Abîme e Nouveau-né ~ Humiecki & Graef (Perfume Review)
Dopo una presentazione in anteprima a Milano in occasione di Esxence 2014, finalmente tra qualche settimana arriveranno in profumeria Abîme e Nouveau-né, le due attese novità di Humiecki & Graef che rappresentano il decimo e l’undicesimo capitolo de la condition humaine, uno dei concept più interessanti nel panorama odierno della Profumeria d’Autore.
Opera del team creativo de Les Cristophes, ovvero i maestri profumieri Christophe Laudamiel e Christoph Hornetz, sotto la consueta ispirata direzione artistica di Sebastian Fischenich e Tobias Müksch, il concept dal 2008 esplora con ogni fragranza un diverso elemento dello spettro delle emozioni umane, con un approccio altamente concettuale e astratto dai risultati sempre sorprendenti e inconsueti, a partire dalla struttura dei jus, privi di piramide olfattiva in favore di un caleidoscopio di stimoli sensoriali in continuo rimescolamento.
Dopo due anni di silenzio dall’ultima creatura della serie, quella Candour del 2012 che dava un profumo e un’anima al sentimento di affinità, sono arrivate ben due novità in un solo colpo. Sì, perché questa volta Humiecki & Graef hanno deciso di esplorare due stati affettivi polarmente opposti che spesso viaggiano insieme: il dolore e la speranza, un concept nel concept.
Ad Abîme, la fragranza ispirata al dolore che prende il nome dal termine francese che descrive l’abisso, va un particolare riconoscimento per il coraggio della Maison di spingersi in territori che altri creatori raramente osano esplorare. Il dolore e l’agonia, per quanto temuti sono pur sempre parte inevitabile dell’esperienza umana, ma qui Humiecki & Graef ne danno una interpretazione completamente scevra da pessimismo e autolesionismo, celebrando la sofferenza che comporta il vivere una vita piena e coraggiosa e proponendo un contraltare ai toni più luminosi, come l’ombra che rende più intensa e splendida la luce. Uno stato d’animo che va a braccetto con il suo opposto, la speranza incarnata in Nouveau-né, una speranza che viene raccontata come sorgente di vita, fuoco perpetuo, la divina abbondanza della primavera, la rigogliosa stagione della rinascita, carica di sensualità e gioia di vivere.
A definire la profondità di Abîme provvede una seducente assoluta di narciso nero della regione dell’Auvergne, arricchita e resa piccante da un mix di balsami dell’Asia sudorientale e adornata da accenti di vanillina e mora; su queste note si inseriscono l’essenza di ginepro e le resine e le foglie di eucalipto che regalano un cotè astringente, mentre l’uso di muschio di quercia, cisto labdano e patchouli arrotondano il tutto e danno un sapore terroso e sensuale al jus, senza mai nascondere il deciso cuore floreale.
Nouveau-né è costruita attorno a un sontuoso cuore di miele della Provenza, ma tutta questa dolcezza è subito stemperata dalla presenza di liatrix e assoluta di fieno e soprattutto da basilico e una decisa dose di bergamotto di Calabria. Una costruzione complessa e incredibilmente armoniosa che non si fa mancare anche alcune note gourmand di zucca e zenzero ad amalgamare il tutto per creare un jus che, come la speranza, è calmante e tonificante al contempo.
Entrambe le fragranze hanno una longevità e un sillage fuori dal comune. Ancora una volta Humiecki & Graef dimostra di essere una delle realtà più originali e interessanti del settore e si conferma la spiccata capacità del duo Les Cristophes di creare fragranze di carattere e cariche di suggestioni. Senza dubbio, Abîme e Nouveau-né possono considerarsi le più belle e interessanti fragranze della Maison, più vicine ai gusti del pubblico, a volte disorientato dal primo approccio con creazioni troppo concettuali come Clemency e Askew, pur mantenendo quella complessa e sofisticata originalità che contraddistingue tutta la collezione, senza eccezioni.
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