Alla Decou-Vert della Città Incantata
Una madre, un padre e la loro bambina Chihiro di dieci anni, in viaggio verso una nuova casa. Ma la strada si è smarrita e si incunea nel bosco fino ad un muro di cartapesta e una galleria buia. Dall’altra parte un mare d’erba con in mezzo una città vuota e un ristorante stracolmo di cibo. La piccola vuole andare via, ha paura di quello strano posto. Mentre i genitori si ingozzano, la bimba si perde per le vie della città e quando torna dai genitori scopre che si sono trasformati in maiali! La piccola Chihiro si trova così scaraventata in una città sconosciuta e in un immenso palazzo luccicante, un centro termale dove gli spiriti vanno a ritemprare le stanche membra quando cala il buio. Potrà ottenere la libertà lavorando per Youbaba, vecchia strega cattiva ed avida che ruba i nomi delle persone. Chihiro dovrà pulire le grandi vasche termali e mondare via la sporcizia dagli spiriti. A darle gioia è l’amicizia con Haku, un giovane mago che si trasforma in drago e che è asservito alla strega perché non ricorda più il suo vero nome. Per lui Chihiro affronterà un lungo viaggio sul treno che corre silenzioso su binari inondati dalla grande acqua, fino alla casa di Zeniba, la maga buona che abita nella palude. Nella casa di Zeniba, la bambina ritrova il calore del focolare e scopre che l’amore per gli altri dona il coraggio e la forza per superare ogni ostacolo. Grazie a lei, Haku viene perdonato e ritrova il nome. Ma una nuova prova attende la bambina: deve riconoscere i suoi genitori tra gli altri maiali. La determinazione della piccola è tale da consentirle di superare anche quest’ultimo ostacolo. Ora è tempo di andare senza guardare indietro. Ora occorre lasciarsi alle spalle la Città Incantata e i suoi magici abitanti. I genitori non ricordano nulla. Ecco il muro e la galleria. Ecco l’uscita, ecco l’auto coperta di polvere e foglie, come se fossero passati tanti anni. Ma a mamma e papà non importa perché la casa nuova aspetta e solo Chihiro ricorderà…
E’ quasi imbarazzante cercare di condensare in poche righe un capolavoro come La Città Incantata del maestro Hayao Miyazaki. Favola incantevole che coniuga la mitologia tradizionale shintoista all’immaginario infantile, La Città Incantata è un’opera traboccante di poesia e bellezza che fanno bene all’Anima, inghiottita dalla meraviglia di immagini stupende, abbagliata da colori inebrianti e stregata dai magici accordi musicali di Joe Hisaishi.
Il vento che muove i fili d’erba nel prato, le siepi fiorite nel giardino, le ghirlande luminose sul palazzo e le fronde degli alberi nella palude, disseppellisce profumi antichi e al contempo nuovi. Profumi che raccolgono un’eredità antica per rinnovarla con nuove suggestioni. E una fragranza sembra rappresentare questo mondo variopinto e “incantato”: Decou-Vert di Laboratorio Olfattivo.
Il brand italiano fondato nel 2009 è entrato di diritto nel mondo esclusivo della profumeria artistica grazie ad un progetto fondato sull’assoluta creatività dei “nasi” che hanno realizzato i profumi della collezione. Tra gli autori che il brand ha il privilegio di annoverare tra i collaboratori troviamo nomi importantissimi come Pierre Guillaume, Marie Duchêne, Enrico Buccella, Rosine Courage. Le fragranze inoltre hanno nomi fortemente evocativi che ancor prima di annusarli fanno sognare luoghi suggestivi della mente e dell’anima: Alambar, Alkemi, Cozumel, Daimiris, Nirmal, Esvedra, Noblige, Rosamunda, Decou-Vert. Assolutamento degno di nota il packaging delle fragranze: flaconi semplici e lineari racchiusi in candide ed immacolate scatole. Anche la grafica dell’etichetta è bellissima nella sua voluta semplicità: il nome del brand viene ribaltato specularmente in toni più chiari, come se si specchiasse in uno specchio d’acqua trasparente, mentre il nome della fragranza è scritta con i caratteri simili a quelli di una vecchia macchina da scrivere quasi a rimarcare il legame tra tradizione e innovazione.
Decou-Vert porta la firma di David Maruitte, già autore di Menthe Fraîche per Heeley. Se il suo amore dichiarato per le note verdi appare evidente in queste due creazioni, in Decou-Vert però l’evoluzione è sorprendente e non prevedibile. Proprio come nella Città Incantata.
Appena indossata, la fragranza ti accoglie con note verdi intense mediate da un candido e gentile mughetto: zuccherino e fresco al contempo, sottile e leggero come il vento che rimescola ed impasta i profumi che vengono da ogni dove, dall’erba e dai fiori di campo e dagli alberi del bosco fitto dove Chihiro ed i suoi genitori si sono persi. Lo senti lo stormire delle fronde? Lo senti il rumore dell’erba alta che si piega in arrendevoli onde verdi trapuntate di petali? Annusi questi sussurri? Ma poi tutto cambia! Il giardino del grande centro termale è un tappeto di fiori sontuosi e le siepi fiorite sono muri inestricabili di policromi labirinti. Ecco che il cuore del profumo si apre alla magnificenza di nobili fiori, quasi arroganti nella loro opulenza. Primedonne dell’olfatto come Youbaba che ruba tutta la scena e non permette interferenze: conturbante lillà, gelsomino inebriante ed elegante magnolia. Eppure anche queste regine devono lasciare il posto alla vera protagonista della scena, l’acqua che pulisce e illumina. Acqua che trasuda dai legni aromatici delle vasche termali, dei binari, della corteccia degli alberi. Acqua che genera i muschi e che nutre la terra. Il fondo è una festa di luce, un dipinto acquerellato dove i colori dei fiori trasmutano in toni pastello con sfumature simili all’oro di morbidi legni chiari. Lo senti lo sciabordio delle acque? Li vedi tutti quei petali che galleggiano? Li vedi i raggi del sole tremolanti sulla superficie increspata? Annusi questa scia trasparente? Luce calda, cristallo nitido e pulito.
Ecco le emozioni complesse che Decou-Vert ti lascia addosso. D’altronde Decou-Vert cosa significa? E’ un gioco grammaticale che ha assonanza con découverte, scoperta, così da dare evidenza alla parola vért, verde. Un tono di verde però diverso, originale, sfaccettato e policromo, una vera e propria “scoperta” sorprendente come sorprendente è il viaggio della piccola Chihiro nella Città Incantata.
Riferimenti: La città incantata (titolo originale Sen to Chihiro no kamikakushi, titolo inglese Spirited Away) è un film d’animazione giapponese del 2001 scritto e diretto da Hayao Miyazaki, Il film è liberamente ispirato al romanzo fantastico Il meraviglioso paese oltre la nebbia della scrittrice Kashiwaba Sachiko. Ha vinto l’ Oscar e l’Orso d’oro alla Berlinale, unico film di animazione nella storia ad aver vinto questo prestigiosissimo premio. Grazie al successo di critica e di pubblico ottenuta dal Spirited Away, i film di Miyazaki hanno avuto maggiore visibilità anche in Italia, tanto da fargli ottenere il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia del 2005. Hayao Miyazaki ha ottenuto fama mondiale con le serie televisive Heidi, Lupin III, Anna dai capelli rossi, Conan ragazzo del futuro. Nel 1979 dirige il suo primo lungometraggio: Lupin III e il Castello di Cagliostro seguito da un altro capolavoro, Nausicaä della Valle del Vento. Nel 1985 fonda lo Studio Ghibli e abbandona le serie televisive per dedicarsi interamente ai lungometraggi, realizzando opere sublimi come Laputa – Castello nel Cielo, Il mio vicino Totoro, Kiki consegne a domicilio, Porco Rosso, Princess Mononoke, La Città Incantata, Il Castello Errante di Howl, fino all’ultimo piccolo gioiello, per bambini e non solo, Ponyo sulla scogliera del 2008.
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La città incantata è pura poesia e Decou-Vért direi che ne è il suo specchio odoroso! Grazie per avermeli fatti ritrovare entrambi.
Grazie a te, Anna. Io amo sia i film di Miyazaki che le fragranze di Laboratorio Olfattivo, quindi spero di essere riuscita a trasmettere un po’ della mia passione in queste poche righe!
Cara Gabriella, attraverso il tuo sguardo il mio decou-vert si è magicamente animato, ha preso vita. Merito delle tue parole. Grazie di cuore.
BELLISSIMO!!!
Grazie Luisa!