24.05 Happy Birthday Meo Fusciuni
Oggi 24 Maggio facciamo gli auguri di Buon Compleanno a Giuseppe Imprezzabile, conosciuto nel mondo del profumo come Meo Fusciuni, l’Aromatario. Nel nome Meo Fusciuni risiedono le origini, l’incanto e la poesia della sua terra natale, la Sicilia: Meo è il diminutivo di suo padre Bartolomeo, mentre quello che potrebbe essere confuso per un cognome, Fusciuni, in realtà è il soprannome del nonno pescatore a Mazara del Vallo, che in dialetto siciliano significa “lo scorrere, il fluire dell’acqua“.
In passato ricercatore, poi viaggiatore e infine poeta d’essenze. Prima di diventare un compositore di profumi, Meo Fusciuni è stato altro, ad esempio un chimico. Ha studiato l’essenza invisibile della natura e i poteri nascosti di fiori, foglie e radici tra i banchi della Facoltà di Farmacia, dove ha conseguito la laurea in Tecniche Erboristiche. Non è dato sapere se suddetta laurea sia incorniciata e appesa nel suo studio di Salsomaggiore, è noto invece che per un certo periodo della sua vita è stato viaggiatore etno-botanico nel deserto del Sahara e antropologo in Marocco, dove ha condotto numerose ricerche sull’opuntia ficus indica, l’argania spinosa, la palma da dattero e l’oro berbero di Taliouine, lo zafferano.
Il respiro caldo del Chergui ha nutrito la sua passione per il mondo arabo, poi lo studio dell’aromaterapia lo ha avvicinato all’arte dell’olfatto. “Praticamente un autodidatta catapultato in un sogno. Non ho mai pensato che avrei fatto questo lavoro, ma in ognuno dei miei progetti quello che conta non è il traguardo, ma le idee e sogni lungo la strada; per me prima viene il viaggio, l’esperienza di vita, poi la creazione del profumo.”
Nel 2010 presenta il suo primo progetto intitolato Trilogia di Viaggio che comprende Rites de Passage, Shukran e Ciavuru d’Amuri, un lavoro in cui si intravede l’identità poetica di Meo Fusciuni, che poi emergerà con vigore nelle creazioni successive, in Notturno (2012), Luce (2013) e Narcotico (2014).
“Prima la piramide poetica, poi quella olfattiva. Al contrario di tanti, metto la poesia davanti alle molecole. Devo molto alla poetica di Friedrich Hölderlin, ma anche di Rilke, Celan, Neruda e De la Cruz. La poesia è ciò che smuove le mie emozioni e mi permette di dare un’anima ai miei lavori. Quando finirà la poesia dentro di me, finirà questo lavoro.”
Il 2014 l’ha visto protagonista a Berlino con la performance “Lose your sense” realizzata per The Loser Project e in Italia con l’installazione “Icon – Simbologia Olfattiva del Sacro”, nove icone per nove stati mistici tradotti in profumo, con la quale ha partecipato ad AltaRoma AltaModa e come Special Event al Prix International du Parfum di Marie Claire. Nello stesso anno, il mal d’Africa lo ha colpito di nuovo spingendolo ad attraversare il Mediterraneo per compiere uno studio personale sulla rosa di Dadès.
Buon compleanno Meo!
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Auguri! Adoro Shukran e attendo con ansia una creazione sulla rosa del Dades. Ho sempre pensato, io, nata a febbraio, con il freddo e la neve, che chi nasce a maggio sia una persona felice! Auguri e felicità!