Amour Nocturne ~ L’Artisan Parfumeur (Perfume Review)
Ah, la Notte, questo tempio segreto degli amanti che vi si adagiano, dediti nient’altro che al reciproco appagamento, complici il silenzio, la lontananza dagli sguardi indiscreti e il tempo lungo lento e dilatato che li separa dal mattino e dall’alba del giorno nuovo.
E’ in questo momento magico e sospeso che la tenerezza, la passione, la sensualità e tutti i passi della danza della seduzione si dispiegano in un gioco sempre diverso, sempre nuovo e incantatore, in cui si dà e si prende con egual trasporto fino alla fusione dei sensi e dei corpi.
Non servono grandi mezzi, basta un nido, un letto, anche meno, poi l’intimità e la passione faranno tutto il resto. Però con alcuni piccoli preziosi dettagli, qualche candela a soffondere la giusta luce, una suadente soundtrack di sottofondo a vestire lo spazio sonoro e soprattutto la giusta fragranza ad evocare e sottolineare l’esplosione di emozioni che sta per arrivare, il piacere già grande di una liason così tanto desiderabile non può che esaltarsi e affinarsi in qualcosa di ancora più sublime.
Ed è proprio una explosion d’emotions quella che il maestro Bertrand Duchaufour, forse il più celebrato tra i profumieri francesi viventi, ha realizzato per L’Artisan Parfumeur, la maison fondata 37 anni fa dal connazionale Monsieur Jean Laporte, per una collezione di tre eau de parfum osé, insolite e originali, nobilitate dall’uso senza compromessi di materie prime tra le più pregiate e innovative, in piena libertà di esprimere e sperimentare. Una di esse in particolare, l’Amour Nocturne, sembra pensata, magari a notte fonda, appositamente per gli amanti e per i loro crepuscolari giochi erotici.
Il rito della seduzione comincia dal packaging elegantissimo e sofisticato, una bella scatola cubica rivestita in tessuto bianco immacolato con trame in rilievo su cui è apposta l’etichetta dorata in metallo prezioso che riporta il nome del jus, e il suo formato in eau de parfum. Al suo interno, è contenuto un flacone basso e largo a base ottagonale in vetro finemente sfaccettato, anch’esso adornato da una placca dorata e chiuso da un tappo ottagonale come la bottiglia che riporta inciso il marchio della maison. A detta di molti è il più bel packaging tra quelli esposti all’ultima edizione di Pitti Fragranze.
Traspare un malcelato orgoglio dell’Artisan Parfumeur per la collezione delle Explosions d’Emotions, che si pone su un piano più alto e pregevole rispetto ai già eccellenti prodotti della casa, un orgoglio che forse si accompagna ad un pizzico di gelosia, inevitabile condimento delle scaramucce tra amanti, nel rivelare le note odorose dei jus, che infatti vengono dichiarate solo in parte, e non in struttura di piramide olfattiva, in un gioco di “svelo e non svelo” che ricorda tanto uno dei trucchi più efficaci della seduzione amorosa.
In apertura è ben evidente un effluvio iniziale di latte caldo e caramello che ci racconta di un amore notturno tenero e protettivo, fatto di sfioramenti leggeri e carezze. Un’apertura piena e avvolgente che regala la fase più riuscita della fragranza, un capolavoro di equilibrio su note gourmand bilanciato a perfezione, stimolante senza sovrastare, un meraviglioso preliminare che si fa via via più sensuale e fa esplodere la passione man mano che la notte si dipana; e allora sono fuochi d’artificio con la polvere da sparo che si mescola all’orchidea dolce e powdery, in un crescendo erotico e seducente cui non si sfugge! Gli ardori infine si placano, come è giusto che sia dopo una notte lunga e appassionata, nella discesa verso un rassicurante abbraccio di legno di cedro.
Sebbene non sia del gentiluomo e della gentildonna rivelare i dettagli di una notte d’amore, vi basti sapere che le danze sono durate a lungo, poiché la concentrazione del jus è tale da regalare lunghe ore di appagamento e una proiezione intensa e decisa, che minaccia di diventare una droga irresistibile, come solo due amanti sanno essere l’un per l’altro, nell’attesa che torni il tempo per un nuovo splendido incontro.
C’è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle
l’istante in cui scocca l’unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle
(Ivano Fossati – C’è tempo)
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Potrei innamorarmi di nuovo dell’Artisan… questi nuovi mi piacciono tantissimo, sono ben strutturati e più originali rispetto ai lanci degli anni precedenti. Da Fleur de Liane in poi è stato un disastro.
Concordo in toto!
purtroppo non lo conosco