualità lo senti dall’odore, quindi non puoi barare. Il secondo fattore importante per dare volume a un profumo è la composizione.
Hai disposizione centinaia di molecole ma quali scegliere? Ne puoi prendere solo 5! E’ importante, poi, la percentuale con cui le metti insieme nella formula affinché tutto il lavoro sia armonioso e gli ingredienti che hai scelto si mescolino insieme senza contrasti. E poi, le molecole che scegli non devono essere solo buone da sentire ma devono rimanere anche sulla pelle e riuscire a svilupparsi. Questa è stata una sfida interessante!
Pentachords non ha realmente una struttura a piramide tipo note di testa, cuore e di coda perché con solo 5 ingredienti era impossibile pensare a questa figura durante la creazione di White, Auburn e Verdant, ma in ogni caso volevo che queste fragranze avessero uno sviluppo aromatico-temporale.
Le tre fragranze hanno un nome associato ad un colore. Pentachord White (bianco), Pentachord Auburn (rame) e Pentachord Verdant (verde) che è una specie di verde-blu. Ho preso i colori come nomi perché secondo me il colore è una sorta di specchio che riflette tutto quello che è una fragranza. Quindi se io dovessi spiegarti l’essenza di Pentachords White ti mostrerei un’immagine in cui predomina il colore bianco.
- Pentachord White ruota attorno alla radice d’iris ma anche a un luminoso e argentato fiore di violetta. E’ un profumo molto pulito, candido e delicato come tutte le fragranze costruite attorno all’iris.
- Pentachord Auburn, invece, richiama il colore castano-ramato è un agrumato molto caldo con note di tabacco e ambra grigia.
- La terza fragranza della collezione è Pentachord Verdant e l’ho creata con note verdi, cuoio e l’aggiunta di un tocco terroso un po’ dolce che ricorda l’odore della terra nella foresta dopo la pioggia.
Quali sono i segreti di Pentachords?
Non posso svelarvi tutti i segreti che ci sono dietro le fragranze.
Ovviamente, quando si lavora con solo cinque ingredienti sarebbe tutto troppo facile però ti dirò un segreto. In Pentachord White la nota centrale è l’alpha-irone. E’ una molecola di Givaudan molto costosa, non cara quanto l’assoluta di rosa ma ci va molto vicino. Giusto per darti un’idea di quanto una molecola possa essere costosa. In Pentachord White c’è una percentuale di alpha-irone che, probabilmente, non trovi in altre fragranze, questa è la sua parte sensuale. Uno degli aspetti più affascinanti di questa fragranza è proprio questa molecola. Sebbene si tratti di una singola molecola, l’alpha-irone ha uno sviluppo incredibile sulla pelle con sfaccettature metalliche, legnose e ambrate. E’ una delle molecole chiave di questa fragranza.
Ci sono altri segreti anche nelle altre fragranze ma non ti dirò quali sono.
Spesso si pensa che le materie naturali siano molto costose e quelle sintetiche economiche invece non è vero. Se compro l’olio essenziale di lemongrass, non mi costa tanto. E’ veramente molto economico, puoi comprarne anche 100 litri. Invece molecole come l’alpha-irone, l’ambra grigia o l’ambroxan posso essere veramente molto care. Ad ogni modo quando si parla di molecole naturali o sintetiche ho sempre un problema con la mitizzazione delle naturali e la demonizzazione di quelle sintetiche. Penso che ci siano qualità differenti in entrambi questi mondi. Con Pentachords ho voluto ribadire che le molecole sintetiche hanno una loro bellezza.
Perché le prime fragranze di Pentachords sono White, Auburn e Verdant?
Ti ho detto già come sono partito nella creazione di White, sostanzialmente questo è qualcosa che è accaduto nel mio modo di lavorare con l’iris. Quando ho deciso che questo era interessante come concetto, come sfida intellettiva e creativa, per me è stato chiaro che desideravo creare una fragranza agrumata calda con una nota di tabacco, anche perché c’era un periodo della mia vita in cui fumavo e quindi è stata per me una sorta di compensazione e il risultato è stato Auburn. La prossima fragranza sulla quale sto lavorando e che non verrà lanciata quest’anno è costruita attorno alla nota dell’assenzio. Invece Verdant è nato perchè amo lavorare con le note verdi. Il tema verde è molto difficile. Volevo creare questo profumo attorno alle note verdi con l’aggiunta del cuoio e così è nato Verdant.
Parliamo adesso del packaging, del design del flacone e anche dell’etichetta.
So che molti di quelli che vedranno questo video sono interessati maggiormente a cosa c’è dentro una fragranza e meno a quello che c’è fuori. Però io penso che quando presenti un profumo in profumeria, fai una dichiarazione e dici subito al cliente di cosa parla la tua fragranza. Ho voluto un flacone a forma di pentagono perché si sposa bene con il nome Pentachords.
Un flacone molto pulito, semplice e trasparente che racconta molto bene visivamente la fragranza. Ho voluto fare un discorso diverso per l’etichetta, desideravo qualcosa che fosse molto più avant-garde, concettuale e non vintage rispetto alla mia collezione classica e infine ho voluto il nome Pentachords sul tappo in legno. Non sto abbandonando la mia produzione classica perché mi piace, ma ho voglia di seguire anche nuovi percorsi.
Ora potresti chiedermi se sono soddisfatto di quello che ho realizzato con Pentachords.
Ad essere onesti la mia risposta è sì e… no! Ovviamente sono felice di presentare la mia fragranza, il nuovo packaging e di essere qui. Mi piacciono le fragranze ma quando sei una persona creativa trovi sempre qualcosa che non va quando ritorni sulle tue creazioni. Se ritornassi su L’Air du Desert, bene, ci sono due o tre cose che cambierei. Trovi sempre qualcosa che avresti potuto fare meglio. Questo però è anche l’aspetto bello di essere un profumiere e di lavorare in questo mercato. Puoi sempre andare avanti e cercare di essere migliore.
La cosa interessante quando imbocchi una nuova strada è che scopri sempre nuovi aspetti di te, impari nuove cose di te stesso, ti scopri a vedere le cose con uno sguardo diverso. Ad esempio, quando ho creato Pentachords mi sono chiesto come avrei presentato le mie fragranze ai clienti e avevo deciso che la cosa migliore era non raccontarle, non descriverle proprio. Per me era una sfida non raccontare le fragranze attraverso la loro composizione perché ho sempre fatto così. Quindi ero giunto alla conclusione che questo era un modo interessante di presentare Pentachords. Ho discusso di questo nuovo modo di presentare i miei profumi con alcuni miei amici come Vero Kern di Vero Profumo e da questa discussione è venuto fuori che non è corretto lasciare il cliente completamente da solo e che sempre gli vanno fornite delle linee guida. Questo è una delle cose che ho imparato con Pentachords.
Più cose nuove ci sono nel processo di creazione della fragranza, più cose nuove puoi imparare da te stesso. Ogni volta che crei, segui il tuo naso e le tue sensazioni, fai degli errori ma impari molto di più commettendo errori che facendo le cose giuste.
Il lancio mondiale in Italia…
Solitamente, in passato, ho sempre lanciato i miei nuovi prodotti prima negli Stati Uniti, poi in Europa e infine in Italia perché qui c’è una distribuzione che richiede un po’ più di tempo. Ma questa volta per me era molto importante che l’Italia fosse la prima sul resto del mondo perché ogni volta che presento le mie nuove fragranze ai profumieri e agli appassionati del profumo italiani, mi rendo conto come siano persone aperte che amano le mie creazioni. Quando vengo in Italia per me è un po’ come tornare a casa e quindi questo lancio di Pentachords è una forma di ringraziamento nei confronti di voi italiani.
Si ringrazia per la collaborazione Martina Fantini
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Sono disperata ….
Non si trova più auburn