Alla scoperta del Sudafrica e dei suoi paesaggi aromatici
È ancora poco nota la storia olfattiva del Sudafrica ma in realtà è ricchissima, perché beneficia di una natura molta vasta e composita. «Il Sudafrica è il terzo paese al mondo, dopo l’Indonesia e il Brasile, per biodiversità e, nonostante occupi soltanto il 2 per cento della superficie del pianeta, ospita oltre il 10 per cento delle specie vegetali e una flora molto diversificata», racconta Mariangela Rossi, giornalista, scrittrice ed esperta di cultura olfattiva che ha presentato l’incontro Scents of South Africa organizzato da Aigo a Milano per l’Ente del Turismo del Sudafrica.

«Si trovano moltissimi “botanicals”, cioè un mix di erbe, spezie, piante e bacche che viene utilizzate in profumeria», continua Mariangela Rossi. «Si possono individuare specie vegetali diverse tracciando una mappa geografica del paese». Non mancano, infatti, laboratori olfattivi molto interessanti ed emergenti a Cape Town: House of Gozdawa, di cui è titolare Agata Karolina, una giovane creatrice di origine polacca, che realizza bouquet a base di oli essenziali naturali, disponibili in Europa soltanto a Parigi. Mentre Frazer Parfum è una piccola maison di Tammy Frazer, un’artista che crea profumi (si trovano a Londra e ad Amsterdam) ispirandosi ai suoi viaggi intorno al mondo, con estratti raccolti da coltivazioni biologiche e prodotte a zero impatto ambientale.

Per conoscere il mondo olfattivo sudafricano si parte da Cape Floral Kingdom, il quinto regno floristico nel mondo, nel Western Cape, che è una provincia situata lungo la costa sudoccidentale, considerata dall’Unesco già nel 2004 patrimonio dell’umanità. Qui si trova “king protea”, un fiore dalla tradizione antica che purtroppo ha una resa molto scarsa come olio essenziale, ma è ritenuto il simbolo del Sudafrica e, nel linguaggio dei fiori, rappresenta la rinascita e il coraggio.
L’area è molto ricca anche di fynbos, una pianta che si manifesta a cespuglio, è simile alla nostra macchia mediterranea e vanta caratteristiche rigeneranti e riparatori. Non a caso nelle spa locali si esegue la “fynbos therapy”: pare che gli estratti di quest’ingrediente, protagonista anche di molti cosmetici di nuova generazione, svolgano un’azione antiossidante cinquanta volte superiore alla vitamina E e venti alla C.

«Un’altra specialità è il bucco da cui si estrae un’essenza dalle note verdi, erbacee e fougère», continua l’esperta. «Si ritrova anche nelle fragranze che si acquistano in profumeria, come Calvin Klein CK Free, Moth and Rabbit Perfumes La Haine o Giorgio Armani Orangerie Venice».
Il viaggio in Sudafrica prosegue verso Cape Town, in una delle gemme nascoste più selvagge, la Riserva Silvermine Nature e attraverso i Giardini Kirstenbosch, trentasei ettari di piante e fioriture ininterrotte. Si arriva a Eastern Cape, lungo la Garden Route, dove si scoprono il profumo dolce di miele del cespuglio “confetti bush” e dell’elicriso, di cui si distinguono più di cento specie nelle montagne Drakensberg e nel KwaZulu-Natal, una delle mete più apprezzate dagli amanti dell’avventura e del trekking.

La destinazione finale è il triangolo Pafuri, a nord del parco nazionale di Kruger. «Una parte molto piovosa del paese, in cui la vegetazione diventa ancora più lussureggiante e il profumo cattura il momento delle piogge, quando il calore si solleva dalla terra e il verde diventa sempre più intenso», spiega ancora Mariangela Rossi.
Altri ingredienti made in Sudafrica sono la salvia selvatica e il pelargonio, una pianta non molto diversa dal geranio che, secondo la tradizione locale, veniva usata contro l’influenza. Anche in Italia è stata autorizzata come farmaco di origine vegetale per attenuare il raffreddore.

Ancora, è conosciuto il rooibos, il tè rosso sudafricano, originario della regione di Cederberg, considerato la bevanda nazionale: è ricco di proprietà antiossidanti, perché contiene vitamina C, oligolementi ed è del tutto privo di caffeina. Trasmette un profumo delicato, un po’ erbaceo e un gusto morbido, simile a quello delle noci. Ottimo da sorseggiare al mattino o alla sera, a seconda delle preferenze.
(Si ringrazia per le immagini l’Ente del Turismo del Sudafrica)
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