08 Seylon ~ Odin (Perfume Review)
E’ l’alba di un giorno sereno nel bosco e il grande albero di quercia si sta risvegliando, scuotendosi dal torpore e dall’umidità della notte. I primi raggi di sole filtrano tra i suoi rami e disegnano ragnatele di luce animate da mille ragni di pulviscolo danzante. Alcune piante aromatiche e odorose si aprono alla luce che le riscalda gradualmente e cominciano a dischiudere il loro profumo bagnato di brina. Nel silenzio quasi assoluto, increspato soltanto dallo sciabordio leggero delle acque del laghetto antistante, dalle radici forti e profonde della quercia salgono odori di legni e di terra umida, mentre dal suo grande tronco colano lentamente gocce di resine profumate. Tutto intorno si sente il ritmo della vita che riparte ogni mattina placidamente, mentre il maestoso albero riprende il suo ruolo di secolare guardiano di questo luogo così perfetto da sembrare sacro.
Se si potesse imprigionare in un flacone l’odore di questo scenario per portarne via un poco, si otterrebbe qualcosa di molto simile a Seylon, la fragranza Odin numero 08, creazione di Philippe Romano di Drom International, autore di molti profumi Escada e Yves Rocher, che infatti è solito esprimere la propria arte attraverso l’uso di materiali rappresentativi della natura con predilezione per composizioni legnose e speziate ad alto tasso evocativo.
Fondata da Eddy Chai e Paul Birardi nell’autunno del 2004 come elegante lifestyle shop esclusivamente maschile nell’East Village a Manhattan, la maison Odin è cresciuta velocemente fino a diventare una delle realtà più apprezzate del fashion system made in USA, ottenendo anche prestigiosi riconoscimenti da parte di organizzazioni come il Fashion Group International e magazine cult come il New York Magazine.
Nome e ispirazione del brand è Odino, la divinità più rappresentativa delle mitologie nordeuropee, il creatore del mondo e di tutte le cose, associato alla vittoria, all’ispirazione poetica e alla sapienza, che viaggia lungo le strade come un pellegrino per approfondire la sua conoscenza.
Dal mito di Odino, nel 2009, nasce una collezione di fragranze dallo spirito nomadico che esprimono l’idea del viaggio come cammino mistico e percorso di conoscenza. Profumi dal carattere deciso e asciutto, quasi maschile, in grado però di affascinare i nasi femminili nonostante la quasi totale assenza di note fiorite nelle formule, che evocano terre lontane, luoghi fantastici e scenari sconosciuti, diventando con la complicità del calore della pelle l’incipit ideale per viaggi olfattivi dove l’unica meta è il piacere.
Oggi, Odin conta dieci creazioni: l’ultima, 10 Roam, sarà una delle novità del prossimo Pitti Fragranze 2013.
Il packaging comune a tutte le fragranze Odin è caratterizzato dal contrasto tra superfici morbide e ruvide, lucide e opache. Il flacone in spesso vetro lucente, dalle linee squadrate ed essenziali, solide e ultramoderne, è racchiuso in una scatola rigida a forma di libro da collezione, rivestita di materiale morbido gommoso, lo stesso che ricopre il tappo della bottiglia, con scritte in nero lucido a contrasto e munita di una linguetta in tessuto per l’apertura. Il packaging di Odin è minimale, ma solo in apparenza. Uno studio attento rivela l’attenzione maniacale per i dettagli del duo Chai-Birardi, la stessa riposta nella scelta delle materie prime selezionatissime, che sottolinea l’unicità di queste creazioni che danno un’interpretazione moderna alla prestigiosa tradizione profumiera del XIX secolo.
L’apertura di 08 Seylon è aspra e fumosa su un accordo di arancio amaro, bergamotto e yuzu, pregiata e persistente varietà di agrume orientale che racchiude in sé delicati sentori floreali, gli unici in questa eau de toilette completamente priva di note fiorite. E’ una testa più persistente su mouillette che sulla pelle, dove cede velocemente il passo al cuore del jus, annunciato da una punteggiatura di noce moscata; benché si tratti di una struttura composta da poche note principali e apparentemente semplice, in realtà il cuore è ricco, appagante, impreziosito dalla presenza liquorosa e ipnotica dell’assenzio e sostenuto dalla resina di elemi, balsamica e calmante.
Questa nota incensata e calda di elemi del cuore prosegue idealmente nel fondo della fragranza con il benzoino, che qui si intreccia al muschio di quercia e al vetiver dello Sri Lanka, che diventa l’elemento cardine della fase finale e ribadisce il tono generale morbido e calmante di tutto il jus, la sua vera e intima personalità che suggerisce pace e meditazione, uno stato di grazia liquoroso evocato anche dal colore caldo ambrato del jus.
Se il fascino esercitato da un profumo risiede nel suo potere evocativo, nella capacità di richiamare davanti ai nostri occhi immagini e luoghi, non importa se reali o immaginari, certamente 08 Seylon non mancherà di ammaliare chi avrà il piacere di provarlo, regalando una raffinata esperienza sensoriale a tutto campo, un viaggio che è insieme olfattivo, visuale e tattile, da cui si tornerà carichi di suggestioni e tanto, ma tanto, gratificati.
Lascia il tuo commento…
Sulla touche gli Odin sono molto belli, hanno una struttura solida, ben definita, e anche la persistenza è discretamente buona, su di me però escono troppo spigolosi, si distorcono e diventano quasi amari. Li ho messi nella categoria “annuso e basta”, la mia pelle ci fa a pugni…